venerdì 30 settembre 2022

#12daysofwomen: Caterina II di Russia

 


Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi ritorna la nostra rubrica mensile #12daysofwomen in cui, a partire dal libro Storie della buonanotte per bambine ribelli, vi racconto la vita di alcune delle donne che hanno fatto la storia.

Oggi la nostra protagonista sarà Caterina II di Russia detta Caterina la Grande.




Nacque a Stettino nel 1729 con il nome di Sofia Federica Augusta di Anhalt-Zebst, figlia di un generale prussiano ed una principessa tedesca.

Essendo nobile, ricevette un'importante istruzione.

La sua famiglia aveva un titolo, ma di certo non aveva il denaro e per questo si decise a tavolino di fare sposare la ragazza ormai sedicenne con un cugino di secondo grado, il futuro zar Pietro III.

La ragazza conobbe Pietro all'età di 10 anni e fu odio a prima vista.

Nel 1744 Sofia fu mandata in Russia, prima di partire studiò perfettamente il russo e fece subito un'ottima impressione sulla famiglia reale.

Arrivata in Russia contrasse una pleurite che quasi la uccise, ma fortunatamente sopravvisse.

La madre di Sofia, pensando che la ragazza potesse spirare da un momento all'altro mandò un sacerdote luterano, ma la ragazza di oppose dicendo di voler diventare ortodossa, cosa che la rese ancora più preziosa agli zar.

Il 28 Giugno di quello stesso anno fu battezzata nella chiesa ortodossa e prese il nome di Caterina.

Nell'Agosto 1745 Ceterina e Pietro si sposarono e si stabilirono nella reggia di OranienBaum in quanto Pietro non era ancora regnante.

Già poco dopo il matrimonio Pietro iniziò una relazione amorosa con un'altra donna e anche Caterina ebbe diverse storie.

Pietro non era molto ben visto a corte in quanto si ubriacava spesso, era violento e trattava male sua moglie in pubblico.

Caterina quindi, ignorata dal marito, si concentrò sulla lettura che includeva autori illuministi come Voltaire e Diderot.

Nel 1754 dà alla luce suo figlio Paolo.

Nel 1757 nasce Anna, che però vivrà solo tre anni.




Nel 1762, alla morte della zarina Elisabetta, Pietro salì al trono con il nome di Pietro III e Caterina di conseguenza fu nominata imperatrice consorte. 

I due si stabilirono al palazzo d'inverno a San Pietroburgo.


Dopo sei mesi di trono, Pietro decise di prendersi una vacanza e dirigersi al castello di Oranienbaum lasciando Caterina a San Pietroburgo.

La donna, finalmente sola, iniziò a tramare contro suo marito che a corte aveva già una folla di persone contrarie alla sua politica.

Uno dei suoi aiutanti nella cospirazione fu arrestato dalla polizia su ordine dello zar.

Caterina temette davvero che il piano per detronizzare il marito potesse andare in fumo e così partì il giorno seguente all'arresto alla volta dell'accampamento del reggimento Izmajlovskij.

Qui chiese aiuto ai soldati a difenderla dalle angherie del marito e con loro si diresse alla caserma Semenovsky dove alcuni rappresentanti del clero la riconobbero come unica sovrana.

Caterina con questi aiuti riuscì a fare arrestare suo marito e a fargli firmare l'abdicazione.

Pietro morì otto giorni dopo strangolato da un cospiratore, ma ad oggi non si attribuisce a Caterina il mandato di questo omicidio.




Ma Caterina a questo punto doveva temere un altro rivale, Ivan V tenuto prigioniero dall'età di sei mesi.

In un tentativo per detronizzare Caterina però, Ivan perde la vita.

La sovrana infatti aveva dato istruzioni sul fatto che qualora Ivan avesse tentato di iniziare una ribellione, sarebbe stato ucciso.

Caterina dunque, successe al marito come zarina regnante, fece molte riforme che migliorarono positivamente la Russia.

Oltre a questo Caterina nel privato, ebbe tantissimi amanti, con uno di loro, Grigorij Grigor'evič Orlov, suo aiutante nella cospirazione, ebbe un figlio, Aleksej, mentre si presume che abbia avuto con Grigory Potemkin una figlia, Elisabetta.




Nonostante qualche tentativo da parte di alcuni suoi oppositori nel detronizzarla, Caterina regnò per 35 anni, fino alla sua morte nel 1796.

A lei succederà suo figlio Paolo I.


Ma voi che ne pensate di questa storia? La conoscevate? Fatemi sapere nei commenti!


A presto, Yely.





martedì 27 settembre 2022

Review party: Demone nel bosco

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi torniamo nel mondo Grishaverse di Leigh Bardugo ma con un libro diverso dal solito.

Si tratta infatti di una graphic novel che vede come protagonista il nostro caro Oscuro da giovane, anni prima della creazione dell' esercito Grisha.

