domenica 28 febbraio 2021

#12daysofwomen: Nancy Wake



 Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Come ogni fine mese, oggi sono qui per parlarvi di un'altra donna che ha fatto la storia.

Vi ricordo che la fonte di ispirazione è il libro edito da Mondadori: Storie della buonanotte per bambine ribelli.

La scorsa volta ho portato alla vostra attenzione la storia di Rita Levi-Montalcini, famosissima scienziata italiana che se vi siete persi vi invito ad andare a recuperare!

Oggi quindi parliamo di una spia neozelandese con il nome di Nancy Wake.





Nancy nacque nel 1912 in Nuova Zelanda.
Prima di sei figli, all'età di due anni si trasferì con la sua famiglia in Australia.
Anni dopo suo padre abbandonò tutta la famiglia per non tornare mai più.
A 16 anni Nancy Wake partì per New York dove lavorò come giornalista.

Negli anni'30 lavorò a Parigi per un giornale locale, da lì vide il nazismo prendere sempre più potere.

Nel 1939 sposa un ricco industriale di nome Henri Edmond Fiocca.
La Germania invade la Francia e durante lo scontro Nancy lavorò come autista di ambulanza, mentre, dopo la resa della Francia divenne corriere per la resistenza francese, i maquis.




Nancy era talmente brava a sfuggire alla Gestapo da essere rinominata da questi ultimi: il topo bianco.
Divenne in poco tempo la più ricercata nella zona di Marsiglia e quando ad un certo punto fu tradita, decise di fuggire fuori dalla Francia.
Nella fuga suo marito fu imprigionato e torturato fino alla morte senza però rivelare i piani di questa coraggiosissima donna.
Nancy stessa fu arrestata, ma dopo 4 giorni venne scarcerata grazie ad un collaboratore della resistenza.
La donna riuscì a fuggire in Spagna e poi in Gran Bretagna dove si unì alla Special Operations Executive.
Nel 1944 si paracadutò in Alvenia (Francia) divenendo un tramite tra Inghilterra e resistenza francese.
Dai suoi compagni di ricordata come una donna molto determinata, capace di uccidere a sangue freddo una sentinella tedesca con una sola mossa.

Alla fine della guerra furono molte le medaglie che ricevette e apprese della morte di suo marito.
Successivamente di mise a lavorare per l'intelligence nelle ambasciate di Parigi e Praga.

Nel '49 di candidò con i liberali alle elezioni australiane, ma perse e nel '51 tornò in Inghilterra dove tornò a fare parte dell' intelligence per poi dimettersi nel '57 dopo aver sposato un ufficiale della Royal Air Force, John Forward.

Negli anni '60 i coniugi si trasferirono in Australia.
Nel 1985 Nancy pubblicò il suo libro: the White Mouse che ebbe un grosso successo.
Nel 1997 suo marito morì dopo 40 anni di matrimonio e nessun figlio.
Nancy vendette tutte le sue medaglie per finanziare la pubblicazione dei suoi libri.
Nel 2001 lascia nuovamente l'Australia per tornare in Inghilterra dove morì nel 2011 a ben 98 anni.
Le ceneri di sua richiesta sono state disperse vicino Verneix in Francia.







Una donna forte e di carattere che non di ê fatta spaventare da nessuna delle difficoltà che la guerra le ha messo dinnanzi!
Nancy Wake!







sabato 27 febbraio 2021

Recensione: La bugiarda

 


Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi vi propongo la recensione di un libro un po' diverso dal solito come genere, si tratta di un noir dell'autrice Hannelore Cayre, ovvero "La bugiarda" pubblicato da edizioni Le Assassine.




Scheda tecnica:

Autore: Hannelore Cayre

Editore: Le Assassine

Genere: Noir

Voto: ⭐⭐⭐⭐



Trama: Patience Portefeux ha cinquantatré anni, due ottime figlie, un amore tiepido per un poliziotto e una madre demente ricoverata in una casa di riposo, la cui retta peggiora la sua già difficile situazione economica. Eppure prima di rimanere vedova in giovane età, la sua vita era trascorsa tra gli agi, grazie ai traffici della sua famiglia e del ricco marito, e il futuro le si prospettava brillante e scoppiettante come i fuochi d’artificio che tanto l’incantavano. Con la morte del marito, Patience è dunque costretta a trovarsi un lavoro, e sfruttando la sua perfetta conoscenza dell’arabo lo trova come interprete traduttrice al Ministero della Giustizia, sezione narcotici. Il lavoro non è solo frustrante, ma anche pagato in nero e senza sicurezze sociali, mettendo così Patience di fronte alla prospettiva di un futuro ben misero. Tuttavia un giorno, mentre ascolta e traduce delle intercettazioni che riguardano una famiglia di trafficanti di droga marocchini, le si presenta quella svolta che aveva sempre sognato.



Parere personale: Inizio col dire che non ho mai letto il genere noir, ma questo libro è stato davvero appassionante!

