lunedì 30 novembre 2020

Presentazione evento: Calendario dell'avvento- Il Canto di Natale

 


Esattamente il 7 febbraio del 1812 nasceva a Portsmouth nel Sud Est dell' Inghilterra, precisamente nella contea dell' Hampshire, Charles Dickens. 

Appena nato non poteva ancora sapere che presto sarebbe diventato un grande scrittore, reporter di viaggio e giornalista dell'età vittoriana. Noto per i suoi romanzi a sfondo sociale, dato che fondò il genere, Dickens mischiò la narrazione dei romanzi picaresco al genere romantico e sentimentale; caratteristiche appunto dell'epoca vittoriana. 

I romanzi sociali che Dickens ha scritto sono diversi: Oliver Twist,David Copperfield, Tempi Difficili, Grandi Speranze, Canto di Natale.

Oltre ai romanzi a sfondo sociale scrisse le prose umoristiche, che potete leggere nel Circolo di Pickwick.

Oggi, però, vogliamo portare alla vostra attenzione un evento che durerà tutto il mese di Dicembre e sarà il nostro calendario dell'avvento per il Canto di Natale di Charles Dickens. 

Un omaggio a questo capolavoro fantastico del 1843 che ancora oggi è uno dei libri di Natale più belli e famosi. Esso racchiude in sé una critica alla società dell'epoca ed è anche un libro molto sentimentale in grado di far commuovere. Unendo il racconto fantastico e il romanzo gotico con il tema sociale, questo libro porta all'attenzione di tutti l'impegno alla lotta contro la povertà e contro allo sfruttamento minorile, attaccando anche l'analfabetismo.

Un libro così profondo e sentito che va letto almeno una volta nella vita. Sono stati fatti diversi film e spettacoli che hanno reso giustizia a questo classico natalizio.

Grazie alla Mondadori, il giorno 24 Novembre esattamente un mese prima della vigilia di Natale è uscita una nuova edizione di Canto di Natale, ricco di illustrazioni. Un vero spettacolo per gli occhi!

Per voi porteremo un ricco calendario dell'avvento per approfondire e rendere giustizia a un classico natalizio indimenticabile.


Qui di seguito troverete il programma completo:


Calendario dell'Avvento del Canto di Natale di Chales Dickens


1 settimana

1) il mio natale passato – Sognare Leggi e Sogna

2) il fantasma di Jacob Marley – Paper Purrr

3) Recensione - Eynys Paolini Books

4) ambientazione del libro – Codex Ludus

5) tradizioni natalizie dell'ottocento – Non solo libri

6) Recensione – La libreria di Yely


2 settimana

7) Belle, ex fidanzata di Scrooge - Sognare Leggi e Sogna

8) le mie tradizioni natalizie – Paper Purrr

9) Il fantasma dei natali passati - Eynys Paolini Books

10) recensione – Codex Ludus

11) recensione – Non solo libri 

12) adattamenti televisivi de Il canto di Natale – La libreria di Yely


3 settimana

13) Tim il figlio di Bob Cratchit - Sognare Leggi e Sogna

14) recensione – Paper Purrr

15) Fred, il nipote di Scrooge – Eynys Paolini Books

16) il fantasma dei natali presenti – Codex Ludus

17) il fantasma dei natali futuri – Non solo libri 

18) playlist da ascoltare durante la lettura – La libreria di Yely


4 settimana

19) recensione – Sognare Leggi e Sogna

20) intervista al Signor Scrooge – Paper Purrr

21) Ebenezer Scrooge – Eynys Paolini Books

22) Dick Wilkins – Codex Ludus

23) il mio natale futuro – Non solo libri

24) il mio natale presente – La libreria di Yely








Review party: Guida per babysitter a caccia di mostri

 



Ciao a tutti pipistrellini cari!

Oggi vi porto sul blog un review party di un libro che ha avuto anche una trasposizione cinematografica su Netflix. Stiamo parlando di: Guida per babysitter a caccia di mostri.

Ringrazio la casa editrice DeAgostini per averci inviato in anteprima la copia cartacea di questo carinissimo libro!

Ma non perdiamoci in chiacchiere e iniziamo!




Scheda tecnica:

Autore: Joe Ballarini

Editore: DeAgostini

Genere: Fantasy/Horror per ragazzi

Voto: ⭐⭐⭐⭐



Trama: Kelly ha un obiettivo molto preciso: trascorrere le vacanze nel Favoloso Campo Miskatonic. Ma passare l’estate immersa nella natura, circondata da ragazzi affascinanti, ha un costo. Per l’esattezza, quattromila bigliettoni, che Kelly sta racimolando facendo i lavori più disparati: la pulitrice di grondaie, la spalatrice di neve, la tagliaerba. È proprio la disperata necessità di soldi che la sera di Halloween la porta ad accettare il mestiere più seccante del mondo: la babysitter. Come se non bastasse, Jacob, il bimbo a cui deve badare, è incredibilmente capriccioso e non vuole andare a dormire. È convinto che appena chiuderà gli occhi orribili mostri verranno a prenderlo. Magari fosse così… si ritrova a pensare Kelly. Quando la ragazza riesce finalmente a spegnere la luce e dargli la buonanotte, però, tre creature fanno irruzione e si gettano su Jacob. È questione di istanti e lui scompare. E ora? Cosa dirà Kelly ai genitori? Cosa racconterà alla polizia? È in quel momento che appare sulla soglia di casa una strana ragazza, con i capelli blu, equipaggiata per andare a caccia di mostri. È la ex babysitter di Jacob e non sembra per nulla preoccupata dalla vicenda. Guarda Kelly negli occhi, le tende una mano. E le rivela che il vero lavoro di una babysitter comincia adesso. Guida per babysitter a caccia di mostri è il primo capitolo di una saga che trascina il lettore nelle peripezie dei coraggiosi membri dell’Ordine dei Babysitter, che combattono per sconfiggere gli incubi. Brivido, divertimento e ora un grande film su Netflix.