Ringrazio come sempre Bea di Eynys Paolini per avermi inclusa nel review party e la casa editrice Mondadori per averci fatto leggere in anteprima questa storia!

Piccolo disclaimer: se non avete letto Tenebre e Ossa e sequel non vi consiglio la lettura di questo libro perché per capire alcuni meccanismi ci vuole un po' di conoscenza del Grishaverse o si rischia di non cogliere appieno la storia.

Ma partiamo!




Scheda tecnica:

Autore: Leigh Bardugo/ Dani Pendergast

Editore: Mondadori

Genere: Graphic novel/ fantasy

Voto: ⭐⭐⭐






Trama: Eryk e sua madre, Lena, hanno trascorso la loro esistenza fuggendo incessantemente da un luogo all'altro, con la convinzione che, forse, per loro non esista proprio un porto sicuro. Perché entrambi non solo sono Grisha, ma sono i più potenti e letali tra loro. Temuti da chi vorrebbe ucciderli e braccati da chi vorrebbe sfruttarne i doni, devono cercare di tenere nascoste le loro capacità ovunque vadano. Ma talvolta i segreti più pericolosi trovano comunque il modo di venire a galla... Questo graphic novel, scritto da Leigh Bardugo e illustrato da Dani Pendergast, è il prequel di "Tenebre e Ossa", tassello indispensabile del GrishaVerse che permette di gettare un po' di luce sulle origini di un destino tanto grandioso quanto sinistro, quello del temuto e potentissimo Oscuro.







Parere personale: Rieccoci tornati nel mondo Grishaverse, stavolta anni e anni addietro rispetto alle vicende di Alina.

Il nostro protagonista è L'Oscuro che si trova a Fjerda, uno stato in cui se ben ricordate i Grisha non sono visti molto bene, anzi, vengono addirittura uccisi dai druskelle.

Lui e sua madre, Lena (Baghra) , sono costretti dunque a trasferirsi di volta in volta da un villaggio di soli Grisha ad un altro cambiando di conseguenza identità.

Ovviamente sua madre lo mette in guardia dal non affezionarsi a nessuno e non mostrare a nessuno la sua vera identità, in quanto il ragazzo nasconde un segreto...

Arrivati a destinazione nel nuovo villaggio, vengono accolti un po' freddamente dai capi del posto.

Eryk, l'Oscuro, invece, fa amicizia con una ragazza e la sua sorellina.

Tutto sembra andare bene fin quando la ragazza non scopre il suo segreto...





Dopo questa vicenda Eryk alias Aleksander Morozova decide che una volta cresciuto creerà un posto dove nessun Grisha si sentirà in pericolo e soprattutto comincia a pensare al suo grande piano di conquista!




Ora... Nonostante io amo questa serie, nonostante comunque la figura dell'Oscuro aveva bisogno di essere approfondita e nonostante questa storia sia stata molto piacevole da leggere, trovo che non aggiunga molto di più alla trama dei libri precedenti.

Le mie aspettative su questo libro erano davvero altissime e forse per questo sono rimasta non delusa, ma neanche entusiasta.

Non è quell'elemento must have che avevo sperato.


Le illustrazioni d'altro canto sono spettacolari, ben fatte, dettagliate e con questi toni freddi che rispecchiano un po' il mood del libro.

E che dire di Baghra, bellissima... Non l'avrei mai immaginata così!

Se per l'Oscuro era scontato che fosse di bell'aspetto, Baghra/ Lena è stata una scoperta!




C'è però una cosa che mi ha incuriosita un po' e che spero che non venga lasciata così al caso...

La sorellina dell'amica di Eryk... Nella storia la bambina non ha alcun potere, nonostante entrambi i genitori siano Grisha... Dopo gli eventi che vedono come protagonisti Eryk e la sorella, della bambina non si sa più niente... 

Potrebbe avere a che fare con Alina? Io spero davvero di si, perché se così fosse, questo libro salirebbe da 3 stelle a 100!


Ma voi che ne pensate? Secondo voi questa graphic novel era necessaria ai fini della trama?Ma soprattutto... Pensate che ci sia un seguito, magari dove scopriamo che fine ha fatto la bambina? 


Fatemi sapere, sono troppo curiosa dei vostri pareri!


A presto,





Yely.











sabato 24 settembre 2022

Blogtour: Indomite in cucina / Katniss Everdeen


 

Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi un appuntamento speciale per un libro speciale!

Si tratta del libro "Indomite in cucina", un libro che associa dei personaggi femminili letterari a delle ricette, edito da Trenta editore.

Tra queste ragazze ho scelto di parlarvi di Katniss Everdeen, protagonista indiscussa della serie Hunger games scritta da Suzanne Collins.





