lunedì 31 gennaio 2022

#12daysofwomen: Ipazia d'Alessandria

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Eccoci tornati alla nostra rubrica mensile in cui, partendo dal libro Storie della buonanotte per bambine ribelli edito da Mondadori vi racconto le vite di alcune donne che hanno fatto la storia.

In questo primo appuntamento del 2022 la protagonista sarà Ipazia d'Alessandria, matematica e filosofa dell' Antica Grecia.





Ipazia nasce ad Alessandria d'Egitto tra il 355 e 370. 

Suo padre era un filosofo di nome Teone che le permise di studiare fin da giovane nella biblioteca d'Alessandria.

Dei suoi altri familiari purtroppo non c'è certezza.

Cresciuta, Ipazia divenne capo della scuola Alessandrina, ma purtroppo di tutti i suoi scritti, nulla è arrivato a noi, probabilmente anche a causa dell'incendio della biblioteca di Alessandria. Ad ogni modo molto suoi contemporanei parlarono di lei come una delle menti più brillanti del tempo. Un simbolo di libertà di pensiero e di indipendenza femminile.

Non prese mai marito perché si riteneva "sposata alla verità".




Riuscì a formulare l'ipotesi del movimento della Terra e probabilmente provo anche a superare la concezione tolemaica secondo cui il Sole gira attorno alla Terra.

È probabile che abbia inventato l'astrolabio, l'idroscopio e il planisfero.

In campo filosofico si unì al neoplatonismo, insegnando a chiunque avesse avuto voglia di ascoltarla.




In un clima di crescita della religione cristiana, i culti pagani vennero proibiti. Ipazia non si piegò mai al cristianesimo e proprio per questo motivo fu lapidata da una folla di fanatici nel 415 in una chiesa. Oltre al suo essere pagana, ad aggravare la sua posizione ci fu anche il fatto di essere una donna libera, cosa inaccettabile per gli uomini del tempo.




Voi conoscevate questa storia? Io penso che Ipazia sia una figura davvero affascinante, soprattutto per il fatto che ai suoi tempi essere una donna istruita e colta non era così semplice, un vero esempio da seguire!




A presto, Yely.




domenica 30 gennaio 2022

Review party/ Blog tour: Daniel Spoon + Ambientazione del libro

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi sono qui per parlarvi di un libro Che vede intrecciarsi angeli, demoni e umani...

Il libro in questione è Daniel Spoon dell'autore emergente Gabriele Delfino.

Oltre alla recensione vi parlerò anche delle varie ambientazioni che si intersecano nella vicenda, ma prima voglio ringraziare Gabriele e la casa editrice Rossini per avermi inserita in questo evento di lancio e per avermi inviato una copia con una dedica dolcissima!

Ed ora, senza indugiare, iniziamo la nostra analisi!




Scheda tecnica:

Autore: Gabriele Delfino

Editore: Rossini editore

Genere: Paranormal romance

Voto: ⭐⭐⭐



Trama: Daniel Spoon è un ragazzo impacciato di 19 anni, con gli occhiali, i capelli gonfi e un imbarazzante residuo di acne. Tutto questo però è poco importante, perché è alle soglie di una nuova vita: sta iniziando l'università, ha trovato un lavoro per mantenersi ed è pronto a lasciarsi alle spalle gli anni spiacevoli dell'adolescenza. Quello che non sa è che il destino ha altri piani per lui e quando si innamorerà? di Elisabeth, una ragazza bellissima e misteriosa, la sua vita sarà destinata a cambiare per sempre. Che cosa nasconde la ragazza? Qual è il suo segreto?





Parere personale: La lettura di questo libro è stata molto piacevole e scorrevole.

Daniel è un ragazzo che dopo aver passato una vita da liceale "sfigato", vuole cambiare completamente vita all'università.

Basta studio e casa, per cambiare vuole dedicarsi alle feste, ai drink e... alle ragazze.