Parere personale:  Parto col dire che ad Halloween ho visto la trasposizione su Netflix.

Successivamente ho letto il libro e le due cose non sono lontanamente comparabili!

Come al solito il libro batte il film su tutti i fronti, inoltre il film ha subito un sacco di tagli e modifiche alla trama da essere risultato davvero insulso. 

Quando mi sono approcciato al libro quindi, ho avuto un po' paura!

Fortunatamente era molto diverso!


Abbiamo la nostra protagonista Kelly, una normale 13enne che vuole andare al campo estivo e per mettere i soldi da parte fa qualsiasi tipo di lavoro.

Ha una chioma riccia rossa che spesso si incasina in terribili nodi.

Tenete a mente questo particolare perché nel film la protagonista è totalmente diversa! Non capisco perché abbiamo dovuto cambiarla così radicalmente!


È una ragazza sveglia e con molta volontà, inoltre è un genietto a scuola. Purtroppo però non è molto popolare, addirittura quasi nessuno ricorda il suo nome.

Nel libro assistiamo alla presa di coscienza da parte della ragazza che vale molto più di ciò che inizialmente crede e che le amicizie più sincere si nascondono tra le persone che meno sospetta.

Kelly si comporta da tipica adolescente alle prese con la prima cotta, le amicizie ecc...

Inoltre il testo, di cui la narratrice è Kelly stessa, è pieno del linguaggio gergale tipico di una ragazzina.

Kelly decide di postare un annuncio sui social in cui chiede se qualcuno ha bisogno di una babysitter, in modo tale da poter guadagnare qualcosa per il campo estivo.

A questa richiesta risponde il capo della mamma di Kelly che quella sera è impegnata in una festa di Halloween ( la storia per l'appunto è ambientata il 31 Ottobre). 

Kelly dunque quella sera si reca sul posto di lavoro e conosce Jacob, un bambino che ha problemi a dormire perché spesso fa degli orribili incubi.

La ragazzina però lo rassicura ma ad un certo punto della serata degli esserini immondi rapiscono il bambino davanti all'inerme babysitter.

A quel punto la ragazza chiama la babysitter che solitamente sta con Jacob (quella sera si era data per malata) che si presenta come Liz, una ragazza di circa 15 anni con in braccio una bambina di nome Carmella a cui stava badando.

Liz spiega a Kelly come funziona il mondo delle babysitter e che i nostri esistono davvero: le babysitter hanno il compito di proteggere i bambini da essi!

Inoltre dice alla ragazza che Jacob è stato rapito da degli sgorbietti e la storia verterà principalmente sulla caccia a questo bambino.

A differenza del film la caccia qui è moooolto più interessante e particolareggiata, mentre nel film sembra una barzelletta, privo di una trama brillante.

Ripeto, il libro batte il film 10000 a 0.


Liz è un personaggio molto particolare, con un passato difficile sulle spalle ed un comportamento aggressivo. Capisco il suo modo di fare, ma da babysitter esperta non ho capito perché a volte mandava Kelly a sconfiggere i mostri mentre lei se ne stava a proteggere i bambini... capisco che sia stato un espediente dell'autore per mettere in evidenza la protagonista, ma questo però da un punto di vista logico è un po' strano.


Il nemico principale della storia è il Gran Guignol, uno dei sette uomini neri della terra che, se lo vedessi di persona me la farei addosso dalla paura, giuro!

Ha degli zoccoli da capra ed una enorme cosa da ratto e puzza come chissà cosa.

Nel film viene interpretato da Tom Felton, noto Draco Malfoy di Harry Potter, che secondo me non ha reso l'inquietantezza del personaggio.


Ho trovato molto originale l'idea di un'associazione di babysitter che sconfiggono i mostri, è una storia del tutto nuova che non credo che a qualcuno sia mai passata per la testa.

Questi babysitter (ci sono anche gli uomini, finalmente la parità di genere!) Hanno dei quaderni dove appuntano tutto ciò che c'è da sapere sui vari mostri e troviamo degli estratti nel libro con tanto di figure delle creature.


Il libro ci parla di incubi, ma anche di come sconfiggerli, di amicizia e di avventura, un mix molto funzionale secondo me!

Inoltre è molto interessante la scelta di aggiungere parti della guida, pagine di diario e foto, rende il tutto più interessante e fa capire meglio tutta la vicenda e le varie creature al lettore.

Molto simpatiche sono le annotazioni che le babysitter aggiungono 


Il finale lascia intendere che questa sia una serie e non vedo l'ora di vivere altre avventure della nostra protagonista con i suoi nuovi amici e soprattutto di sapere che tipo di poteri abbia Kelly dato che vede le cose al buio!


Per un pubblico adolescente questo libro è davvero perfetto perché ci sono tutti gli elementi che attraggono i giovani lettori, ma vi dirò, da adulta quale sono ho davvero apprezzato questo libro che mi ha tenuta compagnia durante queste fredde giornate, quindi se siete adulti come me e volete divertirvi con una lettura poco impegnativa ma piacevole questo libro saprà stupirvi, e poi, chi lo immaginava che le babysitter potessero essere delle "bad ass"?