Scheda tecnica:

Autore: Fenoglio, Pasqua, Casini

Editore: Trenta editore

Genere: Manuale di cucina

Voto: ⭐⭐⭐⭐





Trama: Le eroine letterarie sono innumerevoli e ciascuna ha alle spalle una storia intensa dalla quale tutte noi possiamo trarre sempre qualche insegnamento, perché il loro cuore impavido è pieno di botte, lacrime, amore e felicità. Nelle loro case si respira sempre profumo di rivalsa. Nella loro cucina c’è sempre un ingrediente segreto in grado di tramutare tutto il grigio di una lunga giornata in festa. Dopo La cucina incantata, ricettario dei film del regista giapponese Hayao Miyazaki, Silvia Casini, Raffaella Fenoglio e Francesco Pasqua ci fanno sbirciare all’interno delle cucine di alcune eroine letterarie che hanno fatto proprio il concetto di libertà. Hermione Granger, Katniss Everdeen, Lisbeth Salander e tante altre.






Approfondimento: Katniss Everdeen deve il suo nome alla pianta di erba saetta, dalle foglie che sembrano frecce. Non esiste un nome più azzeccato per la nostra eroina!

Imbattibile arciera, Katniss vive nel distretto 12 dello Stato di Panem, un macro-Stato diviso in dodici parti, a seconda dei lavori che vi si svolgono.

Nel distretto 12, dove vive la nostra protagonista, ci si occupa perlopiù delle miniere.

A Panem, a seguito di ribellioni avvenute molti anni prima degli avvenimenti del libro, sono stati indetti degli "Hunger games" per punire i ribelli e divertire i cittadini della capitale: Capitol city.

Ma cosa sono questi Hunger games? Ogni anno vengono eletti 2 ragazzi, uno per sesso, di ogni distretto, tranne che di Capitol City.

Questi ragazzi vengono messi in un'arena e fatti combattere tra loro, in vita ne resta uno solo.


In questo contesto si inserisce la storia di Katniss, quando il giorno della mietitura dei tributi (coloro che andranno nell'arena) viene eletta sua sorella minore Prim.

Subito la nostra protagonista mostra il suo carattere coraggioso, offrendosi come tributo al posto della sorella.

Katniss viene descritta come una ragazza con i capelli marroni lisci, raccolti in una treccia, pelle olivastra e occhi azzurro-grigio.

Da sempre Katniss ha avuto a che fare con la povertà, in particolare a 12 anni stava quasi morendo di fame, quando, un ragazzo, Peeta, le lanciò del pane e da allora lei si sentì in dovere verso di lui.

Inoltre ha dovuto badare alla famiglia dopo la morte del padre e la conseguente depressione della madre.


Proprio il suo spirito di sopravvivenza l'ha portata ad essere un personaggio con una personalità molto forte, anche se nel profondo nasconde una parte fragile.

L'arena e tutto quello che ne consegue lasceranno dei segni permanenti dentro di lei.

Non si fida molto delle persone, perché ha paura che possano tradirla.


Nel libro Indomite in cucina, le vengono associati dei piatti molto semplici e contadini, proprio come lei.

Non vedo l'ora di provarli!


Vi invito a passare dai blog delle altre partecipanti per dare un'occhiata alle altre protagoniste di questo delizioso libro, tutto da provare e... Da gustare!


Fatemi sapere se proverete qualche ricetta!


Secondo voi quale ricetta rappresenterebbe Katniss Everdeen?



A presto, Yely.









giovedì 22 settembre 2022

Autumn Bucket list

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi, per celebrare il primo giorno d'autunno, io e Bea di Eynys Paolini abbiamo creato una Bucket list per rendere questa stagione più spumeggiante.


Siete pronti a scoprire cosa vi proponiamo? 

Rullo di tamburiii... Tadaaa... Eccoci:

🍁 Creare dei segnalibri con le foglie secche;

🍁 Leggere un libro ambientato in Autunno;

🍁 Preparare un chai latte tea;

🍁 Indossare un maglione comodo;

🍁 Preparare un dolce alla zucca;

🍁 Accendere delle candele per creare atmosfera;

🍁 Leggere un libro con delle foglie sulla copertina;

🍁 Leggere un giallo;

🍁 Leggere un libro a tema Halloween;

🍁 Leggere un libro con la copertina arancione.


Ovviamente siamo tanto curiose di sapere come andrà la vostra Bucket list, per questo, se vi va, potrete postare nei commenti qualche foto, oppure le vostre impressioni...

Spero che vi sia piaciuto questo articolo un po' diverso dal solito!

A presto, Yely.











sabato 17 settembre 2022

Recensione: Laylat Al-Qadr

 




Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi vi parlerò di un libro edito da Bookabook e scritto da Giovanna Scovazzi che racconta di un gruppo di ragazzi alle prese con una scoperta sconvolgente che ha a che fare con la magia, Solimano e l'antico mondo arabo.


Ma... Iniziamo!