Una di queste ragazze però lo attrae sin da subito, Elisabeth, bella e irraggiungibile.

Dopo però un incontro in cui Daniel viene letteralmente aggredito da Elisabeth le cose cambiano...

Per la prima volta in questo genere di libri non è la ragazza ad essere affascinata da una creatura sovrannaturale, ma il contrario, perché sì, Elisabeth non è umana.

La particolarità di questo libro è che ogni capitolo si apre con il testo di una canzone di cui trovate il titolo a fine capitolo. No, non sono messe a caso, sono in realtà i sottofondi da ascoltare durante ogni capitolo.

L'autore ha anche creato una playlist su Spotify con tutti i brani del testo che potete trovare sotto il profilo di Gabriele Delfino.


I personaggi principali: Daniel, Elisabeth e Alice sono ben caratterizzati e ognuno di loro dotato di una storia particolare alle proprie spalle.

Daniel cresciuto senza padre, Elisabeth con un passato piuttosto turbolento e poi la mia preferita... Alice, un angelo caduto con un carattere piuttosto frizzantino e sarcastico.

Spero davvero che facciano una storia su di lei perché merita molto!


L'unica pecca di questo libro sono i voli pindarici amorosi di Daniel, è davvero molto molto smielato e se mi leggete da un po' saprete bene che non amo molto le storie dolci.

Per il resto però è una lettura davvero molto piacevole, ed interessante, narrata dal punto di vista di Daniel.

Aspetto con impazienza il sequel!



Voi che ne pensate? Lo avete letto?






Approfondimento: Ambientazione del libro.



Il libro Daniel Spoon si ambienta principalmente in Inghilterra, nello specifico a Londra.

Lo capiamo da piccoli dettagli come l'uso della sterlina o dal fatto che si menzionano alcuni monumenti della città.


Daniel all'università vive nel campus studentesco Kenwood Manor, non di certo un luogo elegante e alla moda, piuttosto un edificio antiquato, malmesso e fatiscente.


Un altro ambiente in cui si svolgono le nostre vicende è il Fat Burger, luogo in cui Daniel trova lavoro, caratterizzato anch'esso per non essere un luogo molto elegante, ma perlomeno è superficialmente pulito anche se, come tutti i fasti food  odora di fritto.


Dall'Inghilterra ci spostiamo a Siena, dove Daniel ed Elisabeth passano il loro secondo appuntamento. Questa città è molto importante per Elisabeth perché è il luogo in cui riesce a trovare pace. Ha addirittura protetto la città dalle guerre.


Un altro luogo importante è la libreria in cui Daniel, dopo un attacco demoniaco, incontra il resto della "famiglia" di Elisabeth, un luogo etereo, fuori dal tempo, dove una notte equivale ad una settimana lì dentro.

Profuma di the matcha, è più grande di come sembra all'esterno ed è illuminato da un grande lucernario.


Infine l'ultimo luogo in cui si svolge la vicenda è in Svezia in una piccola isola solitaria sul lago di Malaren.



Insomma possiamo dire che Daniel Spoon ha un sacco di luoghi diversi ma tutti interessanti!




Vi consiglio di dare un'occhiata agli altri blog partecipanti e ai loro interessantissimi approfondimenti che vi metto a fine articolo.




A presto, 






Yely.















giovedì 27 gennaio 2022

Review party: Maria Branwell/ la madre delle sorelle Brontë

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi vi parlerò di un libro molto particolare per un review party organizzato dalla casa editrice Vintage editore che ringrazio per la copia cartacea.

Il libro di oggi parla di Maria Branwell, madre delle famosissime sorelle Brontë.