Voi lo avete letto? Avete visto il film Netflix? Fatemi sapere le vostre sensazioni a riguardo!


A presto, Yely.











domenica 29 novembre 2020

Recensione: Il diario incantato

 



Salve a tutti pipistrellini!

Oggi porto alla vostra attenzione la recensione di un libro per ragazzi davvero molto carino!

Questa recensione è in collaborazione con Bea di Eynys Paolini Books, abbiamo deciso di postare assieme le nostre opinioni!

Ringrazio la casa editrice Fabbri editori che mi ha offerto la copia cartacea, si tratta di un editore a cui tengo particolarmente in quanto il suo staff è sempre molto gentile e disponibile.

 Ma bando alle ciance, iniziamo!







Scheda tecnica:
Autore: Barbara D'Alessandro
Editore: Fabbri editori
Genere: Narrativa per ragazzi
Voto: ⭐⭐⭐⭐


Trama: Rala e Maya sono migliori amiche. Passano tanto tempo insieme e quando sono lontane si scrivono messaggi sui loro diari, che custodiscono gelosamente.
Un giorno, però, a Rala succede qualcosa di davvero incredibile: sul suo diario spuntano dei messaggi misteriosi. Chi li avrà mai scritti?
Inizia così un’avventura straordinaria, nella quale Rala finirà nientemeno che nel mondo delle favole. Come farà a tornare a casa?
Fortuna che ad aiutarla c’è sempre Maya: la loro amicizia le unisce anche attraverso i mondi.



Parere personale: Questo libro, scritto dalla Youtuber Barbara D'Alessandro, parla di due ragazzine che, accomunate dal fatto di non possedere dei cellulari, sono migliori amiche, Rala e Maya.
Le due, per potersi scambiare i pensieri che hanno al di fuori della scuola, comprano degli stupendi diari su cui ognuna descrive i suoi stati d'animo, dilemmi e confidenze cosí che il giorno dopo possono scambiarli e rispondersi.
Succede però che un giorno sul diario di Rala compare una scritta misteriosa che non appartiene a Maya. All'inizio Rala crede che la sua amica abbia fatto leggere il diario a qualcuno e le due litigano.
Tornata a casa però trova una nuova scritta misteriosa e così il giorno dopo fa pace con Maya che racconta di avere anche lei delle strane scritte sul diario.
Quella sera durante il pigiama party Rala risponde alla scritta misteriosa e si ritrova in un mondo fatto di... pagine! Pagine appartenenti alla storia di Cappuccetto Rosso che anni prima la piccola Rala aveva strappato durante un battibecco con la cuginetta.
Insieme a Cappuccetto e a Maya che si ritrova nel mondo reale, Rala dovrà rimettere in ordine la fiaba.

Si tratta di un racconto molto carino e spassoso, si legge in poco tempo e senza impegno in quanto la narrazione è molto semplice ed adatta ad un pubblico giovane.
Senza dubbio sarebbe un libro di cui le bambine andrebbero matte, inoltre ci sono delle pagine extra da colorare e da riempire con i propri pensieri.
Per gli adulti è sicuramente una lettura disimpegnata ma tutt'altro che noiosa.
A me ha divertito molto!


I personaggi non sono molto caratterizzati ma bisogna tenere presente il genere della storia che punta più alle tematiche intrinseche che ai personaggi.

Le tematiche principali sono l'amicizia e l'ambiente.
La prima tematica la ritroviamo nella storia delle due migliori amiche che grazie al loro rapporto riescono ad aiutare Cappuccetto Rosso la quale poi diventa a sua volta amica delle due.
La tematica ambientalista la ritroviamo inizialmente nella signora Greta Rosso, nota attivista e idolo di Rala, successivamente nel prosieguo della storia si parla spesso di ecosistema e di come qualcuno lo danneggia, si parla addirittura anche di bracconaggio!
Ecco, penso che questi due temi siano il fulcro della storia che in modo semplice riesce ad insegnare ai bambini qualcosa.

Tutto il libro è corredato di illustrazioni magnifiche che virano sui toni del viola adatte ad accattivante di più il pubblico lettore.

Insomma, un libro molto carino che ai giovani lettori piacerà sicuramente, io gli do 4 stelline piene, è un regalo che per Natale sarà molto gradito!


Voi che ne pensate?
Ricordatevi di passare sul blog Eynys Paolini Books per leggere la sua recensione e iscrivervi!

Baci, Yely.













giovedì 26 novembre 2020

Recensione: Io sono Jai

 



Ciao a tutti pipistrellini, oggi vi propongo una recensione molto particolare in quanto l'autore, Christian Hill, è noto per aver inventato alcuni giochi di ruolo e miniature.

Inoltre la particolarità di questo libro sta anche nel fatto che la protagonista  fa la Youtuber, un "mestiere" che è nato molto di recente e che rende questa storia molto particolare.