Scheda tecnica:

Autore: Giovanna Scovazzi 

Editore: Bookabook

Genere: Fantasy middlegrade

Voto: ⭐⭐⭐




Trama: Istanbul, 1536. In una notte sacra per ogni musulmano, quella di Laylat al-Qadr, un uomo senza volto si introduce nel Gran Serraglio per mettere fine alla vita di Ibrahim Pascià, gran visir di Solimano il Magnifico. Camogli, oggi. Geo Pestelli, professore di storia medievale, con ostinazione cerca di scoprire la verità su quel delitto, irrisolto da secoli. Il ritrovamento di una misteriosa pergamena, forse scritta da Leonardo da Vinci, lo spinge a intensificare le ricerche. Il destino affida però le indagini ai suoi giovani amici. Saranno loro a intraprendere un viaggio nel tempo, e contro il tempo, che dal Monte di Portofino li porterà proprio nella Istanbul di Solimano. Qui, tra i libri che raccolgono le formule degli antichi maghi orientali, custoditi nella torre di Galata, ogni cosa sarà finalmente svelata.





Parere personale: Laylat Al-Qadr è un libro che unisce il mondo arabo alle sponde liguri.

In questa storia, un gruppo di ragazzini avventurosi fa una grandissima scoperta: in una caverna vicino al mare, il gruppetto trova una nave dell'epoca di Solimano.

Ma questa non è una semplice nave, si tratta infatti di un vascello fantasma abitato dallo spirito di un marinaio arabo, condannato a questa pena a causa dei suoi crimini.

La sua unica possibilità è che i ragazzini tornino indietro nel tempo e riportino al suo posto il libro da lui trafugato.

A questo punto inizia la vera e propria avventura, i ragazzi tornano nel 1536 e sembra che molti vogliano il libro che stanno trasportando.

Da qui i nostri protagonisti, con rocambolesche fughe e travestimenti compiono il loro destino...


Che dire, questa storia per me aveva un potenziale davvero rilevante.

Ma... secondo me la scelta di risolvere tutto in un libro ha fatto sì che molte vicende fossero poco approfondite e molte altre risolte in maniera semplicistica.

Mi aspettavo grandi duelli, incantesimi ecc... invece a mio parere è stato tutto troppo veloce.

Sapete quanto non amo le descrizioni, ma in questo caso sono davvero poche e il libro si avvia troppo velocemente al finale.

Manca secondo me la vera e propria avventura!

C'è da dire che si tratta comunque di un libro per ragazzi, ma sono sicurissima che se la storia fosse stata progettata in più libri ne sarebbe uscito qualcosa di veramente grandioso! Così invece mi è sembrato soltanto un susseguirsi di fatti.


Lo stile usato dall'autrice è semplice e colloquiale, adattissimo al target e molto scorrevole.

Il tema principale è sicuramente l'amicizia, il collante che lega tutto il gruppo e che permette ad ognuno di loro di superare i propri limiti.


Ogni personaggio ha una sua caratteristica, troviamo l'intrepido, lo scaltro, la vanitosa ecc... Però penso che sarebbe servito un ulteriore approfondimento dei personaggi che in questo caso si riducono soltanto al tratto principale.


Non è una lettura spiacevole, anzi! Per questo merita 3 stelline, ma speravo in qualcosa di più...

Ovviamente ci tengo a precisare che questo è il mio parere personale, non un giudizio assoluto e sono sicura che a qualcuno questo modo di raccontare piaccia!



Ma voi che ne pensate? Conoscevate questo libro? Ho visto che è stato pubblicizzato tempi addietro anche a Striscia La Notizia, famoso programma di canale 5. Voi la ricordate quella puntata?


A presto,





Yely.

lunedì 12 settembre 2022

Recensione: Crossover/ ai ragazzi piacciono le catene

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Come avete potuto vedere anche dalle recensioni precedenti, in questa estate mi sono dedicata molto alle graphic novel.

Crossover è il perfetto incrocio tra fumetto e romanzo grafico dove supereroi dei fumetti ed esseri umani si incontrano.

Ringrazio come sempre l'editore Saldapress che mi ha permesso di avere tra le mani una copia di questo libro!

Ma... Iniziamo!





Scheda tecnica:

Autori: D. Cates/ G. Shaw/ D. Cunniffe/ J. J. Hill

Editore: Saldapress editore 

Genere: Graphic novel/ comic

Voto:⭐⭐⭐⭐






Trama: Cosa unisce i personaggi delle due storie Buzzkill e Paybacks e tutti (o quasi tutti) i super eroi degli universi a fumetti, nonché i rispettivi creatori? La risposta può essere solo una: Crossover, la serie ideata e scritta da Donny Cates e disegnata da Geoff Shaw.
 Colorado, 2017. All'improvviso, un numero inimmaginabile di supereroi, super-cattivi e personaggi di finzione d'ogni tipo si riversano nella realtà causando una devastante ondata di distruzione. Un vero e proprio cataclisma che passerà alla storia con il nome di "Evento". Cinque anni dopo, un gruppo di coraggiosi torna a Denver per capire cosa realmente sia accaduto e perché i muri della realtà sono caduti.






