domenica 31 gennaio 2021

#12daysofwomen : Rita Levi-Montalcini

 


Ciao a tutti pipistrellini!

Tempo fa vi avevo chiesto se vi sarebbe piaciuta l'idea di partire dal libro "Storie della buonanotte per bambine ribelli" (edito da Mondadori e scritto da Elena Favilli e Francesca Cavallo) ed estrapolarne qualche personaggio per approfondire la sua vita.

In tantissimi avete risposto di sì ed eccomi qui oggi a presentarvi #12daysofwomen.

Questa rubrica uscirà ogni ultimo giorno del mese fino a fine anno per un totale di 12 personaggi.


Dunque immergiamoci in questa nuova avventura con la prima donna di questa rubrica: Rita Levi-Montalcini.




Rita Levi-Montalcini nasce nel 1909 in una famiglia ebraica molto colta, ma, nonostante l'atmosfera intellettuale che si respirava in casa, suo padre era molto rigido su quale dovesse essere il ruolo della donna, infatti era convinto che una carriera professionale non si sarebbe potuta accompagnare al ruolo di perfetta moglie e madre.




Nonostante l' opposizione del padre, Rita decise di intraprendere gli studi di medicina, motivata anche dalla morte della sua governante causata dal cancro.

All' università studiò  con altri due premi Nobel: Salvador Luria e Renato Dulbecco.

I tre furono allievi del professore Giuseppe Levi, luminare delle scienze biologiche che portò in Italia la coltivazione in vitro.


Nel 1936 Rita si laureò in medicina con 110 e lode e proseguì gli studi di neurologia.

Nel 1938, dopo l'emanazione delle leggi razziali venne sospesa dalla clinica di malattie nervose e mentali dove faceva la volontaria, ma riuscì ad ottenere la specialistica all'università in quanto regolarmente iscritta e non fuori corso.


Nel 1939 si trovò a dover fuggire in Belgio in quanto ebrea, dove vi ritrovò il suo professore Giuseppe Levi.

Fino al 1940 studiò all'università di Bruxelles il differenziamento del sistema nervoso, ma dovette fuggire di nuovo poiché il Belgio fu invaso dai tedeschi.

Tornò a Torino, la sua casa, e lì allestì un laboratorio nella sua camera da letto e lavorò assieme a Giuseppe Levi, diventato suo assistente.

In quello strano laboratorio fecero un sacco di scoperte, tra cui la morte di popolazioni nervose nelle fasi iniziali del proprio sviluppo.

Nel 1941 Gli anglo-americani bombardarono Torino e Rita si ritrovò a dover fuggire di nuovo nell'astigiano presso casa di sua sorella Anna dove ricostruì il laboratorio e continuò i suoi esperimenti.

Nel 1943 dovette di nuovo fuggire a Firenze dove rimase con la sua famiglia fino alla fine della guerra, cambiando spesso abitazione.

In questo periodo Rita entrò in contatto con le forze partigiane.

Nel 1944 Rita divenne medico presso il quartier generale anglo- americano in quanto i tedeschi si erano ritirati da Firenze, ma qui si accorse che questo lavoro non era adatto a lei.

Terminata la guerra tornò nella sua Torino dove riprese gli studi accademici e fece molte scoperte.

Nel 1951 vola a New York per presentare la sua tesi sulla differenziazione dei neuroni e negli States ci rimase ben 30 anni in cui condusse moltissime ricerche.




Nel 1986 ricevette il Premio Nobel per la medicina e devolse una parte del premio alla comunità ebraica per la costruzione di una nuova sinagoga a Roma.
Dal 1989 al 1995 lavorò presso l'Istituto di neurobiologia del CNR.
Nel 1999 fu nominata Ambasciatrice della FAO.
A 90 anni divenne parzialmente circa.
A 100 anni fu la senatrice a vita più anziana della storia.
All'età di 103 anni, il 30/12/2012 si spegne a Roma, le sue spoglie furono trasferite nel cimitero monumentale di Torino.