Scheda tecnica:
Autore: Christian Hill
Editore: Rizzoli
Genere: Sci-fi
Voto: ⭐⭐⭐



Trama: A Hoardalya la vita è un'avventura. Le giornate trascorrono tra missioni segrete e imprese mozzafiato, e si affrontano senza paura anche i nemici più pericolosi. Perché Hoardalya è un videogioco, un mondo virtuale di cui Lucia, quindici anni e aspirante YouTuber, racconta tutti i segreti nei video che pubblica online insieme agli amici di sempre, Marco e Mirella. Durante una delle loro avventure, i tre si imbattono in un giocatore misterioso. Si chiama Jai e ha bisogno del loro aiuto: RF, uno dei gamer di Hoardalya più famosi su YouTube, è stato ucciso. Determinati a scoprire il colpevole del delitto, Lucia e i suoi amici danno il via alle indagini. A guidarli ci sono Real Mysteries, un nuovo videogioco ispirato a crimini realmente accaduti, e le segnalazioni di Jai, sempre più insistente ed enigmatico. Chi è? E perché è così interessato a risolvere il caso RF? Seguendo una pista dopo l'altra, i tre amici cercano di andare fino in fondo alla sfida e di completarne tutti i livelli. Ma questa volta non si tratta di un gioco e il confine tra il mondo reale e quello virtuale si fa a mano a mano più sottile. Lucia sarà pronta a varcarlo?


Parere personale: Questo libro è ambientato nel mondo reale. La nostra protagonista Lucia infatti è di Milano, ma per le vacanze si reca con sua madre in un posto sempre in Italia ma dal nome fittizio, ispirato a Vezza D'Oglio dove incontra i suoi amici estivi e migliori amici di videogiochi Mirella e Marco. 
Durante l' estate i ragazzi giocano ai videogame registrando anche i gameplay per Youtube e spesso vanno al bar della nonna di Mirella che è l'unico ritrovo per i giovani del paese.

Mentre i ragazzi giocano ad Hoardalya incontrano un misterioso giocatore che a quanto pare si rivela essere un pro-gamer, suscitando la curiosità dei ragazzi in quanto conoscono tutti i migliori giocatori, mentre lui resta sconosciuto. Questo giocatore si chiama Jai e li aiuta a sconfiggere un nemico.
Lucia, incuriosita dal ragazzo, comincia a messaggiarci.

Dopo un po' di tempo un famoso Youtuber, RF, idolo dei protagonisti, non carica più video e i ragazzi si preoccupano.
Nel frattempo i creatori di Hoardalya lanciano un nuovo gioco che Lucia e i suoi amici devono recensire. Si tratta di un gioco in cui bisogna risolvere degli omicidi ancora irrisolti e aiutare la polizia, e tra questi casi c'è proprio la scomparsa dello youtuber.
Jai, amico del ragazzo morto, chiede ai protagonisti di aiutarlo a risolvere il mistero...

La narrazione è in terza persona presente, il linguaggio è semplice con l'aggiunta di frasi gergali usate dai giovani per accentuare il fatto che i ragazzi sono di giovane età.
Il finale è purtroppo scritto in maniera sbrigativa, avrei preferito vedere più azione  e sorprendermi di più riguardo ad alcune rivelazioni che invece sono risultate scontate.

I personaggi si comportano come dei veri e propri adolescenti, con tutte le problematiche che ne scaturiscono come ad esempio il rapporto conflittuale con i genitori.
Dalle azioni dei protagonisti riusciamo a capire il loro carattere, quindi possiamo dire che sono abbastanza caratterizzati.
I ragazzi durante tutta la narrazione non hanno un percorso di crescita e questo può essere da una parte una cosa positiva in quanto restano fedeli a sè stessi, ma dall'altra questo non permette loro di appunto crescere.
Lucia è una ragazza normalissima, che ha come unico pensiero i videogame e Youtube, non ha un buon rapporto con i genitori, ma con gli amici è piuttosto spigliata, anche se a volte questi ultimi prendono decisioni al posto suo, senza interpellarla.

La questione principale di questo libro è: Può un'intelligenza artificiale essere considerata alla stregua di una persona? Secondo me no, un'intelligenza artificiale per quanto possa essere simile ad un essere umano non arriverà mai ad uguagliare l'essere umano in carne ed ossa.
La mia paura è che un giorno questa possa essere considerata la normalità, ma spero che non si arrivi a tanto.


Questo libro nel complesso si legge in poco tempo, è scorrevole ed intrattiene abbastanza il lettore, ottimo soprattutto per un pubblico adolescente.
Per gli adulti invece lo consiglio quando si vuole fare una lettura leggera e poco impegnativa.

Voi che ne pensate? Lo leggerete?

A presto, Yely.
























mercoledì 25 novembre 2020

Review party: La vita invisibile di Addie La Rue

 



Ciao a tutti pipistrellini cari! Oggi sono qui per portarvi un review party di un libro attesissimo, La vita invisibile di Addie La Rue.

Il review party è organizzato da me e Bea di Eynys Paolini Books in collaborazione con la casa editrice Mondadori che ci ha fornito il materiale per la recensione e che ringrazio di cuore!




Scheda tecnica:
Autore: V. E. Schwab
Editore: Oscar/ Mondadori
Genere: Fantasy
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐





"Non pregare mai gli dèi che sono in ascolto dopo il tramonto."


Trama: E se potessi vivere per sempre, ma della tua vita non rimanesse traccia perché nessuna delle persone che incontri può ricordarsi di te?

Nel 1714, Adeline LaRue incontra uno sconosciuto e commette un terribile errore: sceglie l'immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna.

Tre secoli di storia, di storie, di amore, di arte, di guerra, di dolore, della solennità dei grandi momenti e della magia di quelli piccoli.

Tre secoli per scegliere, anno dopo anno, di tenersi stretta la propria anima.

Fino a quando, in una piccola libreria, Addie trova qualcuno che ricorda il suo nome.







Parere personale: Devastante!

Difficilmente un libro mi fa provare sentimenti, ancora più difficilmente riesce a farmi provare solitudine e riesce a influenzare il mio stato d'animo, ma quando un libro lo fa non posso che considerarlo spettacolare!

