domenica 31 luglio 2022

#12faysofwomen: Maria Callas

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi, come ogni mese, rieccoci con il nostro appuntamento di #12daysofwomen in cui, partendo dal libro Storie della buonanotte per bambine ribelli, raccontiamo la vita di una donna che è passata alla storia.

Oggi parleremo della famosissima cantante Maria Callas.





Anna Maria Sofia Cecilia Callas, nasce a New York nel 1923 da una famiglia greca.

Suo padre, Georgios Kalogeropoulos, ha fatto modificare il suo cognome prima in Kalos e poi in Callas.

Maria a tre anni riceve il battesimo della chiesa greco-ortodossa. Già a quella età è avviata alla musica: grazie alla pianola dei genitori ascolta le arie dell'opera lirica.

A quattro anni cominciò a comporre le prime arie al pianoforte.


Nel 1928, a causa di un incidente Maria rimase in coma per 22 giorni, una volta uscita, sviluppò un carattere totalmente differente, rivelando una personalità ombrosa, ribelle e ostinata.

Nel 1929, suo padre aprì una farmacia e grazie a questo, la famiglia risentì poco la crisi. Nel frattempo Maria iniziava la sua carriera scolastica in parallelo ad una carriera musicale.




Nel 1937 la famiglia si divise e  Maria, con sua sorella Iakinta e sua madre, tornarono in Grecia dove fu ammessa al conservatorio.

In seguito si laureò in canto, pianoforte e lingue.

Nel '39 arrivò il suo primo ingaggio come ruolo di primadonna, nel personaggio di Santuzza di Cavalleria Rusticana.


Nonostante lo scoppio della guerra, la carriera della Callas non risentì affatto, anzi, si moltiplicarono i ruoli che ricopriva.

A quei tempi l'arena dove Maria si esibiva era in mano ai tedeschi e per questo venne additata come filonazista.

In realtà Maria e la sua famiglia hanno nascosto diversi soldati inglesi nella loro casa.




Nel 1945, con la fine della guerra, tornò a New York da suo padre dove visse per due anni per poi stabilirsi in Italia nel 1947.

Nel 1948 fece il suo debutto a Roma con la Turandot.

La svolta avvenne nel 1949 quando sostituì Margherita Carosio nello spettacolo i puritani: ebbe un successo sensazionale.

Nello stesso anno incise su disco due brani e sposò Giovanni Battista Meneghini, sebbene molto più grande di lei dal quale si separò nel 1959.

Non fu acclamata solo in Italia, a Londra, Vienna, Berlino, Amburgo, Stoccarda, Parigi, New York (Metropolitan), Chicago, Philadelphia, Dallas, Kansas City, tutti rimasero innamorati della sua voce.

Sempre nel '59, grazie ad una sua amica, conobbe Aristotele Onassis che sarà un amore molto devastante per Maria.

Dalla loro storia nacque un bambino di nome Omero che però visse solo poche ore.




Nel 1964 inizia il declino per la cantante.

Onassis la abbandona per Jacqueline Kennedy, la sua voce perde lo smalto di un tempo e la cantante si rifugia a Parigi lontana da tutto.

Qui vi muore a 53 anni nel 1977.



Una donna tanto talentuosa quanto sfortunata in amore, la nostra Maria Callas.

Io ho visto la sua storia tramite un film che diedero in TV anni fa, voi invece conoscevate la sua storia?

Fatemi sapere nei commenti, a presto, Yely.








mercoledì 27 luglio 2022

Review party: Una storia di sortilegi

 




Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi torniamo per la terza volta  nel mondo fatato, ma non per questo senza problemi, di Brystal Evergreen con "una storia di sortilegi" scritto da Chris Colfer ed edito dalla casa editrice Rizzoli che ringrazio per la copia omaggio!

Ma... Iniziamo!




Scheda tecnica:

Autore: Chris Colfer 

Editore: Rizzoli

Genere: Fantasy/ middlegrade

Voto: ⭐⭐⭐⭐





Trama: È passato quasi un anno da quando Brystal ha stretto un patto con la Morte per annientare l'Immortale in cambio della sua vita, ma non ha ancora trovato un solo indizio su chi sia o dove si trovi questa misteriosa creatura. A peggiorare il quadro, qualcosa di oscuro e maligno sgorga dalle viscere della Terra e terrorizza l'intero universo. Qualcosa che proviene da un mondo di fuoco e caos. Per fermare il nuovo pericolo, le fate, le streghe e gli alchimisti devono collaborare con tutti i Regni e i Territori e in questa epica lotta incontreranno validi guerrieri disposti a tutto pur di aiutare la magia a trionfare. Stregoneria, magia e scienza si scontrano nell'elettrizzante terzo libro della serie "Storie di Magia".




Parere personale:  Eccoci giunti al capitolo finale della serie "Storie di magia".

Devo dire che inizialmente per me è stato un po' faticoso riapprocciarmi alla serie in quanto è passato del tempo dall'uscita del secondo volume.

Un po' sperduta quindi mi sono avventurata tra le pagine, ma fortunatamente in uno dei primi capitoli l'autore ci aiuta a ricordare.

Consiglio fortemente di leggere la trilogia tutta insieme, dato che ora disponiamo di tutti i libri, così è più semplice passare da un volume ad un altro.


Dunque, ritornata la memoria, la lettura è stata davvero molto piacevole ed avvincente.

Come sempre Colfer sa creare delle storie affascinanti, affatto scontate che nella loro semplicità nascondono temi moooolto importanti!

Il tema dell'omosessualità torna dirompente con la storia di Zafferano in cui sono sicura al 100% che l'autore ci si identifica, basti guardare l'illustrazione del personaggio in copertina con la foto dell'autore per capire che sono identici!

Un altro tema importante è quello della libertà di espressione assieme all'importanza della cultura nella società.

Insomma, i temi sono tanti, toccati in un modo talmente delicato che non vanno a sfociare in pesantezza.

Brystal, la nostra protagonista, si ritrova ad un anno dopo aver fatto un patto con la morte e le restano solo due settimane per trovare un libro di incantesimi ed uccidere l'immortale.

Come se questo non fosse un fardello enorme, L'impero virtuoso vuole la nostra protagonista morta.

E, non c'è due senza tre, uno strano fuoco sta bruciando il mondo e gli alchimisti si decidono a chiamare i regnanti di ogni terra per mettere in atto un piano.


Insomma, la nostra protagonista non ha tempo da perdere e con i suoi amici, fate, streghe ed alchimisti si addentrerà in un'avventura molto pericolosa.

Adoro dell'autore il fatto che le descrizioni sono presenti il giusto e che le azioni e gli avvenimenti sono tanti ma non troppi, inoltre le riflessioni dei personaggi hanno spesso un significato importante.

La lettura, come nei precedenti volumi è stata molto scorrevole, ed avvincente, dove i personaggi principali si sono aperti molto di più rispetto al primo volume.

Una menzione speciale va alle streghette presenti nella scuola di magia, delle vere e proprie macchiette che mi hanno regalato dei momenti incredibili! Le adoro!


Voi che ne pensate di questo finale? Dite che ci saranno altri volumi? Io non mi stupirei!


A presto,





Yely.