Rita è l'esempio lampante che nonostante le difficoltà, si può fare qualsiasi cosa pur di fare avverare i propri sogni.
Nonostante la guerra e il suo laboratorio fai-da-te ha continuato i suoi studi e fatto scoperte sensazionali.
Non solo questo, ma è andata anche contro allo stereotipo di angelo del focolare presente ai tempi per poter realizzarsi.
Questa donna è un vero modello a cui aspirare tutto italiano!






A presto, Yely.



mercoledì 27 gennaio 2021

Recensione: Un sacchetto di biglie

 



Salve a tutti pipistrellini cari!

Oggi 27 Gennaio ricorre la Giornata della memoria, giornata dedicata alle vittime della Shoah durante la seconda guerra mondiale.

E proprio per non dimenticare l'accaduto che oggi vi voglio parlare di un libro a tema.

La casa editrice Rizzoli mi ha gentilmente omaggiata del libro che fa parte della collana BUR memoria con libri che appunto trattano la tematica della Shoah.

Il libro in questione è: Un sacchetto di biglie di Joseph Joffo che ci racconta della sua storia personale.







Scheda tecnica:
Autore: Joseph Joffo
Editore: Rizzoli
Genere: Narrativa
Voto: ⭐⭐⭐⭐ e 1/2




Trama: Joseph ha solo dieci anni quando suo padre gli chiede di partire insieme al fratello più grande, Maurice, e di lasciare Parigi. La città è occupata dai nazisti, e tutti gli ebrei sono in pericolo. I due ragazzi dovranno affrontare da soli un lungo viaggio attraverso la Francia, in fuga dalla guerra e dalle deportazioni, guidati da un’unica speranza: poter tornare a casa, un giorno, e riabbracciare la famiglia intera.


Parere personale: Questa storia è un'autobiografia dell'autore e si vede!
Si vede perché è scritta con il cuore, si vede perché troviamo tutte le riflessioni che nel corso della vicenda Joseph ha fatto.
Il libro sembra scritto da un bambino, chiariamoci, non in maniera negativa, anzi! L'autore ha saputo scrivere i suoi pensieri di bambino nel linguaggio adatto ad un ragazzino di dieci anni.

La storia inizialmente fila liscia, la prima volta che Joseph scappa con suo fratello Maurice infatti, non accade nulla di spiacevole a parte qualche piccolo intoppo.
Nell'arco di tre anni i due fratelli fuggono parecchie volte e proprio verso la fine accade qualcosa di spiacevole, il loro papà viene catturato dalla Gestapo.

La narrazione però non ha il classico tono di un libro che tratta la tematica della Shoah, Joseph infatti descrive i suoi viaggi e tutto quello che gli è accaduto in modo molto leggero, il che non è affatto un male perché si adatta al target a cui si rivolge, ovvero a dei bambini, ma nonostante questo penso che la lettura sia piacevole anche per gli adulti.
La Shoah è un tema che mi è sempre stato molto a cuore in quanto per anni ho partecipato a degli spettacoli che portavano in scena gli orrori della seconda guerra mondiale.
Proprio per questo ho avuto modo di leggere tanti libri a riguardo e questo devo ammettere che porta un nuovo punto di vista alla storia con un valore aggiunto, l'essere accaduto per davvero.
Quando parliamo di deportazione ebrea pensiamo sempre a persone dell'est Europa o persone italiane, difficilmente pensiamo agli ebrei francesi che dopo la sconfitta con la Germania hanno dovuto affrontare anni di terrore.

Il personaggio principale, Joseph, ha una crescita personale davvero elevata.
Passa dall'essere un bambino che se la prende per aver perso tutte le biglie giocando con il fratello ad un ragazzo sveglio, che addirittura lavora per poter pagarsi da vivere.
Inoltre assieme a suo fratello Maurice è un personaggio molto intelligente, anche se quest'ultimo lo è un po' di più ed è anche più caparbio di Joseph.

I luoghi sono descritti molto bene, tanto da poter suscitare nella mente del lettore l'immagine perfetta di ciò che il personaggio sta guardando.
Molto suggestiva é stata la descrizione di Nizza con il mare e tutto il resto.
La lettura è abbastanza scorrevole ed avvincente in quanto l'autore non l'ha appesantita con particolari futili o riflessioni di poco conto. 