La vita invisibile di Addie La Rue è un libro che merita di essere letto e mi rimarrà per sempre nel cuore.


Adeline La Rue è una ragazza del '700 che a 23 anni viene costretta a sposare un uomo che non ama, il giorno del matrimonio fugge nel bosco e come le ha insegnato una vecchia strega del paese, prega gli dèi per avere una vita diversa.

La ragazza però non fa i conti con il tramutare del giorno in notte e alle sue preghiere risponde un dio dell'oscurità, dio da cui era stata messa in guardia di star lontana.

La ragazza dimentica l'avvertimento della strega e stringe il patto con il dio, la libertà in cambio della sua anima, ma presto scopre che avrebbe dovuto formulare meglio la frase perché nessuno sembra più riconoscerla, oltretutto appena ci si distrae la ragazza scompare dalla memoria del suo interlocutore.

Gli anni passano e ogni 29 Luglio, giorno in cui la ragazza aveva suggellato il patto, l'oscuro si ripresenta a lei chiedendole l'anima ma la ragazza continua a voler vivere nonostante non possa una vita degna di essere chiamata tale, fino a quando,nel 2014 incontra un ragazzo di nome Henry che si ricorda di lei...


La questione principale di questo libro è appunto questa: Vale la pena essere liberi e immortali se poi nessuno si ricorda di noi?

A mio avviso no, non riuscirei mai a vivere una vita in solitudine e soprattutto senza i miei cari.


I personaggi sono articolati alla perfezione e vediamo un cambiamento radicale della personalità di Addie, da ragazza ingenua di campagna a donna che ne ha viste di tutti i colori.

Addie nel tempo diventa una donna caparbia e intelligente, ama la vita e non vuole rinunciarvi, riesce ad aggirare le "regole" della sua maledizione ed imprimere la sua impronta nella storia attraverso l'arte.


Infatti durante tutta la storia ci vengono portati all'attenzione dei quadri di ragazze accomunate tutte dalla stessa cosa: 7 lentiggini che punteggiano le guance come se fossero stelle facenti parte di una costellazione .

Altri personaggi importanti della storia sono Henry che si rivela un personaggio molto interessante e con un passato altrettanto accattivante e poi c'è Luc. Luc è l'oscuro a cui è stato dato questo nome da Addie.

Tecnicamente dovrebbe essere il villain della storia, ma mi ha fatto anche un po' di tenerezza in quanto essendo immortale anche lui a sua volta è solo.

Questo senso di solitudine permea in tutte le pagine del libro, soprattutto quando Addie ad ogni risveglio deve dire addio all'uomo o alla donna con cui ha dormito e che non si ricorda di lei.

Non sono molto d'accordo sul considerarlo uno young adult in quanto non c'è il classico triangolo e la classica storia d'amore sciocca e senza sapore.

Questo libro ispira sentimenti veri e non è affatto scontato! Infatti il finale è tutta una sorpresa,ma di questo non posso parlare!


La storia si ispira all'opera Faust di Goethe, in cui il protagonista, Faust vende l'anima al demonio. Opera che ho anche visto al teatro qualche anno fa!

Inoltre quest'opera viene anche citata nel testo, quando Robbie, amico di Henry, dice che sta provando appunto per questo spettacolo... Chissà che magari nello spettacolo che ho visto nel 2015 non ci fosse anche lui!


Lo stile di scrittura è semplice ma comunque accattivante, riesce a descrivere sia i personaggi che le vicende,mentre sono messe in po' come sfondo gli avvenimenti storici che si susseguono nei 300 anni del vagabondaggio di Addie.


Se volete provare delle emozioni, addirittura piangere, questo è il libro per voi, ma prendetevi del tempo per gustarlo perché non è uno di quei libri che va preso alla leggera. Ma assolutamente dovete leggerlo!

Victoria ha creato una storia incredibile e spero davvero che escano altri capolavori del genere!


Vi lascio come sempre il banner con le altre recensioni!


Un bacio, Yely.



















martedì 24 novembre 2020

Review party: Il grande libro dei gialli di Natale

 



Ciao pipistrellini, eccomi tornata con un nuovo review party organizzato da Debora di All in my world Debbyna.

Questa volta parliamo de: Il grande libro dei gialli di Natale edito da Mondadori che ringrazio per averci fornito il materiale per la recensione.





Parere personale:
Autore: //
Editore: Oscar/Mondadori
Genere: Giallo
Voto: ⭐⭐⭐⭐



Trama: Da Agatha Christie a Ellery Queen, fino ad Arthur Conan Doyle, ma anche Ed McBain o R.L. Stevenson e tantissimi altri, i più grandi giallisti (e non solo) si sono misurati volentieri con il tema natalizio, in tante declinazioni diverse. Questo volume, dalla veste editoriale preziosa ed elegante, ne raccoglie decine, per esplorare le diverse sfumature della festa più amata, da quelle tradizionali a quelle insolite e divertenti, fino a quelle più sconcertanti e spaventose, e persino vagamente trash.


Parere personale: Dati i tempi che stiamo vivendo questo libro è perfetto!
Immaginatevi di essere il giorno di Natale in casa, sul divano ad annoiarvi...
Questo libro viene in vostro aiuto! Può essere letto a bassa voce oppure condividere la lettura con gli altri presenti a mo' di intrattenimento.

Il libro è composto da vari racconti che hanno come tema centrale dei misteri avvenuti attorno al giorno di Natale.
In particolare per questo review party ho letto i racconti di un piccolo Natale occulto e quelli di un piccolo Natale sorprendente.
Essendo vari racconti di autori vari vi racconterò i tre che più mi sono piaciuti.