Scheda tecnica:

Autore: Maddalena De Leo

Editore: Vintage editore

Genere: Storico

Voto: ⭐⭐⭐⭐




Trama: ...Fu allora che la potente immaginazione di Charlotte Brontë, già autrice di Jane Eyre, iniziò il processo di creazione di un nuovo personaggio. Questa volta la protagonista della sua novella sarebbe stata sua madre, Maria Branwell, morta ormai da più di trent'anni, ma tornata a rivivere per lei attraverso quelle parole così vivide ancora impresse su pochi fogli consumati dal tempo. Lei, la sua unica figlia sopravvissuta, avrebbe scritto per Maria quello che doveva essere stato una sorta di diario personale ai tempi della sua vita in Cornovaglia e anche dopo, una volta sposata, nello Yorkshire; un resoconto annuale che avrebbe ricreato la giovane donna di allora con speranze e aspettative sconosciute a tutti e inghiottite per sempre dal tempo.








Parere personale: Maddalena De Leo in questo libro ha avuto un'idea davvero geniale! Raccontare la storia di Maria Branwell in un modo tutto nuovo.
Come ci viene subito detto, il padre di Charlotte Brontë, dona all'ultima figlia rimasta in vita le lettere che sua moglie (e madre di Charlotte) gli scriveva durante il loro fidanzamento.
Da queste lettere Charlotte ha una grande idea! Scrivere una storia che ha come protagonista Maria Branwell, sottoforma di diario.
Spesso la data di ogni capitolo è il 15 Aprile, giorno in cui Maria compie gli anni, dunque ad ogni capitolo abbiamo un riassunto dell'anno passato.

La storia si divide principalmente tra Cornovaglia e Yorkshire, molto belle e vivide sono le descrizioni che Maria fa dei luoghi.
Ho trovato soprattutto affascinante la piccola introduzione alla Cornovaglia, una terra magica piena di storie.

Da questo diario emerge una personalità fresca, solare, libera, piena di vita e di coraggio. Questo però fino alla morte di suo padre.
Questa freschezza di Maria si ripercuote per tutto il racconto, rendendo la narrazione leggera e piacevole.
Si può notare anche un attento studio dell'autrice sul personaggio che correda il libro con una completa bibliografia di riferimento!

Insomma un vero gioiello per conoscere un altro tassello di una famiglia che ha dello straordinario!


Voi che ne pensate?  Conoscevate questo libro? Fatemi sapere cosa ne pensate!

A presto, 


Yely.










lunedì 17 gennaio 2022

Review party: Le guerriere dal sangue d'oro

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Benvenuti in questo primo review party del nuovo anno!

Oggi parleremo del libro: le guerriere dal sangue d'oro uscito a Dicembre per la casa editrice Mondadori che ringrazio per la copia omaggio!

Il review party è stato organizzato da Bea di Eynys Paolini, mi raccomando, passate anche sul suo blog!




Scheda tecnica:

Autore: Namina Forna

Editore: Mondadori

Genere: Fantasy

Voto: ⭐⭐⭐⭐



Trama: È tardo pomeriggio quando arriviamo al tempio. La piazza del villaggio è già gremita: le ragazze, nei loro abiti da cerimonia, si mettono in fila davanti ai gradini del tempio, con i genitori ai lati. Mio padre prende posto accanto a me quando i tamburi iniziano a suonare. Gli jatu marciano solennemente verso i gradini, le loro crudeli maschere da guerra brillano nella luce spenta del pomeriggio. Osservo le mura bianche e spoglie del tempio, il suo tetto rosso. Il rosso è il colore della santità. È il colore del sangue delle ragazze pure che saranno messe alla prova oggi. Deka conosce bene l'importanza del rituale della purezza. Sa che da esso dipenderà se potrà o meno diventare membro a tutti gli effetti del suo villaggio ed essere finalmente parte di qualcosa, proprio lei che si è sempre sentita diversa e fuori posto. Ma il giorno della cerimonia, il suo sangue si rivela d'oro, il colore della non purezza. Le conseguenze, Deka lo sa bene, potrebbero essere peggiori della morte. Per questo, quando una misteriosa donna va a trovarla nel luogo in cui è imprigionata e le propone di andarsene dal villaggio per entrare a far parte di un esercito composto da ragazze esattamente come lei, le alaki, non ha dubbi. Pur comprendendo i pericoli che la aspettano, Deka decide di abbandonare la vita che ha sempre conosciuto. Ma già nel viaggio che la conduce alla capitale del regno, e alla più grande battaglia della sua vita, scoprirà presto che la grande città serba molte sorprese. E che niente è davvero come sembra, nemmeno lei.





