giovedì 11 febbraio 2021

Recensione: La luna e i falò

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

In questi giorni ho letto un classico letterario italiano, La luna e i falò di Cesare Pavese in questa bellissima edizione di Rizzoli che ringrazio in quanto mi ha fornito la copia!

Bene, parliamone!




Scheda tecnica:

Autore: Cesare Pavese

Editore: Rizzoli

Genere: Narrativa

Voto: ⭐⭐⭐


Trama: Il protagonista, Anguilla, all'indomani della Liberazione torna al suo paese delle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell'amico Nuto, ripercorre i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza in un viaggio nel tempo alla ricerca di antiche e sofferte radici. Storia semplice e lirica insieme, "La luna e i falò" recupera i temi civili della guerra partigiana, la cospirazione antifascista, la lotta di liberazione, e li lega a problematiche private, l'amicizia, la sensualità, la morte, in un intreccio drammatico che conferma la totale inappartenenza dell'individuo rispetto al mondo.



Parere personale:  Ebbene, sono partita con molto entusiasmo a leggere questo libro, date le numerose recensioni positive.

Quando però sono arrivata a metà lettura mi sono accorta che questo libro non mi trasmetteva altro che un senso di malinconia.

Questa angoscia poi si è protratta fino alla fine, lasciandomi un senso di vuoto.

Il protagonista, un uomo torna nel suo paese d'origine dopo essere stato per tantissimi anni in America.

Partito contadino, l'uomo ritorna ricco, ma non può ostentare la sua ricchezza con nessuno in quanto sia i suoi ex padroni, che anche la famiglia che lo aveva adottato fino ai 13 anni erano tutti morti.

L'unica persona rimasta è il suo più caro amico Nuto, con il quale passa molte delle sue giornate di vacanza in quel paese, in quanto l'uomo aveva come fissa dimora una casa a Genova.


Il libro è pervaso dai ricordi dell'uomo di quel luogo che anche se nel tempo è mutato , è  rimasto comunque lo stesso.

La natura ha un posto fondamentale nel libro, il protagonista infatti descrive spesso e molto dettagliatamente i luoghi, anche più volte e se mi seguite da un po' sapete quanto io non amo questo genere di scrittura che fa risultare il libro lento e poco godibile.

Per me infatti è stata dura proseguire nella lettura perché in primis come vi ho già detto le descrizioni rallentavano la narrazione ed in secundis ho dovuto rileggere più volte i paragrafi perché ad una prima lettura mi erano incomprensibili.

Sono sicura comunque che si tratti di un mio gusto personale ad avermi reso la lettura non tanto piacevole. Ripeto, se mi seguite da un po' sapete come sono fatta.


Una cosa che mi è piaciuta è l'amicizia del protagonista con il figlio zoppo dell'uomo che occupa la casa dove egli è vissuto da piccolo, anche se comunque l'autore ha reso l'uomo affettivamente distaccato.

Infatti non ha legato con nessuna donna nel corso della sua vita, non ha figli, la sua famiglia adottiva lo ha letteralmente mollato ad un padrone così come la sua vera madre lo ha lasciato.

Forse è proprio l'abbandono che lo ha fatto crescere così freddo e distaccato.

Anche quando racconta, la sua nostalgia non è per qualche persona in particolare, piuttosto per quelle scorribande giovanili.


Dal testo intuiamo comunque come nel passato le persone vivevano in un mondo violento dove prendere botte era quotidiana amministrazione, i bambini venivano lasciati ad altre persone per farli lavorare, e dunque non mandandoli a scuola.

Inoltre nel dopoguerra si inaspriscono i rapporti tra destra e comunisti, come vediamo nella predica del parroco durante i funerali di due soldati ignoti morti e ritrovati tempo dopo.


Che dire, è stata una lettura particolare, ma ahimè non è stato amore.


Voi che ne pensate? Fatemi sapere la vostra!


A presto, Yely.






5 commenti:

  1. Con Pavese purtroppo non ho un grande feeling però vorrei rileggerlo e dargli un’altra possibilità

    RispondiElimina
  2. Non so se affronterei una lettura di questo tipo però mi, ha colpito molto la tua analisi sul rapporto di amicizia

    RispondiElimina
  3. Io non l'ho letto e non so se possa piacermi

    RispondiElimina
  4. Se pur questo libro sia ambientato nella mia terra, non l’ho mai letto😨😨😨devo ricuperarlo

    RispondiElimina
  5. Non ho mai letto nulla di Pavese, ma da come ne parli penso non faccia per me ✨

    RispondiElimina