Il primo racconto è: La mezzaluna stregata di Peter Lovesey.
La storia si ambienta nel 1988 a Bath. Un ex poliziotto indaga su un fantasma in una casa che a detta dei proprietari è infestata.
Attorno alle 11 di sera il protagonista e narratore sente dei rumori e pensando fosse il fantasma sale ad ispezionare il piano di sopra della casa e scopre una ragazza che gli chiede di mandare via l'uomo che nel frattempo sta suonando alla porta.
Dopo aver mandato via l'uomo il protagonista racconta alla ragazza della storia del fantasma e si scopre la storia di una ragazza che era stata promessa dal padre al figlio della promessa sposa del padre.
La ragazza non vuole, si oppone e il padre la punisce, il giorno della vigilia di Natale la ragazza viene ritrovata morta...
Una storia piena di suspence e con un finale sconvolgente, non avrei mai immaginato la vera identità del fantasma!

La seconda storia che mi è piaciuta è: Un Natale al campo di Edmund Cox.
Il narratore e protagonista è un poliziotto di nome William Trench. 
La storia inizia con William che riferisce al suo capo la notizia del suo futuro matrimonio.
Il capo la prende male, ma poi per le vacanze di Natale lo invita ad un campo da lui allestito assieme alla moglie e ad un'altra coppia.
Le giornate passano piacevolmente fino a quando la moglie di Trench racconta di aver probabilmente sognato un uomo con la faccia da teschio che entrava nel campo.
Il capo di Trench rimane stupito perché in paese proprio quel giorno si era chiesto di indagare sul caso di un fantasma con quelle fattezze e che tali fattezze corrisponderebbero ad un uomo che però... era morto da anni.
Un racconto davvero inquietante e misterioso che incalza il lettore fino alla fine.

Il terzo racconto che mi è piaciuto è: La mela cinese di Joseph Shearing.
La storia parla di una donna di nome Isabelle Cresland, vedova, che dall'Italia torna in Inghilterra su richiesta di Lucy Bayward che ha in Isabelle sua unica parente in vita e che quindi le chiede compagnia.
Arrivata nella sua casa d'infanzia Isabelle rivive la bruttezza dei suoi natali passati e rimpiange di aver accettato la richiesta di Lucy.
Intanto suonano alla porta, le due donne si ritrovano davanti ad un poliziotto che racconta che a due case più avanti è accaduto un omicidio.
La storia dunque si svolge sul comprendere chi è l'assassino.
L'ho trovato molto interessante come racconto perché mi ha ricordato quelli di Agatha Christie che tanto adoro.

A tutti gli amanti del genere consiglio questo libro, specie se letto il giorno di Natale. Inoltre se avete amici a cui piacciono i gialli sono sicura che questo libro sarà un regalo graditissimo!
Il pubblico però è adulto,non credo che il target middle grade sia adatto a questo libro, ma per ragazzi più grandi e per gli adulti è perfetto e tiene molta compagnia, soprattutto in questo periodo!

Di seguito vi lascio le tappe degli altri blog, a presto, Yely.

















Review party: Le mirabolanti avventure di Lovelace e Babbage

 



Salve a tutti cari pipistrellini, oggi vi porto un review party che piacerà da matti agli appassionati di matematica e non solo!

Parliamo de: Le mirabolanti avventure di Lovelace e Babbage!

L'evento, organizzato da me e Bea di Eynys Paolini Books, ci è stato accordato dalla casa editrice Mondadori che ringrazio per averci fornito il necessario per la recensione!

Ma non perdiamoci in chiacchiere e cominciamo subito la recensione!




Scheda tecnica:
Autore: Sydney Padua
Editore: Oscar/Mondadori
Genere: Graphic novel
Voto: ⭐⭐⭐⭐

Trama: "Le mirabolanti avventure di Lovelace e Babbage" mette in scena una deliziosa realtà parallela in cui Lovelace e Babbage costruiscono la macchina differenziale e la usano per creare modelli economici imbizzarriti, eliminare il flagello degli errori di stampa, esplorare i regni nascosti della matematica e, ovviamente, combattere il crimine. Corredato di curiosità storiche, dettagliate note in calce, nuovi e originali diagrammi del computer a vapore di Babbage. E pistole a raggi fotonici. 


Parere personale: Il libro parte con la storia vera dei due personaggi.
Ada Lovelace, Figlia di Lord Byron, noto poeta, fugge ancora piccola assieme a suo padre per evitare che la follia del poeta colpisca anche la piccola.
Pur di farla diventare diversa da Lord Byron, la madre di Ada le impedisce qualsiasi formazione classica, prediligendo quella scientifica.
Nel frattempo Babbage sta lavorando ad una macchina calcolatrice e nel 5 Giugno 1833 i due protagonisti si incontrano.
Da qui nascerà un'amicizia duratura ma ahimè tragica in quanto Ada muore poco aver pubblicato un articolo sulla storia informatica, il primo ed ultimo della sua vita.
Babbage invece morirà senza mai aver costruito la sua macchina, quella che oggi tutti chiamiamo computer che è stata "inventata" un secolo più tardi.

Ma in un "universo bolla" la nostra autrice si è divertita a creare un finale alternativo per i nostri due personaggi. Insieme infatti, riescono a costruire la macchina analitica (computer) e grazie ad essa si accingono a sconfiggere il "male".
Gli sketch sono vari, con differenti argomenti, ma in ognuno ci sono delle note, sia direttamente sotto alle vignette e sia a fine racconto in cui vengono raccontati aneddoti inerenti alla macchina e ai protagonisti che hanno in qualche modo attinenza alla vignetta in riferimento.
Questa cura del particolare ci fa capire come ci sia stata un'attenta analisi sia dei personaggi che dell'opera che volevano realizzare.