Nonostante non ci sia la parte macabra dei campi di sterminio, questo libro fa davvero riflettere su come siamo fortunati oggi, tranquilli nelle nostre case e soprattutto come sono fortunati i bambini di oggi che possono vantare di avere un'infanzia, a differenza di altri che purtroppo sono dovuti crescere in fretta date le spiacevoli circostanze.

Io mi sento di consigliare questo libro a tutti, soprattutto nelle scuole dove potrebbe essere accompagnato da delle riflessioni.
A me è piaciuto moltissimo, soprattutto perché credo che sia una lettura di quelle che non dimentichi facilmente, che si imprime nel cuore del lettore!
Che dire, stra-consigliato!


A presto, Yely.











domenica 24 gennaio 2021

Recensione: La riscossa delle nerd

 



Ciao a tutti pipistrellini belli!

Oggi vi recensirò un libro a prova di Nerd scritto da Elena Romanello ed edito da NPE che mi ha gentilmente omaggiata della copia cartacea!

Il libro in questione è: La riscossa delle nerd.

Iniziamo!






Scheda tecnica:

Autore: Elena Romanello

Editore: NPE

Genere: saggistica

Voto: ⭐⭐⭐⭐



Trama: Negli ultimi anni sono aumentate sempre di più sia le autrici di romanzi di genere fantastico e di fumetti sia le protagoniste femminili all'interno delle storie: fantasy, fantascienza e fumetti si sono dimostrati un ottimo mezzo per scardinare gli stereotipi di genere e creare nuovi modelli. L'immaginario fantastico si è quindi confrontato con l'altra metà del cielo, ponendo le basi per la nascita di un fandom femminile creativo e sempre più influente. Da Alice nel paese delle meraviglie a Wonder Woman, da Ripley di Alien a Lady Oscar, da Lamù a Sailor Moon, da Leia a Clarice Sterling, da Scully a Xena, da Daenerys alla Doctor Who donna: decine e decine di personaggi che ispirano ogni giorno nuove nerd e otaku: collezioniste, autrici, fumettiste, cosplayer e tanto altro ancora, tutte unite sotto il segno del Girl (nerd) power!



Parere personale: In questo saggio, l'autrice, Elena Romanello, ripercorre la storia delle eroine che hanno affascinato generazioni di nerd sin dalle prime comparse come Jo nel libro di Louisa May Alcott "Piccole donne" fino agli idoli dei giorni nostri.

Spazia dalla letteratura al fumetto sino ad arrivare alle serie TV con eroine come Daenerys.

In ogni pagina di questo libro troviamo esempi di donne inventate autonome e capacissime di fare quello che nell'immaginario comune è un lavoro da uomo ed anche donne reali che sono entrate nella storia come la creatrice dei cavalieri dello zodiaco, J.K. Rowling ecc...

Inoltre se pensiamo a nerd solitamente immaginiamo dei ragazzi che parlano in elfico e giocano a dungeons and dragons, dimenticandoci che esiste la controparte femminile che fa esattamente le stesse cose!

Elena Romanello ci fa capire che non esistono divisioni tra uomini e donne e che nerd non è sfigato, anzi! 

Io stessa vengo dalla generazione del gameBOY, e già quel boy finale fa capire che concezione sbagliata si aveva qualche tempo fa, infatti i miei genitori non me lo hanno mai voluto comprare, proprio perché quel boy faceva intuire che solo i ragazzi potessero giocarci mentre le ragazze dovevano giocare con la novelle cuisine o stendi e stira.


L'autrice si esprime in maniera molto chiara e semplice e molti esempi mi hanno riportata con la mente alla mia infanzia, quando leggevo le W.I.T.C.H. e guardavo in TV Sailor Moon, Creamy, I Cavalieri dello Zodiaco, Holly e Benji, ecc...

Il libro si legge tutto d'un fiato perché è scorrevole e impreziosito anche con delle immagini delle eroine citate.


L'unica cosa che avrei voluto trovare in più è un capitolo sulle donne nei videogiochi.

Sono una ragazza che gioca spesso a Fornite, ho la Nintendo Switch e la Play Station...