Parere personale: 2017, il confine tra mondo dei fumetti e realtà si è rotto nella città di Denver, Colorado.
Da una frattura spazio-temporale fuoriescono i personaggi dei fumetti, buoni, ma anche cattivi!
Per arginare il fenomeno un eroe crea una cupola che non permette a nessuno di entrare o uscire dalla città.

Dopo 5 anni la nostra protagonista Ellipsis Howell è in cerca dei suoi genitori intrappolati nella cupola a Denver, nel frattempo lavora insieme ad Otto in un negozio che vende fumetti antecedenti al crossover.
Un giorno però tutto cambia quando nel negozio entra una bambina di nome Ava Quinn, una cosiddetta "falsa" ovvero un'appartenente al mondo dei fumetti, fuggita dalla cupola... O così pensa Ellie, prima di scoprire segreti molto più agghiaccianti.
Esistono infatti dei campi di concentramento dove i "falsi" vengono trattenuti e su di loro vengono fatti esperimenti.
Ma questa non è l'unica minaccia... Un gruppo di terroristi anti- fumetti trama nell'ombra e i famosissimi scrittori di fumetti vengono trovati morti uno ad uno...
Ai nostri tre personaggi si aggiunge un quarto, Ryan Lowe, figlio di un pastore anti-falsi, che viene reclutato per una missione segreta governativa.
Ogni personaggio nasconde un segreto, ognuno di loro è letteralmente una bomba che sta per esplodere.

Per essere un primo numero diciamo che c'è moltissima carne al fuoco che ci viene svelata pian piano e i colpi di scena sono tantissimi, quindi aspettatevi davvero di tutto! Ad un certo punto i personaggi si ribellano addirittura alla voce narrante, solo per farvi capire quanto sia avvincente questa avventura!

Questa graphic novel è letteralmente un crossover di tantissimi fumetti di tantissime case diverse, troviamo quelli Marvel, quelli DC, ma anche fumetti indie meno conosciuti ma che comunque esistono sul serio, come i The Boys, una serie a fumetti che però non ha riscosso molto successo e i cui componenti in questo libro aiuteranno significativamente i nostri protagonisti.


I temi principali sono tanti, i fanatismi sia in una direzione che in un'altra, le reazioni sbagliate dei governi, la cattiveria umana...
E sono tutti molto ben approfonditi in quanto trovano ampio spazio nella trama.

Le illustrazioni sono quelle classiche dei comic, con colori molto forti, ma che intersecano due stili differenti: vediamo come gli esseri umani vengano colorati in modo "normale", mentre i "falsi" con lo stile puntinato dei vecchi fumetti. Da questo possiamo (quasi sempre, ma non dico altro...) riconoscere chi è chi.

Ci sono parole e concetti abbastanza forti, per cui mi sento di consigliare questa storia ad un pubblico un po' più grandicello.
A parte questo, penso che questo libro sia un po' l'avventura che ogni appassionato di fumetti vorrebbe vivere, a me è piaciuto moltissimo perché c'è tutto quello che voglio vedere in una storia: un worldbuilding ben definito, personaggi di carattere, una trama intricata ma ben architettata, un'avventura poco scontata e tanti colpi di scena!
Non ho dato 5 stelline solo perché essendo un primo numero voglio sapere se il resto della storia sarà poi coerente con quello che è stato detto in questo volume.


Ma voi che ne pensate? Io non vedo l'ora di continuarlo!


A presto,

Yely.






venerdì 9 settembre 2022

Recensione: Carta canta

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi vi parlerò di un giallo un po' insolito da quelli che siamo soliti leggere!

Ma soprattutto insolita è la protagonista di questa storia, Agnese Malaspina, una grafologa di Napoli.

Ringrazio di cuore la casa editrice Bookabook per la copia!

Ma iniziamo!




Scheda tecnica:

Autore: Linda di Giacomo

Editore: Bookabook

Genere: Giallo

Voto: ⭐⭐⭐⭐




Trama: Agnese Malaspina è una grafologa forense. Il suo è un lavoro intrigante, soprattutto per chi non sa minimamente in che cosa consista. Proprio come Barbara Bassano, quando contatta Agnese per una brutta faccenda di lettere anonime. L'incarico, accettato più per pietà che per convinzione, assume tutt'altro peso quando Barbara viene rinvenuta cadavere. Quello che sembra il suicidio di una disperata non convince Agnese, che si ritrova suo malgrado catapultata in un autentico intrigo. Inizia così un'indagine per vie traverse, accidentate e accidentali, unite da un solo filo: quello grafico. Altri enigmi, grafologici e non, andranno a scompigliare la strana primavera di Agnese: un testamento scritto a penna rossa, un girotondo di puttini grassi e un paio di scarpe di dubbia provenienza. Il tutto in una girandola di personaggi in tinta con il (fin troppo) generoso contributo che solo una città di mare del Sud Italia può offrire.



Parere personale: Ironico, divertente, spumeggiante e fresco, questi sono gli aggettivi perfetti per descrivere questo libro.

