venerdì 17 febbraio 2023

Review party : Project Hail Mary

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Bentornati in un nuovo review party firmato Mondadori.

Oggi ci troveremo nello spazio insieme a Riland Grace, protagonista del libro Project Hail Mary di Andy Weir.

Ma... Iniziamo!




Scheda tecnica:

Autore: Andy Weir

Editore: Mondadori 

Genere: Fantascienza

Voto: ⭐⭐⭐⭐






Trama: Quando Ryland Grace si risveglia, non ha assolutamente idea di dove si trovi né di chi sia. Vede solo che il suo corpo è collegato a decine di tubi, che gli oggetti intorno a lui cadono troppo velocemente e che i suoi due compagni di viaggio giacciono inermi nello spazio angusto che condividono. Poi, lentamente, la memoria riaffiora: Grace si trova a migliaia di chilometri dalla Terra, su una minuscola navicella spaziale lanciata a tutta velocità nelle profondità insondate dello spazio, unico sopravvissuto di una missione disperata per salvare il pianeta. Se fallisce, l'umanità è destinata a sparire a causa di misteriosi organismi che si nutrono dell'energia solare e che stanno rapidamente portando la Terra verso una nuova era glaciale.


A bordo di Hail Mary, Grace è consapevole che ha pochissimo tempo a disposizione per neutralizzare il pericoloso nemico e che il destino della specie dipende unicamente da lui. O forse non è solo?





Parere personale: Project Hail Mary è un libro che mescola sapientemente fantascienza e thriller, regalando al lettore un'esperienza mozzafiato!


Vicino al nostro Sole, degli organismi monocellulari "alieni" hanno iniziato a riprodursi e a cibarsi della luce solare, rendendo la Terra prossima all' era glaciale.

Nel tentativo di salvare il pianeta, la navicella Hail Mary si reca verso la stella più vicina per poter capire come sconfiggere gli organismi infestanti.


Il libro inizia in medias res, con Ryland Grace che si ritrova senza memoria immerso nello spazio e i suoi compagni morti.

Pian piano la memoria torna e ripercorriamo insieme a lui tutta la vicenda che ha portato al disastro iniziale per poi procedere con il resto della storia.


Il protagonista, in quanto narratore, viene ben sviluppato nella sua componente caratteriale e ci tiene conto di tutti i suoi pensieri.


Sono rimasta davvero incantata dal fatto che comunque un fantascientifico così ben strutturato risulti di facile comprensione anche a chi non mastica molto il genere.

L'autore è stato molto bravo a spiegare elementi difficili in maniera semplice senza però risultare banale.

I colpi di scena sono molteplici e inaspettati, leggendo questo libro ho avuto la sensazione costante di stare sull'orlo di un precipizio che non dà spazio alla noia.


Sinceramente non vedo l'ora di poter vedere anche il film con protagonista Ryan Gosling che presto uscirà al cinema, spero che mi terrà in suspence proprio come il libro!


Che dire, questa storia mi ha appassionata veramente tanto e vi consiglio vivamente di leggerla, se vi piace il genere o volete iniziare, questo libro non vi deluderà!


A presto,





 Yely.





martedì 7 febbraio 2023

Recensione: Il secondo piano

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi vi parlerò di un libro che ha saputo davvero toccare le corde del mio cuore.

Il libro in questione è "Il secondo piano" di Ritanna Armeni che parla di seconda guerra mondiale, suore, ebrei, soldati tedeschi e il tutto avente come sfondo la città di Roma.

Si tratta di una storia vera e non vedo l'ora di parlarvene!

Grazie mille Ponte alle grazie, la casa editrice, che mi ha permesso di leggere questo libro in anteprima e di avermi dato la possibilità di partecipare ad un incontro con l'autrice!


Ma iniziamo!