Parere personale: Le guerriere dal sangue d'oro è il primo volume della trilogia "Deathless"(immortali) di Namina Forna.

Protagonista e narratrice della storia è Deka, una giovane sedicenne che nei suoi primi anni di vita ha vissuto secondo le leggi del dio Oyomo, ma, a seguito di un attacco dei gridamorte (mostri dalle fattezze umanoidi) proprio durante la cerimonia del rituale di purezza, si scopre che Deka possiede sangue dorato, sangue impuro.

Il rituale di purezza serve per l'appunto a verificare che le donne abbiano il sangue puro, ovvero rosso. 

Gli esseri dal sangue impuro sono, secondo le leggende, figlie di antichi demoni, un insulto al dio Oyomo, ma con poteri sovrumani.

Il world building è davvero molto ben strutturato, anche se alcuni nomi come ad esempio gridamorte mi sembrano un po' presi in prestito da altre saghe.

È bello però il fatto che ci sia un bestiario variegato e non i soliti draghi, unicorni, ecc...

L'ambientazione della storia è Otera, un regno con molte dissimilitudini al suo interno dove l'uomo regna sovrano e la donna serve solo a generare prole e deve coprirsi il volto con una maschera in presenza di un uomo, deve sempre girare accompagnata da un membro maschile della famiglia, non può correre,urlare, ecc...

Ma il maschilismo tossico non è l'unica tematica protagonista di questo racconto: Deka ha come madre una donna proveniente dal sud, dunque dalla pelle scura e tratti afro.

Nel villaggio della protagonista, situato molto a nord, le donne del sud non vengono viste di buon occhio, soprattutto se nascondono molti segreti come la madre di Deka.

Dunque in questo paesino un po' razzista, Deka deve fare di tutto per sentirsi accettata e per lei la cerimonia di purezza doveva essere il "lasciapassare" ad una vita normale.

È molto difficile in quest'ottica non fare paragoni con il mondo reale, su quanto le donne siano ancora messe da parte, relegate alla figura di angelo del focolare e quanto il razzismo sia ancora una piaga che affligge l'umanità.

L'autrice però ci lascia intravedere uno spiraglio di luce, facendoci vedere quanto l'unione faccia seriamente la forza. Le nostre guerriere infatti sono accomunate da un patto inscindibile di sorellanza per la vita, insieme sono una vera potenza.

Finalmente troviamo una protagonista meno outsider e ribelle,come sono solite nei romanzi fantasy. Deka è ligia ai suoi doveri, vuole essere accettata, non fa la "spaccona" e non esibisce i suoi poteri con nonchalance.

È una ragazza che dal nulla si è ritrovata ad essere ciò che non avrebbe mai voluto, è spaventata, addolorata e anche ferita da coloro che riteneva cari.

Ho apprezzato molto la crescita di Deka nell'arco della storia: vediamo come da ragazza sottomessa e in cerca di redenzione, dopo una serie di avvenimenti orribili, diventa una giovane donna determinata a prendere con le proprie mani la vita che cerca e che sprona le compagne ad essere forti!

Il "fight like a woman" in questo libro assume un'accezione del tutto positiva!



La narrazione è davvero molto scorrevole: descrizioni e azioni sono ben bilanciate e il presente utilizzato per raccontare la storia rende il tutto molto dinamico.

Se siete deboli di stomaco però vi avverto, ci sono delle scene molto crude che potrebbero farvi contorcere le viscere.


Personalmente non vedo l'ora di continuare con la storia!



Voi che ne pensate? Fatemi sapere nei commenti!



A presto,






 Yely.