mercoledì 25 novembre 2020

Review party: La vita invisibile di Addie La Rue

 



Ciao a tutti pipistrellini cari! Oggi sono qui per portarvi un review party di un libro attesissimo, La vita invisibile di Addie La Rue.

Il review party è organizzato da me e Bea di Eynys Paolini Books in collaborazione con la casa editrice Mondadori che ci ha fornito il materiale per la recensione e che ringrazio di cuore!




Scheda tecnica:
Autore: V. E. Schwab
Editore: Oscar/ Mondadori
Genere: Fantasy
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐





"Non pregare mai gli dèi che sono in ascolto dopo il tramonto."


Trama: E se potessi vivere per sempre, ma della tua vita non rimanesse traccia perché nessuna delle persone che incontri può ricordarsi di te?

Nel 1714, Adeline LaRue incontra uno sconosciuto e commette un terribile errore: sceglie l'immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna.

Tre secoli di storia, di storie, di amore, di arte, di guerra, di dolore, della solennità dei grandi momenti e della magia di quelli piccoli.

Tre secoli per scegliere, anno dopo anno, di tenersi stretta la propria anima.

Fino a quando, in una piccola libreria, Addie trova qualcuno che ricorda il suo nome.







Parere personale: Devastante!

Difficilmente un libro mi fa provare sentimenti, ancora più difficilmente riesce a farmi provare solitudine e riesce a influenzare il mio stato d'animo, ma quando un libro lo fa non posso che considerarlo spettacolare!

La vita invisibile di Addie La Rue è un libro che merita di essere letto e mi rimarrà per sempre nel cuore.


Adeline La Rue è una ragazza del '700 che a 23 anni viene costretta a sposare un uomo che non ama, il giorno del matrimonio fugge nel bosco e come le ha insegnato una vecchia strega del paese, prega gli dèi per avere una vita diversa.

La ragazza però non fa i conti con il tramutare del giorno in notte e alle sue preghiere risponde un dio dell'oscurità, dio da cui era stata messa in guardia di star lontana.

La ragazza dimentica l'avvertimento della strega e stringe il patto con il dio, la libertà in cambio della sua anima, ma presto scopre che avrebbe dovuto formulare meglio la frase perché nessuno sembra più riconoscerla, oltretutto appena ci si distrae la ragazza scompare dalla memoria del suo interlocutore.

Gli anni passano e ogni 29 Luglio, giorno in cui la ragazza aveva suggellato il patto, l'oscuro si ripresenta a lei chiedendole l'anima ma la ragazza continua a voler vivere nonostante non possa una vita degna di essere chiamata tale, fino a quando,nel 2014 incontra un ragazzo di nome Henry che si ricorda di lei...


La questione principale di questo libro è appunto questa: Vale la pena essere liberi e immortali se poi nessuno si ricorda di noi?

A mio avviso no, non riuscirei mai a vivere una vita in solitudine e soprattutto senza i miei cari.


I personaggi sono articolati alla perfezione e vediamo un cambiamento radicale della personalità di Addie, da ragazza ingenua di campagna a donna che ne ha viste di tutti i colori.

Addie nel tempo diventa una donna caparbia e intelligente, ama la vita e non vuole rinunciarvi, riesce ad aggirare le "regole" della sua maledizione ed imprimere la sua impronta nella storia attraverso l'arte.


Infatti durante tutta la storia ci vengono portati all'attenzione dei quadri di ragazze accomunate tutte dalla stessa cosa: 7 lentiggini che punteggiano le guance come se fossero stelle facenti parte di una costellazione .

Altri personaggi importanti della storia sono Henry che si rivela un personaggio molto interessante e con un passato altrettanto accattivante e poi c'è Luc. Luc è l'oscuro a cui è stato dato questo nome da Addie.

Tecnicamente dovrebbe essere il villain della storia, ma mi ha fatto anche un po' di tenerezza in quanto essendo immortale anche lui a sua volta è solo.

Questo senso di solitudine permea in tutte le pagine del libro, soprattutto quando Addie ad ogni risveglio deve dire addio all'uomo o alla donna con cui ha dormito e che non si ricorda di lei.

Non sono molto d'accordo sul considerarlo uno young adult in quanto non c'è il classico triangolo e la classica storia d'amore sciocca e senza sapore.

Questo libro ispira sentimenti veri e non è affatto scontato! Infatti il finale è tutta una sorpresa,ma di questo non posso parlare!


La storia si ispira all'opera Faust di Goethe, in cui il protagonista, Faust vende l'anima al demonio. Opera che ho anche visto al teatro qualche anno fa!

Inoltre quest'opera viene anche citata nel testo, quando Robbie, amico di Henry, dice che sta provando appunto per questo spettacolo... Chissà che magari nello spettacolo che ho visto nel 2015 non ci fosse anche lui!


Lo stile di scrittura è semplice ma comunque accattivante, riesce a descrivere sia i personaggi che le vicende,mentre sono messe in po' come sfondo gli avvenimenti storici che si susseguono nei 300 anni del vagabondaggio di Addie.


Se volete provare delle emozioni, addirittura piangere, questo è il libro per voi, ma prendetevi del tempo per gustarlo perché non è uno di quei libri che va preso alla leggera. Ma assolutamente dovete leggerlo!

Victoria ha creato una storia incredibile e spero davvero che escano altri capolavori del genere!


Vi lascio come sempre il banner con le altre recensioni!


Un bacio, Yely.



















Nessun commento:

Posta un commento