Il mio primo idolo è stata Lara Croft in Tomb Rider, insomma, speravo che ci fosse un passo dedicato a questo.


Questo libro è perfetto per le nerd come noi, ma anche per le ragazze che non conoscono questo fantastico mondo di fangirl e fanboy e che vogliono approcciarvisi. 

Io ho scoperto molte cose che non sapevo, come il fatto che Jo è la versione letteraria della Alcott o le curiosità su Wonder Woman.

L'ho adorato!


E voi che ne pensate? Lo leggerete?









venerdì 15 gennaio 2021

Pokémon book tag



 Ciao pipistrellini! Oggi volevo portarvi un'idea carina che mi è balenata l'altro giorno nella testa, un Pokémon book tag interamente creato da me!

Mi farebbe molto piacere sapere anche le vostre scelte per i tag e se volete, anche suggerirmene di nuovi.

Iniziamo!




Pokemon fata: Un libro fantasy ambientato in un luogo fatato.

Per questa categoria ho scelto il libro Fairy Oak di Elisabetta Gnone.

La storia, suddivisa in tre libri, parla di due gemelline nate a distanza di 12 ore che affrontano un nemico che minaccia la città.




In questo libro le ragazze sono due streghette ed hanno una fata che bada a loro! In questo mondo magico è molto facile perdersi tra le pagine.





Eevee: Un libro che si adatta ad ogni periodo dell'anno.

Per l'evergreen ho scelto Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.

Il libro parla di Elizabeth Bennet e le sue sorelle che si districano tra amore, balli e pettegolezzi.




Questa storia si adatta ad ogni periodo dell'anno, si può leggere in spiaggia come attorno al camino, un libro leggero che con il suo scorrere veloce non impegna molto tempo ed è bello da morire.




Pokémon starters: primo libro letto quest'anno.

Non ho ancora iniziato a leggere qualcosa ma vorrei iniziare I cieli di Sandra Newman.




Questo libro parla di viaggi nel tempo ed ho sentito pareri discordanti su di esso, ma vi prometto che presto saprete cosa ne penso!




Master Ballo: Un libro must have.
Come must have ho scelto Falce di Neal Shusterman. Gli amanti del distopico non possono perdere l'appuntamento con questo libro in cui la morte non esiste, ammenochè non si viene scelti per la spigolatura da una falce il cui compito è ridurre la sovrappopolazione del pianeta.



La storia parla di Citra e Rowan che vengono scelti come apprendisti falci, ma presto fanno i conti con la corruzione che dilaga tra questa congrega.
Io ve l'ho già consigliato, ma non finirò mai di ripeterlo!



Primarina: Un libro che ha per protagonista una sirena.

Sarà scontato, ma ho scelto la Sirenetta di Hans Christian Andersen.




Ma non una versione qualsiasi, ma quella fantasmagorica illustrata da Minalima ed edita per L'ippocampo editore che è piena di inserti pop up con cui tutta la famiglia può divertirsi, anche se avverto i piccini che non si tratta della Sirenetta Disney, Ariel qui non ha un lieto fine!




Calyrex: Un libro ambientato a corte.
Per questo Pokémon regale ho scelto The selection di Kiera Cass.



Il libro racconta la storia di America Singer, una ragazza povera che si ritrova a palazzo per partecipare alla selezione per la mano del principe Maxon.
Inutile dirvi che amo questa serie, anche se il sequel, The year, mi è sembrato meno interessante rispetto alla prima trilogia.





Pokemon spettro: Libro horror preferito.

Non sono ferrata molto su questa materia, così ho deciso di inserire un libro horror che vorrei leggere davvero tanto, Dracula di Bram Stoker.










Hoopa: un libro dal sapore medio-orientale.
Beh, come non scegliere le mille ed una notte con la magnifica Sherazade che con i suoi racconti ci porta in un posto lontano con geni e tappeti magici?
É un bel librone, ma in questo 2021 lo leggerò sicuramente!










Detective Pikachu: un libro giallo letto o da leggere quest'anno.

Sapete quanto amo Agatha Christie e quest'anno, dopo aver visto il film tratto da questo libro, ho scelto di leggere 10 piccoli indiani.