Diversamente dai soliti gialli dove il protagonista è una persona seria e abbottonata, Agnese Malaspina ha una personalità frizzante come la città che ospita la nostra storia, Napoli.

Agnese è una grafologa, ovvero compara dei testi scritti a mano per capire se la grafia appartiene alla stessa persona e a chi, nello specifico, appartiene lo scritto.

Cinquantenne, divorziata una volta e separata con il secondo compagno, è madre di due gemelli.

Nonostante il divorzio però, condivide con l'ex marito una bellissima amicizia e spesso si prende cura del figlio di lui e della sua nuova moglie, proprio come una bellissima famiglia allargata.

Con l'ex compagno invece non scorre buon sangue e nonostante i due vivano sotto lo stesso tetto, Agnese non degna a lui neanche uno sguardo, tanto che quando lui le fa qualche rara domanda lei dà delle risposte piccate come: "Accirt" ovvero "Ucciditi".


Da ragazza non ha avuto una vita semplice, veniva spesso presa in giro per il suo peso ed una di queste era Barbara Bassano, che anni dopo però la contatta.

Barbara infatti riceve da qualche tempo delle lettere anonime in cui le vengono rivolte delle minacce e chiede ad Agnese se può risalire al mittente.

Agnese però è una grafologa, non un'investigatrice e purtroppo senza dei campioni non può risalire a chi ha scritto le lettere, ma si impegna a provarci.

Accade un fatto però, Barbara il giorno seguente viene trovata morta, si pensa ad un suicidio... Ma sarà così? Agnese pensa proprio di no e da qui parte la sua investigazione.

I modi poco ortodossi di Agnese hanno reso questa lettura davvero divertente nonostante il genere del libro.

L'ho letto in pochissimo tempo proprio per la sua leggerezza e freschezza.

Nonostante siano presenti delle descrizioni, non si va mai ad appesantire la trama che resta comunque molto dinamica negli avvenimenti.

Ogni capitolo introduce una parola in lingua straniera che in italiano non esiste e che rappresenta un po' il riassunto della sezione che ricopre.


La storia viene narrata in prima persona da Agnese stessa e questo ci permette di entrare nella sua psiche a 360 gradi.

È un personaggio molto ben descritto, sia fisicamente che mentalmente, ne viene fuori una donna buffa, spiritosa e ironica che è difficile non amare.

Sin da subito infatti mi ha colpita con quelle che possiamo definire "pippe mentali" sul suo naso, che tocca ogni giorno appena sveglia da quando se lo è rifatto.

Già una che parte così mi ha dalla sua!


L'indagine non è per nulla scontata, anzi, è uno di quei casi dove non sarei mai arrivata all'assassino senza lo sviluppo della trama!


Detto ciò, non mi resta che stra-consigliarvi questo libro, soprattutto in vista della Bucket list che uscirà il 23 Settembre... Vi aspetto numerosi!


A presto,





Yely.



mercoledì 7 settembre 2022

Recensione: Himawari House

 


Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi voglio parlarvi di questa dolcissima graphic novel  di Harmony Becker che racconta la storia di tre ragazze che per ragioni diverse si trovano a vivere insieme in Giappone.

Ringrazio la casa editrice DeAgostini per avermi fornito la copia in anteprima.

Ma iniziamo!




Scheda tecnica:

Autore: Harmony Becker 

Editore: DeAgostini

Genere: Graphic novel 

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐






Trama: Nao torna in Giappone per un anno sabbatico prima del college, decisa a riscoprire le radici che ha dovuto dolorosamente abbandonare da bambina, dopo il trasferimento negli Stati Uniti. Ad accoglierla c’è Himawari House, un’abitazione tradizionale nel cuore di Tokyo, dove incontrerà Hyejung, coreana, e Tina, di Singapore, arrivate sino a lì per conquistare la libertà e trovare la propria strada. Mescolando inglese, giapponese, coreano e singlish, Nao si legherà sempre di più al piccolo gruppo, pronto alle sfide della nuova vita. A condividere le loro avventure quotidiane anche due fratelli giapponesi dai caratteri contrastanti – l’amichevole Shinichi e il taciturno e affascinante Masaki, che dopo un primo brusco incontro sembra fare di tutto per evitarla… Con lui, a sorpresa, Nao si troverà ad affrontare lo stesso spaesamento di quando ci si sente come pesci fuor d’acqua e scoprirà cosa significa tradurre da una lingua all’altra le parole ma anche i sentimenti. Tra cibi sconosciuti, serate al karaoke, giochi nella neve e lunghe confessioni sull’amore e la famiglia, ognuno di loro troverà in quel Paese straniero le motivazioni e il coraggio per vivere davvero la propria storia.







Parere personale: Himawari House è una graphic novel che racconta il viaggio di Nao in Giappone, la sua terra natale che non vede da quando era piccola ma di cui non ha mai dimenticato i profumi.

Arrivata in Giappone però si sente un pesce fuor d'acqua, la stessa sensazione che ha provato in America, la sua attuale casa.