Scheda tecnica:

Autore: Ritanna Armeni 

Editore: Ponte alle grazie

Genere: Romanzo storico

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐




Trama: In un convento francescano di periferia, tra i profumi del giardino e un nuovo quartiere in costruzione, suor Ignazia e le sue sorelle si trovano nella surreale situazione di ospitare al piano terra un’infermeria tedesca e al secondo alcune famiglie sfuggite per miracolo al rastrellamento del Ghetto. A separarli, solo una scala e l’audacia mite di chi non esita a mettersi in gioco fino in fondo. Roma, nell’ultimo anno di guerra, non è «città aperta». I tedeschi, a un passo dalla sconfitta, la stringono in una morsa sempre più spietata, gli alleati stentano ad arrivare, i romani combattono pagando con il sangue ogni atto di ribellione. In una città distrutta dalla fame, dalle bombe, dal terrore, gli ebrei vengono perseguitati, deportati, uccisi, come il più pericoloso e truce dei nemici. E la Chiesa? Mentre in Vaticano si tratta in segreto la resa nazista e il pontefice sceglie, più o meno apertamente, la via della cautela, i luoghi sacri si aprono ad accogliere – sfidando le regole e perfino alcuni comandamenti – chi ne ha bisogno. È così che Ritanna Armeni, con l’entusiasmo rigoroso e profondo di sempre, attraversa un passaggio cruciale della nostra Storia e dà corpo a una vicenda esemplare, che parla di coraggio e sorellanza, di forza e creatività, di gioia, paura, resistenza.




Parere personale: Se mi seguite da un po' di tempo, sapete bene quanto io abbia a cuore l'argomento dell'olocausto.

Ritanna Armeni ci racconta in questo libro di sette suore che di punto in bianco si sono ritrovate ad accogliere 12 ebrei e a far fronte ai rischi e pericoli annessi a questo evento, considerando anche il fatto che dopo qualche mese si sono ritrovate costrette ad ospitare nel piano terra un ospedale di guerra dei tedeschi.


La storia ha come protagonista principali le sette suore, spesso infatti ritroviamo pagine dei loro diari in cui confidano le proprie paure e preoccupazioni.

Nonostante l'argomento non sia semplice da trattare, l'autrice ha saputo descrivere in modo molto delicato le situazioni e mi è piaciuto anche che, oltre alla storia principale, abbia aggiunto dei trafiletti in cui ci dà informazioni riguardo a ciò che accadeva a Roma nei giorni in cui si svolgeva la narrazione principale.

Riesce così a dare al lettore uno strumento molto importante per comprendere ciò che accadeva.


Questo libro mi ha dato così tante emozioni che non sono riuscita a tenerle per me. 

Poche volte capita che io parli delle mie letture con la mia famiglia, ma stavolta non sono riuscita a trattenere l'entusiasmo per questo libro.

Ho pregato insieme a queste suore, ho avuto paura insieme a loro, mi sono anche intenerita per l'ingenuità di alcune di loro!

I personaggi non sono descritti a 360 gradi, ma questo perché secondo me il focus non erano le protagoniste, bensì l'orrore di quello che stava accadendo nella Roma devastata del 1943/44.

E probabilmente proprio Roma ad essere il personaggio fondamentale di questo racconto, bombardata, impoverita, derubata.


L'unica nota dolente di questo libro è il non sapere cosa è accaduto ai protagonisti dopo la liberazione di Roma. Cosa è accaduto agli ebrei ospitati dalle sorelle? Come sono continuate le loro vite? E le sorelle cosa hanno fatto dopo? Ma soprattutto, il sacrestano insopportabile cosa ha fatto dopo la sconfitta dei suoi idoli?

A parte questo devo dire che da tanto tempo non provavo un trasporto così grande per una lettura e sono felicissima di questo.


Se anche a voi interessa la seconda guerra mondiale, questo libro, con la sua semplicità saprà stregarvi!


A presto, Yely.



domenica 5 febbraio 2023

Recensione: Il segreto di Barbablù/ Fly with the arrow

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi voglio parlarvi di un libro uscito qualche mese fa e che non vedo l'ora di sapere come si svilupperà!

Si tratta de "Il segreto di Barbablù" di Sarah K. L. Wilson ed edito in Italia da Sàga Edizioni che si ispira alla leggenda di Barbablù in un retelling davvero molto carino!

Ma... Iniziamo!





Scheda tecnica:

Autore: Sarah K. L. Wilson

Editore: Sàga Edizioni 

Genere: Fantasy/ retelling

Voto: ⭐⭐⭐⭐





Trama: Se qualcuno le avesse mai spiegato la legge più importante della Corte, ovvero la Legge del Saluto, le cose per lei sarebbero andate di certo diversamente.