Una storia molto affascinante in cui non si sa chi sia l'assassino ed ogni protagonista accusa l'altro, ma, in questo caso non c'è nessun detective come Miss Marple o Poirot.
Tutti indagano e tutti sono colpevoli di qualcosa.




Jynx: un libro con tematiche lgbtq+.

Per questo tag ho scelto  i sussurri delle maschere di Catherine Kullmann.



Nel libro, il marito della protagonista ha scelto il matrimonio solo per nascondere la sua omosessualità che ai tempi veniva condannata con addirittura l'impiccagione.

Nel libro vediamo quanto l'uomo si strugge perché non può amare apertamente il suo vero amore, quello che spaccia come collega e con cui passerà comunque la maggior parte della sua vita ignorando completamente la moglie.


Vi è piaciuto questo book tag? Ne volete altri?

Voi che libri scegliereste? Fatemi sapere nei commenti!


A presto, Yely.

lunedì 11 gennaio 2021

Recensione: Come fiori che rompono l'asfalto



 Ciao pipistrellini! Rieccomi qui per voi con la recensione di un libro MAGNIFICO!

Come fiori che rompono l'asfalto è un libro che racconta 20 storie vere di persone che hanno fatto breccia nei muri più invalicabili, andiamo a vederlo insieme!





Scheda tecnica:
Autore: Riccardo Gazzaniga
Editore: Rizzoli
Genere: Letteratura per ragazzi
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐



Trama: I fratelli Scholl e i ragazzi antinazisti della Rosa Bianca; Franca Viola che, rifiutandosi di sposare il suo seviziatore, cambia le leggi sulla violenza di genere in Italia; Sandro Pertini, il Presidente ex partigiano e irriducibile combattente per i diritti dei cittadini; Marielle Franco e la sua battaglia in difesa delle donne e di tutte le libertà, pagata con la vita. Sono solo alcune delle venti storie di coraggio che, con il suo stile rapido e affilato, lo stesso che ha conquistato i lettori di “Abbiamo toccato le stelle”, Riccardo Gazzaniga ci racconta, immergendoci nelle vite di donne e uomini straordinari che si sono opposti a soprusi e ingiustizie di ogni genere. Storie di ribellione pacifica nel nome di ideali più forti della paura; storie di persone che, facendo solo quello che "dovevano" fare, hanno salvato migliaia di vite; storie di fiori che, mentre rompevano l'asfalto, regalavano diritti e libertà fondamentali a tutti noi. 



Parere personale:  questo libro è SPIAZZANTE! 
Nonostante è indicato a dei ragazzi dai 10 anni in su, sono dell'idea che queste storie siano fondamentali da conoscere, dunque tutti dovrebbero dargli un'occhiata!
Vorrei fare un invito agli insegnanti che mi leggono ad adottare questo testo a scuola, perché ciò che é contenuto qui dentro è storia vera dove i protagonisti sono persone coraggiose che non sono scese a compromessi con quello che gli si comandava per seguire la coscienza!
Lo stile dello scrittore é molto semplice e coinvolgente e sono sicura che a fine lettura verserete qualche lacrima come me.
Ci sono storie su chi si é opposto al nazismo come i fratelli Scholl o addirittura il nonno dell'autore!
C'è la storia della ragazza che si è opposta al matrimonio riparatore a seguito di uno stupro o la storia della ragazza che scappa dalla Corea del Nord per raggiungere la libertà.
Sono racconti forti e i finali non sempre sono lieti, sono storie di diritti violati e di persone che rompono il silenzio.

Dopo la lettura sono corsa dal mio fidanzato e gli ho imposto di leggere questo libro, perché è importante conoscere le loro storie, perché é importante non dimenticare questi piccoli atti di coraggio che come dice il libro, sono atti delicati come fiori, ma talmente forti da rompere l'asfalto.
Molti di questi protagonisti non li conoscevo, a parte Pertini, Franca Viola e qualcun altro e sono felicissima che lo scrittore abbia voluto rendere noti i loro nomi.
Questo libro mi ha dato ancora di più la carica per combattere per un mondo migliore, dove la differenza di colore è una ricchezza, dove donne e uomini sono uguali e dove i gusti sessuali non destano odio o scalpore!