Troppo americana per il Giappone e troppo giapponese per l'America.


Con questo pensiero Nao approda alla Himawari House, una specie di casa- ostello dove incontra Hyejung,studentessa coreana, Tina, ragazza Singapore se, e i due fratelli Shinichi e Masaki.

Il libro però non parla solo della storia di Nao, approfondisce anche i problemi di Hyejung con la famiglia e di Tina con il lavoro e lo studio, non mancano anche i problemi di cuore! Le incomprensioni linguistiche sono alla base della storia.

È bello come inoltre i ragazzi festeggino degli eventi appartenenti alle culture di ognuno di loro.


Mi è piaciuto tantissimo per il modo in cui scorre la storia, c'è una specie di nostalgia che pervade tutta la storia e che mi ha fatto provare emozioni molto forti, ho riso, ho pianto, ho provato tristezza e gioia.

Ho adorato le avventure delle nostre protagoniste, anche se il finale mi ha lasciato un po' di amaro in bocca... Spero in un sequel!

Mi ha preso talmente tanto che ho letteralmente costretto mia sorella a leggerlo per poterne parlare insieme.


Il fumetto alterna parole in giapponese, con la traduzione sotto, a parole in coreano e shinglish, un inglese cinesizzato.

Le illustrazioni, in bianco e nero, riescono comunque a rendere la bellezza della cultura giapponese, dei paesaggi e dei monumenti.


Questa graphic novel si presta ad essere una delle storie più belle che abbia mai letto a fumetti e sono sicura che, amanti del Giappone o non, piacerà anche a voi!



Ma voi che ne pensate? Vorreste andare in Giappone? Io l'ho sempre desiderato!



A presto, 







Yely.





domenica 4 settembre 2022

Recensione: Jonna e i mostri impossibili

 


Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi voglio farvi scoprire una graphic novel che non ho visto moltissimo in giro ma che merita tantissimo! Si tratta di: Jonna e i mostri impossibili vol.1 edito da Saldapress editore che ringrazio per la copia!


Ma iniziamo!




Scheda tecnica:

Autori: Chris Samnee/ Laura Samnee/ Matthew Wilson

Editore: Saldapress editore 

Genere: Graphic novel/ fantasy

Voto: ⭐⭐⭐⭐





Trama: Dal giorno in cui i mostri hanno fatto loro comparsa, il mondo è cambiato ed è tornato alla sua natura selvaggia. Un anno più tardi, Rainbow è ancora alla ricerca della sorella Jonna, che è sparita quando sono arrivati sul pianeta quegli esseri giganteschi e la Terra ha iniziato a inaridire. Ma un giorno, all'improvviso, Jonna sbuca fuori dalla foresta. La piccola è sopravvissuta ed è diventata incredibilmente forte. Le due sorelle, ora riunite, scopriranno ben presto che il mondo in cui vivono è persino più insidioso di quanto pensassero, e che i mostri non sono che una delle numerose minacce che dovranno affrontare. Con "Jonna e i mostri impossibili", Chris Samnee e la moglie Laura Samnee, realizzano un'atipica storia fantasy dal taglio young adult, piena di avventura e mostri giganti ma con anche grande spazio per le emozioni.





Parere personale: Jonna e i mostri impossibili ci catapulta in un mondo fantastico in cui di punto in bianco sulla terra sono apparsi dei mostri enormi dalle numerose fattezze.

In questo contesto si svolge la storia di due sorelle, Rainbow, la maggiore e Jonna.

Rainbow sta passeggiando con sua sorella quando fanno la loro comparsa dei mostri che letteralmente inghiottono Jonna.

Dalla comparsa dei mostri, e di una strana radice rossa, quelle che erano terre rigogliose, si trasformano in territori deserti dove la gente fa fatica a sopravvivere.

Dopo tanti anni di ricerche Rainbow ritrova sua sorella che nel frattempo è diventata fortissima ed ha imparato a sopravvivere a quelle creature.

Le due ragazze, finalmente riunite, partono alla ricerca del loro padre, disperso lo stesso giorno in cui le due sorelle si erano separate.

Ma il fumetto si conclude con una nuova probabile minaccia verso le due ragazze, questa volta da parte degli umani.

Se siete alla ricerca di una bella avventura, questo libro è perfetto!

Leggero, godibile, semplice, adatto ad ogni "palato"!

In questa graphic novel ci troviamo in un mondo un po' primordiale ma con delle vibes che richiamano lo stile steampunk/ post-apocalittico.

Jonna e Rainbow non sono sorelle di sangue ma si comportano come tali.

Sono totalmente diverse, Rainbow più razionale, Jonna sembra invece una vera e propria cavernicola.

L'amore tra sorelle è quello che definirei il centro focale della storia.

Sappiamo inoltre che gli autori, una coppia di coniugi, hanno tratto ispirazione per le due protagoniste dalle loro figlie.


Essendo un primo volume diciamo che ci si introduce piano piano nel mondo delle due sorelle, ma per scoprire di più non ci resta che andare avanti e sono sicura che i colpi di scena non mancheranno!