La storia parla di una donna, Patience Portefeux che dopo un'infanzia e una giovinezza passati nel lusso, si ritrova ad una cinquantina di anni vedova e a dover lavorare in nero per la polizia facendo la traduttrice.

Viene da una famiglia con un padre Franco-Tunisino ed una madre di origine ebraica.

Il padre gestiva degli affari loschi ed anche il suo defunto marito, da quest'ultimo ha avuto due figlie.

La Patience cinquantenne ha molte spese da affrontare, tra cui la casa di cura in cui si trova la madre della protagonista affetta da demenza senile dopo un aneurisma.

Durante una traduzione di alcune intercettazioni per la polizia, Patience coglie un'opportunità.

Aiuta uno spacciatore a non essere colto in flagrante e poi va a raccogliere i panetti di droga nascosti dal ragazzo e si mette a venderli a sua volta.

In questo libro la protagonista è una donna astuta, disincantata e con i piedi per terra.

Fa spesso delle battutine schiette ma allo stesso tempo sottili  e le sue considerazioni sono quelle di una donna molto furba e intelligente.

Mi è piaciuta moltissimo la sua storia ed il suo modo di essere. Il suo cambiamento da piccola collezionista di fuochi d'artificio a donna concreta che il tempo e le vicissitudini le hanno portato via tutti i suoi sogni.

Ha una relazione con un poliziotto,ma ci accorgiamo sin da subito che questa relazione serve più per rompere la monotonia in cui Patience vive.

Non ha bisogno di lui e si vede soprattutto nel fatto che nè lo cerca, nè mostra affetto nei suoi confronti.

Ma in generale notiamo che Patience di affetto ne mostra veramente poco, se non affatto!

Anche se il rapporto con le figlie non è approfondito come quello con la madre, ad un certo punto Patience capisce che una volta diventata madre lo sarà per sempre e decide quindi di accumulare denaro non per sè stessa, ma per le sue figlie!


Il libro critica ironicamente alcuni aspetti della società francese, come l'emarginazione delle persone di colore che spesso finiscono per strada a spacciare droga piuttosto che inseguire i propri sogni.

Oppure il fatto che la comunità cinese non sia per niente assicurata dalla giustizia o come alcuni magistrati maltrattino degli innocenti.


Una lettura davvero interessante e coinvolgente che attrae il lettore dalla prima all'ultima pagina!

Inoltre la scrittura è abbastanza semplice e rende la lettura molto scorrevole.

A me è piaciuto molto questo libro.


Voi che ne pensate? Vi piacerebbe leggerlo?


A presto, Yely.












venerdì 26 febbraio 2021

Recensione: Metamorfosi

 



Ciao pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi porto alla vostra attenzione un meraviglioso volume che unisce mitologia e fantastiche illustrazioni in un volume tutto da scoprire!

Parliamo di Metamorfosi di Laura Manaresi e Gianni Manna edito da Rizzoli che ringrazio per la disponibilità e per l'invio della copia cartacea!

Dunque ciancio alle bande, iniziamo!





Scheda tecnica:

Autore: Laura Manaresi/ Gianni Manna

Editore: Rizzoli

Genere: Mitologia

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐



Trama: Nell’universo tutto cambia e tutto è unito. In un gioco di continue trasformazioni, i miti raccontano il legame indissolubile tra la natura e l’essere umano. Le più affascinanti storie di Ovidio nelle parole limpide di Laura Manaresi e nelle illustrazioni senza tempo di Giovanni Manna.




Parere personale: Quando ho visto questa edizione mi sono subito detta che dovevo leggere questo libro!

Come sapete amo la mitologia e tutto ciò che la riguarda e questo libro è perfetto per gli amanti come me!

Con parole semplici, questo libro racconta alcune delle metamorfosi più famose contenute nel libro di Ovidio.

Infatti proprio all'inizio del libro troviamo una spiegazione dell'opera del grande poeta romano Publio Ovidio Nasone.

Nell'opera vi sono molte metamorfosi famose come Aracne, Medusa, la nascita di Pegaso, Narciso, Apollo e Dafne ecc... E poi ci sono altre storie meno conosciute, come quella di Filemone  e Baucide, moglie e marito che con la loro gentilezza hanno accolto due viandanti, nonostante le loro condizioni precarie. Questi due viandanti si dimostrano essere Giove e Mercurio che decidono di risparmiare i due coniugi dall'estinzione umana.

La loro casa diventa un tempio e i due vecchi sposi come desiderio chiedono agli dei di poter diventare custodi di esso e alla loro morte, rimanere insieme come hanno fatto da tanti anni.

Così dopo molto tempo giunge il momento e marito e moglie diventano due alberi vicini che guardano il tempio.

Non so, ho adorato questa storia, sia per la gentilezza dei protagonisti e sia per l'amore che li ha tenuti uniti anche dopo la morte.