Ve lo consiglio? No, Ve lo obbligo!
Sono sicura che lo amerete come l'ho amato io ed un giorno, chissà, ci ritroveremo a tramandare ai nostri figli e nipoti (se siete giovani, se siete più grandi allora spero che lo facciate da subito) queste meravigliose ed emozionanti storie!

A presto, Yely.


Review party: I legami delle tenebre


 


Ciao a tutti pipistrellini cari!

Rieccomi tornata dopo un periodo di vacanza a tenervi compagnia per un altro anno!

Come sono andate le feste? Spero tutto bene!

Oggi inizieremo l'anno con un review party organizzato dalla casa editrice saper scrivere in collaborazione con l'autrice stessa del libro: Francesca Caizzi.

Il libro è: Il legami delle tenebre- Inganni, primo volume di una serie.






Scheda tecnica:
Autore: Francesca Caizzi
Editore: Plesio editore
Genere: Fantasy
Voto: ⭐⭐⭐



Trama: C’è qualcosa oltre il mondo che vediamo. Le tenebre strisciano nelle esistenze degli uomini, minacciandoli senza che questi se ne accorgano.

Max lo sa. È più di una vita che insegue e dà la caccia alle creature degli inferi, fuggendo dai demoni che attanagliano la sua anima.
In una Vancouver ignara delle creature che la infestano, una nuova minaccia si affaccia sulla scena, costringendo Max e la sua Squadra Omega a intervenire. Presto sarà costretto a confrontarsi con il passato, rivelare segreti sepolti e fare i conti con le conseguenze di un accordo stretto con il Diavolo in persona.


Parere personale: Questa lettura parte in modo molto interessante, con un detective di nome Maximillian che insegue un assassino nella Londra ottocentesca.
Max ha una colluttazione con l'assassino, il famigerato Jack lo squartatore in cui riesce ad ucciderlo.
Ma non può gioire di questa vittoria in quanto lo squartatore era un emissario del diavolo, così sotto minaccia Max deve accettare di essere a sua volta al soldo del demonio.
Anni dopo troviamo Max a Vancouver dove ha creato una squadra anti demoni, ma Max ha mille segreti che nasconde agli altri componenti della squadra.
E a questo punto comincia un po' il problema.
Troviamo un Max che non fa altro che fare tutto da solo e con degli scatti d'ira terribili.
Come personaggio principale mi è stato davvero antipatico poiché era sempre troppo pieno di sè ed egocentrico.
Un personaggio che invece mi è piaciuto molto è Emily, una ragazza poliziotta, cofondatrice dell'agenzia che nasconde a sua volta un segreto, ma, a mio dire, resta molto più umile di Max.
Gli altri personaggi sono descritti piuttosto bene, di solito questo non accade in altri romanzi dove ci si focalizza sempre sul personaggio principale dimenticandosi degli altri. 
Ciò accade perché l'autrice ci fa vedere la storia da diverse "angolazioni" toccando su per giù le storie di tutti i personaggi della squadra omega e anche di Maya, la strega di Vancouver.

Per capire che tipo di patto abbia fatto Max con il diavolo dobbiamo arrivare a fine libro, dopo che a causa sua è morta mezza squadra omega.
Poteva farlo prima? Ovviamente, ma lui, perso nel suo mondo, non capisce che gli altri hanno bisogno di una spiegazione alle stranezze che accadono in città.
Altra cosa che odio di Max è il suo rapporto con le donne. Capisco tutto, ma il guardare il sedere della cameriera non l'ho apprezzato.
Lo sapete, io non amo i bad boy!

La storia in sè, a dispetto del personaggio principale, è molto carina, con questi intrecci magici, strane creature demoniache e sparizioni di esseri umani.
Anche le investigazioni sono molto carine ed ho trovato piacevole lo scorrere del libro anche se a volte un po' descrittivo.

Se siete in cerca di un fantasy leggero ed accattivante, con un bad boy come protagonista, questo libro è perfetto per voi!
Un libro scorrevole perfetto tra un "mattone" ed un altro!

E voi che ne pensate? Lo leggerete?

A presto, Yely.