L'ambientazione delle storie alternative è molto steampunk, un mix fra vittoriano e marchingegni con strani ingranaggi.
Le illustrazioni hanno un tratto molto semplice, in stile cartoon in bianco e nero,capaci di attirare il lettore sin dalle prime pagine.
Le storie che vediamo sono davvero molto divertenti, quella che mi è piaciuta di più è quella sulla crisi finanziaria! Ma ci sono molti altri aneddoti davvero troppo simpatici e irresistibili che rendono questo libro sia formativo grazie alle note, ma anche molto leggero.
Una lettura piacevole in cui il tempo sembra volare.

È stato davvero una scoperta questo libro, non conoscevo la storia dei due protagonisti e non avrei mai pensato che nel 1800 qualcuno potesse anche solo immaginare una cosa tanto moderna come un computer.
Chissà cosa sarebbe accaduto se davvero ci fossero riusciti, magari oggi avremmo avuto a disposizione una tecnologia che nemmeno ci sogniamo, magari staremmo già volando, chi lo sa!

Tornando a questo libro non bisogna essere matematici per capirlo, anche se una mente matematica potrebbe capire di più le battute contenute nel racconto.
Per quanto riguarda il target non so se dei bambini potrebbero effettivamente capire il contenuto della storia, soprattutto per quanto riguarda la parte "istruttiva" che è quella delle note.
Dunque penso che un pubblico più grande apprezzerebbe meglio questo libro, magari da proporre anche come lettura a scuola; io vengo da un liceo scientifico e piuttosto che leggere "Cent'anni di solitudine" (che ho detestato, non odiatemi!) avrei preferito di gran lunga una lettura del genere anche più consona all'indirizzo scelto.

A voi come sembra questo libro? Vi interessa? Lo leggerete? Fatemi sapere qui sotto.

A presto, Yely

PS: come sempre qui sotto inserisco il banner con tutti i blog partecipanti, andate a vederli!







domenica 22 novembre 2020

Recensione: I ricordi preziosi di Noah Gingols

 


Salve pipistrellini belli, oggi vi porto la recensione di un libro dolcissimo adatto a tutte le età: I ricordi preziosi di Noah Gingols di Gio Evan.

Ringrazio la casa editrice Fabbri editori per avermi fornito la copia cartacea!




Scheda tecnica:
Autore: Gio Evan
Editore: Fabbri editori
Genere: Narrativa per ragazzi
Voto: ⭐⭐⭐⭐

Trama: A te che questo tempo ha appena portato a sfogliare le pagine di questo libro. Devo dirti una cosa importante: ti prego, fa' attenzione. In questo libro, non troverai nessun supereroe e nemmeno parole come "mantello" o "e dalla lampada uscì", no, niente di tutto questo. Qui troverai una vita vera, una vita che esiste, e le vite vere che esistono sono fragili, delicate, forti ma piene di cuore e di spaventi che ci portiamo dentro da anni e anni o, forse, da tantissime vite. Ci sono dentro coraggi e amore e amici, e c'è il mare, e un parco giochi incastrato nel centro della città. Ci sono i ricordi, tantissimi ricordi. E come ci insegna il piccolo Noah, il protagonista di questa avventura calma, i ricordi sono importanti. Meglio salvarli, quelli buoni. 

Parere personale: Delicato come un petalo di un fiore, questo racconto si indirizza ad un pubblico di bambini ma ci sono dei messaggi indirizzati anche ad un pubblico adulto.
Questa storia parla dei ricordi di Noah Gingols, un cervo che nel corso della sua vita impara tante lezioni importanti.
Una di queste lezioni, che ricorre per tutto il libro è quella del tempo. La routine può impedirci la formazione di ricordi, per questo è importante prendersi del tempo anche solo per ammirare il cielo, perché ogni cosa che ci circonda ha l'intrinseco potere di insegnarci qualcosa e di creare in noi un ricordo.

L'episodio che mi é piaciuto di più é quando Noah si rompe un palco (corno) e suo padre gli insegna che le cicatrici che ci portiamo dietro diventano le nostre peculiarità, non dei difetti, ma dei punti di forza!

La narrazione è molto semplice, soprattutto per il target a cui si indirizza, ma ogni parola è carica di significato e gli insegnamenti vengono sottolineati dall'uso diverso del colore del testo e dalla grandezza del carattere.

Si tratta di un libro che fa diventare bambino anche il lettore più adulto, e, con occhi nuovi, imparare la bellezza delle piccole cose, perché si può imparare anche da un aquilone che vola nel cielo o da un sasso lanciato in acqua.

Il personaggio principale, Noah, é timido e a volte ama stare per conto suo, ma più di tutto spicca per la sua curiosità, come quando chiede agli abitanti del suo paesino di raccontargli il giorno più felice della loro vita o come quando chiede al panettiere se é accaduto qualcosa di insolito.
Ama viaggiare ma odia assolutamente fare delle liste!
Una cosa davvero tenera è l'evoluzione del suo rapporto con Fiammetta e la promessa di un origami.

Questo libro mi ha suscitato molta serenità e delicatezza, l'ho letto in poco tempo e con molto piacere. Adoro l'atmosfera "ovattata" che ha creato lo scrittore.
Questo libro é una piccola isola felice in cui il lettore può rifugiarsi per sfuggire alla quotidianità.