Vorrei anche io un amore così!

A fine libro poi troviamo un'utile rappresentazione degli dei più importanti del pantheon.


Le illustrazioni di questo volume sono mozzafiato, sembra di leggere un quadro.

I colori sono delicati, come delicate sono le immagini, oltre ad essere molto particolareggiate.

Come spesso dico, questa casa editrice ci dà dei veri e propri pezzi da collezione e questo libro è uno di essi.


Questo libro mi ha fatto venire un'idea, vi piacerebbe se leggessi le Metamorfosi di Ovidio e ve ne raccontassi qualche estratto?

Fatemi sapere!


Che ne pensate di questo libro? Io l'ho amato!


A presto, Yely.











mercoledì 24 febbraio 2021

Review party: Come una piuma

 



Ciao a tutti pipistrellini affezionati e nuovi lettori!

Oggi sono tornata con un review party organizzato da me in collaborazione con DeA che ringrazio per averci fornito tutto il materiale e la copia cartacea di questo libro.

Ringrazio anche i blog partecipanti a questo evento che troverete elencati a fine articolo!

Iniziamo!




Scheda tecnica:
Autore: Dayna Lorentz
Editore: DeA
Genere: Narrativa per ragazzi
Voto: ⭐⭐⭐⭐




Trama: Reenie è sola, è arrabbiata, niente di quello che fa è mai abbastanza. Forse è per questo che sua madre l’ha abbandonata, lasciandola a vivere nella tenuta in campagna della zia. Rufus invece non è mai stato solo, finora. È sempre stato accudito e nutrito, nel nido dell’Albero Casa, ma dall’incontro notturno con un immenso mostro con i fanali accesi, mamma gufa non è più tornata da lui. Rufus però non può restare ad aspettarla per sempre, deve uscire, se vuole sopravvivere, anche se nessuno gli ha ancora insegnato a cacciare. Basta un piccolo passo fuori dal nido e Rufus cade. Non ha fratelli, non ha amici. Nemmeno Reenie ha fratelli o amici, e la nuova scuola è sempre implacabile con “la ragazza nuova”, ma poi la zia le chiede di occuparsi di un piccolo gufo ferito che ha raccolto sul ciglio della strada e Reenie è costretta a tornare a lottare. In quel momento, per Rufus, il gufo orgoglioso che detesta le creature non piumate, e per Reenie, la ragazzina che conosce solo la tristezza, il buio diventa meno minaccioso. E finalmente non più soli, entrambi si preparano a dispiegare le loro magnifiche ali.


Parere personale: Una lettura molto piacevole ed interessante, questo libro tiene il lettore incollato alle sue pagine.
La storia parla principalmente di due creature "disadattate" nel proprio ambiente.
Abbiamo da una parte Maureen/ Reenie che è una ragazza con seri problemi familiari: sua madre viene spesso ricoverata in un reparto psichiatrico probabilmente per depressione e sua nonna vive con un uomo violento che addirittura scaglia un piatto contro Reenie. Così la ragazzina viene mandata da una prozia di nome Beatrice, una donna che per mestiere fa la falconiera e aiuta in una clinica veterinaria.
La mancanza di una stabilità, la mancanza di amici e di affetti duraturi rendono Maureen una bambina con tanti complessi, come quello di mostrarsi per quella che è, la paura di essere abbandonata come spesso le è capitato nella sua giovane vita.
Dall'altra parte abbiamo Secondo/Rufus, un pullo di gufo della Virginia che non riesce ad essere indipendente, infatti non sa cacciare da solo, ma sua madre lo sprona in ogni modo a non fermarsi. Solo che ad un certo punto sua madre viene investita da un'auto e Secondo si trova totalmente solo.
Così prova a cacciare, ma è debole perché non mangia da giorni, si scontra con un altro rapace e si ferisce.
A questo punto avviene l'incontro con Reenie che lo soprannomina Rufus e lo porta con sè a casa della prozia.
Qui grazie all'esperienza di zia Beatrice, tra Rufus e Reenie nasce un legame speciale, quello che si instaura tra un falconiere e il suo rapace. I due hanno trovato una famiglia.
Maureen capisce pian piano che non tutti gli amici sono cattivi e Jamie e Jaxon, assieme alla prozia Beatrice e a Rufus diventano una seconda famiglia.
Rufus migliora, ma Reenie non è pronta a liberarlo, non perché Rufus non sia guarito, ma perché lei perderebbe un pezzo di quella famiglia.
Come se non bastasse sua madre è pronta a riportarla indietro con sè.

Questa è la storia di come una ragazza ed un gufo, esseri apparentemente diversi, siano uniti nella ricerca del proprio posto nel mondo.
Vediamo attraverso i loro occhi una vera e propria crescita personale.

I personaggi sono molto ben delineati, soprattutto perché, a capitoli alterni, viviamo le vicende attraverso il loro punto di vista con tutte le loro riflessioni.