Le domande sono tante: Cosa c'entra la radice rossa con i mostri? Perchè sono comparsi? Jonna dove ha tratto la sua super forza? Dove si trova il papà delle sorelle?


Non vedo l'ora di scoprirlo insieme a voi!


Che ne pensate? Conoscevate questo libro?



A presto, 





Yely.

giovedì 1 settembre 2022

Recensione: Lightfall/ La luce perduta

 


Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi, dopo delle meritate vacanze,torno a parlarvi di libri!

Il libro di oggi è una graphic novel di nome: Lightfall, la luce perduta. Si tratta del primo volume della saga di Lightfall scritta ed illustrata da Tim Probert ed edita in Italia da HarperCollins che ringrazio per avermi dato la possibilità di leggerlo in copia cartacea.

Ma iniziamo questa recensione!





Scheda tecnica:

Autore: Tim Probert 
Editore: HarperCollins
Genere: Graphic novel 
Voto:⭐⭐⭐⭐⭐





Trama: Nel cuore di Irpa, Beatrice e suo nonno Alfirid, un saggio e un po' smemorato Verro Mago, conducono una vita tranquilla, preparando medicamenti e pozioni che vendono nella loro bottega. Un giorno, mentre raccoglie gli ingredienti per un elisir nella foresta, Bea si imbatte in Cadwallader, membro di un'antica razza, quella dei Galduriani, che tutti credono estinta. Lui invece è convinto che non sia così, e sta cercando la sola persona in grado di aiutarlo a ritrovare la sua famiglia: Alfirid. Arrivati a casa, però, i due trovano una sgradita sorpresa: il Verro Mago se ne è andato, lasciando alla nipote soltanto un biglietto e la Giara della Fiamma Eterna... che lei dovrà custodire! Preoccupata per la salute del nonno, Bea si mette sulle sue tracce insieme a Cad, mentre forze oscure tramano per emergere dalle tenebre in cui sono state relegate… Ma ritrovare l'amato Verro Mago non sarà l'unica impresa che i due amici dovranno portare a termine. Perché l'oscurità sta per avvolgere il mondo, e Irpa potrebbe aver visto la sua ultima aurora.








Parere personale: Lightfall/ la luce perduta è il primo capitolo della serie.
In questo libro scopriamo Irpa, un mondo dove il sole vero non esiste più, divorato dalla notte eterna e dalle creature che vi abitano.
Per questo sono state costruite delle luci fluttuanti che illuminano a giorno la terra, ma non tutta Irpa è illuminata ed alcune creature stanno tramando letteralmente nell'ombra per distruggere queste luci.
In questo fantastico worldbuilding popolato di creature di ogni tipo, si intreccia la storia di Bea, una ragazza con non poche paure, che aiuta suo nonno Alfrid, il Verro Mago, con le pozioni.
Ma un giorno, mentre Bea fa la conoscenza di Cad, l'ultimo Galduriano rimasto, scopre che il nonno è partito alla ricerca di un sigillo, così i due, Bea e Cad, si precipitano a cercarlo.
Durante il viaggio vediamo come Bea ogni tanto venga assalita da dubbi e paure, ma spesso Cad, con il suo coraggio e la sua dolcezza, riesce a tranquillizzare.
Sono due caratteri opposti che però si completano ed insieme formano un bellissimo duo.
L'avventura è costellata di personaggi molto particolari ed ognuno di loro ha un insegnamento da offrire a Bea.
I due personaggi principali inoltre sono ben caratterizzati, non solo perché durante l'avventura si raccontano, ma spesso lo percepiamo anche dai loro approcci alle situazioni che restano sempre coerenti con i personaggi.

I temi principali di questo libro sono principalmente l'affrontare le paure e l'amicizia.
Lo vediamo in Bea che quando ha paura viene ricoperta da macchioline nere, ma grazie ai suoi amici, riesce a reagire di fronte alle avversità.

Lo stile narrativo è semplice e facilmente comprensibile, adatto sia ad un pubblico giovane sia ad un pubblico più adulto.

Le illustrazioni sono molto particolari, con uno stile cartoon ed i colori  significativi: per le zone illuminate prevalgono toni di un caldo irreale, a prova del fatto che non ci sia un vero sole, ma delle luci artificiali.
Per le zone non illuminate abbiamo dei colori veramente scuri che sottolineano la mancanza totale di luce.

Leggere questa graphic novel è stata un'esperienza molto piacevole, ha saputo coinvolgermi fin dalle prime pagine con le sue illustrazioni pazzesche di un mondo fantastico e via via che la storia procedeva non ho avvertito nessuna forzatura nella trama o punto mancante.
Non vedo l'ora di immergermi di nuovo in questa avventura in compagnia di Bea e del dolcissimo Cad.



Voi che ne pensate? Lo avete letto? Lo conoscevate?

Fatemi sapere nei commenti!

A presto,


Yely.