Consiglio questo libro a tutti, tutti dovremmo leggerlo e custodirne i suoi insegnamenti!

Ci vediamo alla prossima recensione, Yely.






venerdì 20 novembre 2020

Review party: Alice, Dorothy & Wendy

 


Salve a tutti cari pipistrellini! 

Come vi avevo accennato durante la graphic novel Cheshire Crossing, oggi torno per recensirvi una delle storie originali delle tre protagoniste contenuta nel fantastico volume Oscar Draghi edito da Mondadori, ovviamente con l'aiuto della casa editrice che ringrazio e di Bea di Eynys Paolini Books che assieme a me ha organizzato l'evento e ha creato queste fantastiche grafiche!

Il racconto di cui vi parlerò è quello del Mago di Oz, dove la protagonista è la piccola Dorothy, il mio personaggio preferito in Cheshire Crossing.





Scheda tecnica (Il meraviglioso mago di Oz):
Autore: L. Frank Baum
Editore: Oscar/ Mondadori
Genere: Letteratura per ragazzi 
Voto: ⭐⭐⭐⭐





Trama (Il meraviglioso mago di Oz): Nelle grigie praterie del Kansas un potente tornado trascina via la casa di Dorothy e la lascia cadere nel misterioso Paese di Oz, un mondo fantastico popolato da strane creature: Biascichini, Scimmie Alate, Ammicchetti, Quadrotti... Attraverso il tema simbolico del viaggio, metafora della vita, Baum crea un'opera stupefacente. Dorothy, accompagnata dal Boscaiolo di Latta, dallo Spaventapasseri e dal Leone Codardo, parte alla ricerca del mago che potrà aiutare ognuno di loro. I quattro visiteranno luoghi incredibili, compiendo svariate esperienze in un Paese unico, pieno di colori, di atmosfere suggestive e di magia. Alla fine, dopo aver affrontato mille peripezie e avventure, ognuno dei protagonisti troverà quello che cerca.






Parere personale: Scritto nel 1900, Il meraviglioso mago di Oz esercita ancora un forte fascino sui bambini ( e adulti) di oggi.
La storia narra di una bambina che, coinvolta in un tornado nel Kansas, si ritrova in un mondo fantastico che, erroneamente da quello che di solito si crede, non si chiama Oz.
Oz infatti è un mago a cui la piccola Dorothy viene indirizzata per poter trovare il modo di tornare a casa, si dice infatti che per questo mago nessuna magia sia impossibile!
Assieme alla piccola si uniscono uno spaventapasseri senza cervello, un uomo di latta senza cuore ed un leone senza coraggio.
Tra varie avventure riusciamo a capire che, nonostante le mancanze dei tre personaggi, essi hanno in sè ciò che pensano di non possedere. 
Vediamo infatti uno spaventapasseri pensare a dei piani per poter superare le difficoltà, un uomo di latta molto sensibile e gentile ed un leone che non si tira indietro per spaventare i nemici.
Il mago di Oz si rivelerà infatti solo un impostore, un uomo senza magia che usa dei trucchetti per fare credere agli altri di essere bravo come mago.
Ciò che farà ai tre personaggi amici di Dorothy infatti sarà una specie di effetto placebo. Finge infatti di donare loro un cervello, un cuore ed un siero del coraggio, ma in realtà sono solo trucchi raffazzonati.
Dunque questa storia ha un significato morale, ovvero che tutto ciò che ci serve è già dentro di noi!

Ma questo non è l'unico significato intrinseco della storia, Dorothy, infatti riesce a sconfiggere due streghe ingenuamente e senza cattiveria. Questo dunque significa che la purezza vince sempre sul male.
E proprio di scontri tra bene e male che questa storia ci parla,con una candida Dorothy contrapposta alla strega dell'Ovest.

Altro significato lo si trova negli occhiali verdi che il mago di Oz impone di mettere agli abitanti della Città di Smeraldo.
Grazie ad essi tutta la città sembra essere verde, persino gli abitanti! 
Questo a rappresentazione del fatto che se non pensiamo con la nostra mente e ci facciamo guidate dalle idee degli altri saremo costretti a vedere la realtà in modo distorto. Ognuno deve essere libero di vedere con i propri occhi.
Mi dispiace solo che l'autore non abbia pensato di fare liberare i cittadini da quegli occhiali e scoprire che la realtà era molto diversa da come appariva.

Non c'è stato un personaggio che ho gradito particolarmente perché i protagonisti avevano tutti una caratteristica che mi stava a cuore.
Sono solo rimasta delusa un pochino da Glinda, la strega del Sud che in molti film, opere teatrali, ecc... ha più presenza, invece nell'originale è un personaggio assolutamente secondario e quasi inutile.
Inoltre avrei sperato che non fosse lei a liberare le scimmie alate ma piuttosto la piccola e gentile Dorothy.

La narrazione è molto semplice,del resto è per un pubblico di bambini a cui si rivolge,ma è una storia che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita, specie per i significati che essa ha dentro di sè.
Fortunatamente le descrizioni non sono troppo pesanti anche se a volte un po' violente come ad esempio l'uomo di latta che taglia la testa al gatto. 

Le ambientazioni sono vivaci e colorate, davvero ben concepite ed articolate.

Nel complesso è una storia davvero bella, che letta in questi giorni di pioggia mi ha tenuta compagnia!
Tutti dovrebbero leggerla!

Per oggi è tutto, vi lascio alle alte recensioni dei miei colleghi.

Baci, Yely.