La falconeria è molto importante in questa storia perché aiuta ad avvicinare Reenie a sua zia Bea(vediamo proprio come il rapporto cambia da quando Reenie chiama la zia BEATRICE e poi ZIA BEA), Rufus a Reenie e inoltre grazie alla ricerca sulla caccia e sulla falconeria, Reenie riesce a stringere maggiormente un rapporto di amicizia con Jaxon e Jamie.

Insomma si tratta di una lettura che ispira una crescita personale, che ispira a vedere che, con un po' di fiducia e perseveranza, possiamo creare delle splendide amicizie!

E voi che ne pensate? Lo leggerete?

A presto, Yely!







martedì 23 febbraio 2021

Recensione: La cura del dolore


Ciao pipistrellini e nuovi lettori!
Oggi vi parlerò di un libro che mi ha dato molto su cui riflettere!
Il libro in questione è: La cura del dolore di Nicola Pesce ovvero editore della NPE edizioni!
Iniziamo!





Scheda tecnica:
Autore: Nicola Pesce
Editore: Npe edizioni
Genere: Romanzo
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐


Trama: Dopo il successo dei suoi primi due romanzi (Le cose come stanno e Il fiato di Edith), Nicola Pesce torna dopo pochi mesi con la sua terza opera: La cura del dolore, in una edizione di pregio, cartonata in imitlin nero con rilievi in argento.

Il protagonista, Henry, è una persona che ha sempre fatto di tutto per compiacere gli altri, ma questa volta verrà trascinato in una esperienza kafkiana, in un istituto governativo dove dei “burocrati” spingeranno all’estremo la sua tendenza a dire sempre di sì e ad accettare tutto. Sottoposto a torture fisiche e psicologiche, arriverà Henry a capire che deve essere se stesso, ribellarsi e vivere la propria vita?

Una folle ed elaborata metafora della società attuale, sempre troppo politically correct, un “memento vivi”, ossia “Ricordati di vivere”.


Parere personale: Non avrei mai immaginato che un libro così breve (75 pagine circa) mi avrebbe lasciata letteralmente a bocca aperta.
Sicuramente non è un libro che dimenticherò tanto facilmente dato che mi ha fatto molto riflettere!

Il nostro protagonista, Henry, passeggia su una spiaggia ed alla sua mente affiorano dei ricordi: una ragazza mai più rivista, uno strano compagno di una bevuta sola che a quanto pare era stato dato prigioniero per dieci anni.
Mente passeggia, Henry si accorge che degli uomini ben vestiti lo seguono.
Henry fugge, ma gli uomini lo acciuffano e lo portano in un edificio burocratico.
Henry tenta di scappare più volte ma viene sempre riacciuffato. Ma sarà davvero prigioniero?

Attorno a questa domanda si dipana il tema centrale del libro!
In situazioni in cui sembra che la nostra vita stia per finire, riusciamo a trovare le parole giuste per le situazioni che non siamo riusciti ad affrontare prima. Quando tutto passa, quando perdiamo anche la paura di aver paura, la paura stessa diventa effimera, ma a quel punto è troppo tardi!
E questa riflessione mi ha sconvolto totalmente la giornata!
Dovremmo affrontare di petto ogni occasione che ci capita e non lasciare nulla di irrisolto.

Il personaggio di Henry non è molto caratterizzato,ma in questa situazione non penso che sia il protagonista in sè ad essere al centro della storia quanto l'esperienza vissuta dal ragazzo.
Dunque al suo posto ci sarebbe potuto essere chiunque, io, voi che state leggendo, qualunque persona!


Penso che molti dovrebbero leggere questo libro e calarsi nei panni del protagonista, ammetto per esperienza personale che ne uscirete cambiati!

Voi che ne pensate? Lo leggerete? Fatemi sapere!

A presto, Yely.















sabato 20 febbraio 2021

Recensione: Il mondo di Milo vol.3

 


Ciao a tutti pipistrellini affezionati e nuovi lettori!

Finalmente è uscito l'attesissimo vol.3 de Il mondo di Milo che aspettavo davvero tantissimo!

Essendo il terzo volume, invito chi non ha ancora letto i primi due di andare a recuperare le recensioni precedenti per farvi un'idea generale.

Inoltre vi invito a leggere questa serie perché merita tantissimo!

Ringrazio la casa editrice ReNoir comics che mi ha omaggiata della copia!

Iniziamo!




Scheda tecnica:

Autore: Marzano & Ferreira

Editore: ReNoir comics

Genere: Graphic novel/ fantasy

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐








Trama: Milo e Valia, la ragazza del mondo incantato con cui il protagonista ha fatto amicizia, scoprono una ragazza nell'acqua del lago, subito dopo alcuni eventi straordinari accaduti al villaggio: sono spuntati giganteschi rovi che si sono innalzati fino al cielo, ad un'altezza incredibile, e sono apparsi mostri terribili che terrorizzano gli abitanti. Per risolvere questa situazione, la misteriosa ragazza delle nuvole porterà i due amici molto lontano, molto in alto, in un altro mondo. Il terzo capitolo del Mondo di Milo.