Quando Barbablù arriva a reclamare una moglie mortale e lei non solo lo saluta, ma perfino lo accoglie, diventa la sua sedicesima moglie.

Si trova così di colpo lontana da casa e trascinata nelle terre del Wittenhame, dove diviene parte di un gioco che si svolge ogni duecento anni e che determina il destino delle nazioni.

Ma non tutto è quello che sembra.

Non nella sua patria di Pensmoore.

Non nel Wittenhame e certamente non nel suo nuovo matrimonio.






Parere personale: Izòlda è una ragazza di bassa nobiltà e sa che non potrà mai innamorarsi come le ragazze presenti nei libri che legge.

Può solo sperare che suo padre le trovi un buon uomo con cui passare il resto della sua vita e presto l'occasione si presenta al ballo di compleanno della principessa.

Qui infatti, il padre di Izòlda riesce ad arrangiarle un matrimonio con un allevatore di cavalli vedovo.

Ad un certo punto però, a questa festa, si presentano i Wittenbrand, creature magiche immortali, a cui capo c'è un uomo dalla barba blu.

Izòlda non sa della regola del saluto, ovvero la regola secondo cui chi dà il benvenuto ai Wittenbrand può essere rapito.

La ragazza dunque saluta il capo dei Wittenbrand e questo, che era venuto per prendersi una sposa, si prende per l'appunto la ragazza.

Izòlda è la sedicesima moglie, perché, come vediamo in seguito, l'uomo usa i giorni di vita delle mogli per alimentare i suoi poteri.


La storia è un retelling della fiaba di Perrault in cui Barbalù dà una chiave alla sua sposa dicendole di non aprire la porta chiusa per l'appunto dalla chiave, lei lo fa e ci trova dentro le sue dodici mogli morte.

La chiave, le mogli morte e la figura di barbablù tornano in questo libro, ma in un nuovo worldbuilding in cui i Wittenbrand giocano letteralmente a tavolino con le sorti del mondo umano e ci scommettono su.

Oltre alla fiaba di Barbablù, io ci ho visto anche un po' de la bella e la bestia, con lui, un essere spietato che letteralmente tiene lei prigioniera, ma se ne invaghisce, lei che anche se non vuole a volte prova gelosia verso le altre mogli e spesso si trova assorta nei modi di lui.

Penso che qui ci siano tutti gli elementi per un enemies to lovers, anche se non ho capito come mai lui sposa lei con i voti Wittenbrand ( che non può non mantenere), cosa che non ha mai fatto in vita sua. 

Non ho molto capito questo instalove da parte sua, ma magari più avanti ci verrà chiarito questo aspetto, per ora resta irrisolto.


Izòlda mi piace molto, il racconto è narrato dal suo punto di vista e prima del matrimonio con quello che lei chiama Barbablù ( non sappiamo il suo nome) viveva la vita in modo immanente, aspettando il suo destino da sposa/madre.

Dopo questo insolito matrimonio invece viene fuori molto di più l'astuzia di cui era sicuramente già dotata in precedenza; anche se a volte si perde in riflessioni un po' sciocche del tipo: "lui mi piace ma è cattivo..."; " È bellissimo ma ha fatto fuori le sue mogli e probabilmente ucciderà anche me..." .

Fortunatamente questi momenti di contemplazione sono pochi e non scadono nel pesante come in altri libri dove la protagonista a momenti sbava sul tipo che si trova di fronte.


Detto questo però devo dire che la storia mi ha tenuta incollata alle sue pagine fino alla fine, tanto che speravo non finisse mai, e invece...

Il finale poi è stato un colpo incredibile e io voglio troppo sapere cosa succederà!!

Mi è piaciuta la rappresentazione dei Wittenbrand, il loro mondo,le loro abitudini... E mi è piaciuto che come escamotage per spiegare alcune dinamiche, Izòlda usa la testa di un traditore di Barbablù che le racconta un po' tutto quello che deve sapere.

Lo stile di scrittura è abbastanza piacevole, scorrevole e senza troppe descrizioni ridondanti , riesce a bilanciare l'azione con la descrizione e questo per me è molto importante.


Che dire, io l'ho letto tutto d'un fiato e non vedo l'ora di saperne di più e voi?


A presto,




Yely.