Parere personale: In questo terzo libro della serie ritroviamo i nostri protagonisti Milo e Valia alle prese con una ragazza piombata letteralmente dal cielo.

Questa ragazza si chiama Sirah e insieme a lei sono comparsi degli strani rampicanti che si stagliano fino alle nuvole.

Non solo! Da questi rampicanti sono scesi gli urlatori, esseri oscuri che si nutrono delle emozioni delle persone, che agiscono principalmente di notte e che hanno invaso il mondo di Sirah.

Ad occuparsi dello strano caso ci sono un duo di gendarmi che costituiscono le spalle comiche della serie.

Infatti, i protagonisti con Sirah e i due gendarmi, per scappare dagli urlatori, prendono d'assalto uno dei rampicanti e risalgono su fino ad arrivare al regno di cui Sirah é la principessa.

La ragazza confida di essere venuta a cercare lo stregone, ovvero il padre di Valia che purtroppo non c'è e quindi Milo ed una reticente Valia si offrono di aiutarla a salvare il suo regno.

Una volta giunti lì, i ragazzi vengono attaccati da un'orda di parassiti, Milo viene attaccato, ma in quel momento Milo capisce come sconfiggere gli urlatori e i parassiti!


In questa storia troviamo un Milo che inizialmente è reticente ad usare i suoi poteri, ma che poi prende sempre più consapevolezza di essi, fino ad usarli nella battaglia finale.

Inoltre troviamo una Valia molto gelosa di Milo, tanto che arriva a scontrarsi con lo stesso, soprattutto perché non sopporta il contatto tra il ragazzo e Sirah. Che provi qualcosa di più che un semplice affetto?

Proprio per questo sentimento che però non ci viene completamente rivelato, Valia farà un importante sacrificio e questa scena è stata quella che mi ha fatto spezzare il cuore!

I due gendarmi sono davvero fantastici nel loro essere ridicoli, giuro che ho riso di gusto, specie per quanto riguarda il problema dei pantaloni di uno di loro! Alla fine si troveranno ad essere parte attiva della battaglia!


Sirah è il nuovo membro di quello che ora possiamo considerare un trio. Ha dei poteri magici che riguardano le piante ed il suo mondo infatti ruota tutto attorno ad una specie di erba che si muove e che riesce a condurre i nostri protagonisti al tempio.

È una ragazza molto gentile e disponibile, molto allegra ma anche molto responsabile, farebbe di tutto per salvare il suo popolo e suo padre!

Non vediamo molto presenti le zie di Milo in quanto, per una combinazione di cause, decidono di prendersi una vacanza e stare in un posto solo alla volta!

Molto divertente è stata la scena in cui sono state arrestate dai gendarmi in cui sembrava che questi ultimi le stessero torturando e invece stavano imparando a cucinare!

Nonostante questo però io continuo a preferire Valia, con il suo carattere duro e anche un po' antipatico, ma che secondo me nasconde sotto sotto una ragazza molto dolce!


Il finale del libro è aperto, il che ci fa sperare in una nuova avventura alla ricerca di qualcosa o qualcuno molto importante ma che per motivi di spoiler non posso dirvi!


Le tavole sono splendide, lo stile utilizzato è molto cartoon e presentano dei colori vividi e brillanti alternati a quelli oscuri e tetri.

I costumi dei personaggi e anche le ambientazioni sono tutti affascinanti e, assieme alla trama molto accattivante riescono a tenere il lettore incollato alla pagina per tutta la durata della storia!

Io l'ho letto in pochissimo tempo perché la storia mi è piaciuta moltissimo e mi ha presa!

Non vedo l'ora di sapere come continua!


E voi ragazzi che ne pensate? Avete letto i primi due libri della serie? Se non lo avete fatto beh, che aspettate?


A presto, Yely.




lunedì 15 febbraio 2021

Recensioni: Bambi

 


Ciao pipistrellini e nuovi lettori, oggi recensirò un grande classico della letteratura per bambini, Bambi, che ha ispirato anche l'omonimo Film d'animazione Disney.

Ringrazio come sempre la casa editrice Rizzoli innanzitutto per aver portato in Italia un volume spettacolare come questo illustrato da Benjamin Lacombe, ed in secondo luogo per avermi inviato gentilmente la copia cartacea!




Scheda tecnica:

Autore: Felix Salten

Editore: Rizzoli

Genere: Narrativa per ragazzi

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐




Trama: Bambi ripercorre i primi anni di vita di un capriolo e le prove che dovrà affrontare. Racconto iniziatico e inno alla natura, evoca vividamente la magia, la bellezza e i pericoli della vita selvaggia. Pubblicato nel 1923 in Germania, il capolavoro di Felix Salten ebbe un grandissimo successo, ma venne proibito poco tempo dopo dalle autorità naziste che vi lessero una “metafora politica del trattamento subito dagli ebrei in Europa”. L’adattamento in cartone animato da parte di Walt Disney del 1942 contribuì a oscurare l’opera originale e il suo spessore letterario e simbolico. Benjamin Lacombe riporta magnificamente alla luce questo testo; alternando carboncino e pittura, illustrazioni e delicati intagli, ci accompagna nella vita del bosco brulicante di esperienze e sensazioni contrastanti.




Parere personale: Avete presente il classico Disney Bambi? Bene, prendetelo e mettetelo da parte, accartocciate lo, buttatelo, insomma il libro é una cosa diversa!

La storia di Salten è molto più cupa, cruda e permeata dal terrore.

Intendiamoci, non si tratta di un horror e ci sono anche dei momenti dolcissimi come l'infanzia del piccolo capriolo, perché non si tratta di un cervo, ma di un capriolo (non so quale sia la differenza!).

Il fatto è che vediamo degli animali in costante allerta per colpa dell'uomo e del suo terzo braccio, ovvero il fucile.

L'uomo è descritto come un essere orribile, un insaziabile assassino e che bisogna fuggire da lui.

Anche se un uomo salva uno di loro, ci sarà comunque un altro pronto ad ucciderlo.

Nel finale però vediamo che un capriolo riesce a ferire uno, a prova che l'uomo non è un essere onnipotente.

Nella prefazione ci viene spiegato come questo libro non sia inteso strettamente per essere letto da bambini, perché ha un significato nascosto: la caccia dei tedeschi agli ebrei in cui i caprioli sarebbero gli ebrei e i cacciatori i tedeschi.

Gli scorci di foresta che Salten descrive sono magici, non perché surreali, ma perché sono descritti in modo spettacolare, quasi si riesce a vederli e se questo non bastasse,interviene Lacombe con le magnifiche illustrazioni di cui vi ho lasciato una piccola anteprima in questa recensione.

I colori delle illustrazioni sono molto brillanti con alcune scene in bianco e nero, come la fuga di Bambi e delle parti pop up.

Proprio per questo motivo è un libro che va trattato con cura perché è un vero pezzo da collezione!




La lettura è abbastanza scorrevole e con descrizioni a mio parere non troppo ingombranti.

Ne emerge un Bambi curioso e coraggioso quando serve ed è capace di fuggire abilmente dai cacciatori.

La parte della giovinezza del capriolo risulta molto dolce,anche se ci sono alcuni avvenimenti macabri, mentre nella parte adulta il protagonista diventa sempre più schivo tanto da abbandonare la compagna Talune per seguire il Vecchio Principe nella solitudine dopo essere stato ferito da un cacciatore.

Il protagonista in questa storia risulta abbastanza umanizzato, prova dei sentimenti, vive con dei timori, esprime delle curiosità e addirittura dà dei giudizi.

I traumi nella storia sono tanti, a partire dalla scomparsa della mamma del protagonista fino alla morte di altri personaggi.

Questo libro fa stare il lettore con il fiato sospeso in quanto non si sa mai cosa succederà!

I personaggi a cui il lettore di affeziona sono tanti e purtroppo dovrà dire addio ad altrettanti nel corso della storia.


Nonostante questo senso di paura che si avverte nel libro,non posso che dare cinque stelle perché è una storia bellissima che per chi non l'ha letta risulterà del tutto nuova!


Ho amato questa storia che mi ha cambiato il modo di vedere il personaggio principale che nel cartone Disney consideravo come uno sciocco.

Penso che tutti noi dovremmo leggerlo almeno una volta, perché  fa capire il mondo dal punto di vista delle creature del bosco!

E voi che ne pensate? Lo leggerete?


A presto, Yely.






giovedì 11 febbraio 2021

Recensione: La luna e i falò

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

In questi giorni ho letto un classico letterario italiano, La luna e i falò di Cesare Pavese in questa bellissima edizione di Rizzoli che ringrazio in quanto mi ha fornito la copia!

Bene, parliamone!




Scheda tecnica:

Autore: Cesare Pavese

Editore: Rizzoli

Genere: Narrativa

Voto: ⭐⭐⭐


Trama: Il protagonista, Anguilla, all'indomani della Liberazione torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell'amico Nuto, ripercorre i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza in un viaggio nel tempo alla ricerca di antiche e sofferte radici. Storia semplice e lirica insieme, "La luna e i falò" recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di liberazione, e li lega a problematiche private, l'amicizia, la sensualità, la morte, in un intreccio drammatico che conferma la totale inappartenenza dell'individuo rispetto al mondo.



Parere personale:  Ebbene, sono partita con molto entusiasmo a leggere questo libro, date le numerose recensioni positive.

Quando però sono arrivata a metà lettura mi sono accorta che questo libro non mi trasmetteva altro che un senso di malinconia.

Questa angoscia poi si è protratta fino alla fine, lasciandomi un senso di vuoto.

Il protagonista, un uomo torna nel suo paese d'origine dopo essere stato per tantissimi anni in America.

Partito contadino, l'uomo ritorna ricco, ma non può ostentare la sua ricchezza con nessuno in quanto sia i suoi ex padroni, che anche la famiglia che lo aveva adottato fino ai 13 anni erano tutti morti.

L'unica persona rimasta è il suo più caro amico Nuto, con il quale passa molte delle sue giornate di vacanza in quel paese, in quanto l'uomo aveva come fissa dimora una casa a Genova.


Il libro è pervaso dai ricordi dell'uomo di quel luogo che anche se nel tempo è mutato , è  rimasto comunque lo stesso.

La natura ha un posto fondamentale nel libro, il protagonista infatti descrive spesso e molto dettagliatamente i luoghi, anche più volte e se mi seguite da un po' sapete quanto io non amo questo genere di scrittura che fa risultare il libro lento e poco godibile.

Per me infatti è stata dura proseguire nella lettura perché in primis come vi ho già detto le descrizioni rallentavano la narrazione ed in secundis ho dovuto rileggere più volte i paragrafi perché ad una prima lettura mi erano incomprensibili.

Sono sicura comunque che si tratti di un mio gusto personale ad avermi reso la lettura non tanto piacevole. Ripeto, se mi seguite da un po' sapete come sono fatta.


Una cosa che mi è piaciuta è l'amicizia del protagonista con il figlio zoppo dell'uomo che occupa la casa dove egli è vissuto da piccolo, anche se comunque l'autore ha reso l'uomo affettivamente distaccato.

Infatti non ha legato con nessuna donna nel corso della sua vita, non ha figli, la sua famiglia adottiva lo ha letteralmente mollato ad un padrone così come la sua vera madre lo ha lasciato.

Forse è proprio l'abbandono che lo ha fatto crescere così freddo e distaccato.

Anche quando racconta, la sua nostalgia non è per qualche persona in particolare, piuttosto per quelle scorribande giovanili.


Dal testo intuiamo comunque come nel passato le persone vivevano in un mondo violento dove prendere botte era quotidiana amministrazione, i bambini venivano lasciati ad altre persone per farli lavorare, e dunque non mandandoli a scuola.

Inoltre nel dopoguerra si inaspriscono i rapporti tra destra e comunisti, come vediamo nella predica del parroco durante i funerali di due soldati ignoti morti e ritrovati tempo dopo.


Che dire, è stata una lettura particolare, ma ahimè non è stato amore.


Voi che ne pensate? Fatemi sapere la vostra!


A presto, Yely.






domenica 7 febbraio 2021

Recensione: L'Arca dei Draghi

 


Ciao a tutti pipistrellini affezionati e nuovi lettori!

Oggi andiamo all'avventura alla ricerca di un raro drago azzurro con il libro "L' Arca dei Draghi" edito da Rizzoli che ringrazio per la stupenda copia omaggio!

Ma vediamo questo libro più da vicino!




Scheda tecnica:

Autore: Curatoria Draconis

Editore: Rizzoli

Genere: Libri per ragazzi

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐


Trama: Benvenuto a bordo dell'Arca dei draghi... ti aspettavamo! Con noi osserverai da vicino i magnifici draghi ospiti a bordo, e viaggerai ai quattro angoli della Terra per osservarne tanti altri nel loro habitat naturale. Il nostro compito è proteggerli! I draghi sono sempre meno numerosi. La colpa è della caccia e della colonizzazione! Il tempo è quasi scaduto, ed è in gioco la sopravvivenza della più spettacolare delle specie... il Dragone Celeste! Vuoi aiutarci a salvarlo? Unisciti all'impresa. Fai la differenza per le future generazioni!


Parere personale: Questo volume da collezione con disegni spettacolari ci introduce nel mondo dei draghi con un sacco di storie e curiosità.

La scrittrice del libro, Curatoria Draconis, ci introduce nel suo equipaggio  di custodi dei draghi.

Tramite appunti di viaggio, pagine provenienti dalla biblioteca dell'arca e draghi stessi, veniamo a conoscenza di molte particolarità.

Ci sono nell'arca draghi di tutto il mondo, suddivisi per continente e ognuno di loro aiuta il lettore e la scrittrice alla ricerca di un misterioso drago celeste.

Le descrizioni delle specie di draghi sono molto dettagliate e comprendono anche le abitudini degli animali in questione.

Nonostante i draghi non esistano, questo libro vi si approccia come se parlasse di animali qualunque, dunque come se fosse un'enciclopedia di draghi.

Ma, come dicevo prima, non troviamo solo descrizioni enciclopediche perché l'autrice chiama a rapporto il lettore ed assieme a lui compie le sue scoperte e ricerche, inoltre dona a chi legge delle conoscenze fatte dal suo equipaggio, esperti di ogni campo!


Tra i vari draghi, oltre a quello celeste, spiccano per bellezza quelli asiatici che inoltre hanno poteri riconducibili alla psiche.

Sì, perché nell'immaginario comune i draghi sanno solo sputare fuoco, invece non è così!

Queste creature possono dominare anche il ghiaccio ed altri elementi diversificandosi da continente a continente non solo per l'aspetto.


Il libro in questione ha un insegnamento intrinseco, ovvero quello di salvaguardare il pianeta per preservarne le specie viventi.


Le illustrazioni di Tomislav Tomic sono sensazionali e dai colori brillanti.

L'ultima pagina è un vero spettacolo per gli occhi in quanto ci sono dei particolari in oro che alle gazze ladre come me piacerà sicuro.


Quest'edizione è un gioiellino da collezione per le librerie degli appassionati di mitologia e fantasy oltre che per i ragazzi dagli 8 anni in su.

Si legge in pochissimo tempo ed affascina il lettore con le sue illustrazioni meravigliose.

Ottimo quando si ha voglia di qualcosa di aesthetic che colpisca gli occhi, io l'ho praticamente divorato e non parlo solo a livello di lettura, ho assaporato ogni pagina con gli occhi, centimetro per centimetro, soffermandomi su ogni particolare delle figure e vi consiglio di fare lo stesso!


Voi cosa ne pensate? Lo leggerete?


A presto, Yely.





giovedì 4 febbraio 2021

Recensione: Pelle D'Asino


 

Ciao lettori! Oggi voglio portare alla vostra attenzione una bellissima fiaba edita da Rizzoli in questo fantastico volume con delle illustrazioni in oro e nero!

Bello nei contenuti e anche nell'estetica, Pelle d'Asino, è un adattamento della fiaba di Charles Perrault il quale ha narrato anche la storia di Cenerentola.

Ringrazio tantissimo la casa editrice sempre molto gentile che mi ha omaggiata della copia di questo meraviglioso libro.






Scheda tecnica:
Autore: Cécile Roumiguière
Editore: Rizzoli
Genere: Fiaba
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐





Trama: 
Un re, distrutto dalla perdita dell'amata moglie, vuole sposare la sua stessa figlia. Ma il sacrificio di un asino magico e l'aiuto di un'astuta madrina condurranno la tenace principessa verso la libertà... e verso l'amore. Tra le più antiche fiabe mai raccontate, "Pelle d'Asino" torna a incantare i lettori in una nuova versione arricchita dalle suggestive illustrazioni di una giovane artista americana.




Parere personale:  Ricordate che tempo fa vi avevo portato la recensione della graphic novel pelle di mille bestie? 

Ecco, quella storia molto probabilmente si ispira a questa di Charles Perrault.

Una regina, in letto di morte, fa promettere a suo marito che in futuro potrà sposare solo una donna più bella di lei.

Quando la donna muore, il re per il dolore di chiude nel lutto allontanando anche la sua unica figlia.

Gli anni passano e la principessa diviene sempre più bella, e così, il re, che la scorge dopo tanti anni, si convince che è lei la donna più bella della sua defunta moglie e così vuole sposarla.

La ragazza non vuole sposare suo padre e così dopo avergli chiesto degli abiti impossibili da realizzare, fugge coperta dalla pelle dell'asino di suo padre.


Questa storia mi è piaciuta un sacco perché è riuscita a trascinarmi in quel mondo fatato dove esistono degli abiti stupendi, degli anelli capaci di trasformarti, principesse ecc...

Inoltre la lettura è molto semplice e scorrevole, rendendo piacevole il viaggio in questa storia.

Una nota particolare è che l'autrice ha inserito in questa fiaba antica degli elementi moderni, creando un perfetto connubio tra vecchio e nuovo.

A completamento dell'edizione si aggiungono le illustrazioni di Alessandra Maria in oro e nero con riferimenti naturali, rendendo il libro un vero e proprio gioiello da collezione che si aggiunge agli altri volumi diretti da Lacombe.


Questa fiaba ha molte similitudini con Cenerentola: c'è una fata madrina, un principe, un anello misterioso che il principe fa indossare a tutte le fanciulle del regno, una ragazza, orfana di madre, buona e gentile che sa rimboccarsi le maniche.

Attenzione però! La principessa non aspetta un principe azzurro che la salvi, lei fugge dal padre e si mette a lavorare in una fattoria! Il principe è solo per il lieto fine!


La storia ci mostra quanto un lutto possa indurre alla follia, come il re, che perdendo la moglie, non capisce che non può sposare la figlia, annebbiato dalla promessa fatta alla moglie morente.


Nonostante sia una storia antica io la trovo piuttosto moderna e adatta ad essere letta dal lettore di qualsiasi età.


Voi che ne pensate? Conoscevate questa storia?


A presto, Yely.