Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!
Eccoci tornati alla nostra rubrica mensile in cui, partendo dal libro Storie della buonanotte per bambine ribelli edito da Mondadori vi racconto le vite di alcune donne che hanno fatto la storia.
In questo primo appuntamento del 2022 la protagonista sarà Ipazia d'Alessandria, matematica e filosofa dell' Antica Grecia.
Ipazia nasce ad Alessandria d'Egitto tra il 355 e 370.
Suo padre era un filosofo di nome Teone che le permise di studiare fin da giovane nella biblioteca d'Alessandria.
Dei suoi altri familiari purtroppo non c'è certezza.
Cresciuta, Ipazia divenne capo della scuola Alessandrina, ma purtroppo di tutti i suoi scritti, nulla è arrivato a noi, probabilmente anche a causa dell'incendio della biblioteca di Alessandria. Ad ogni modo molto suoi contemporanei parlarono di lei come una delle menti più brillanti del tempo. Un simbolo di libertà di pensiero e di indipendenza femminile.
Non prese mai marito perché si riteneva "sposata alla verità".
Riuscì a formulare l'ipotesi del movimento della Terra e probabilmente provo anche a superare la concezione tolemaica secondo cui il Sole gira attorno alla Terra.
È probabile che abbia inventato l'astrolabio, l'idroscopio e il planisfero.
In campo filosofico si unì al neoplatonismo, insegnando a chiunque avesse avuto voglia di ascoltarla.
In un clima di crescita della religione cristiana, i culti pagani vennero proibiti. Ipazia non si piegò mai al cristianesimo e proprio per questo motivo fu lapidata da una folla di fanatici nel 415 in una chiesa. Oltre al suo essere pagana, ad aggravare la sua posizione ci fu anche il fatto di essere una donna libera, cosa inaccettabile per gli uomini del tempo.
Voi conoscevate questa storia? Io penso che Ipazia sia una figura davvero affascinante, soprattutto per il fatto che ai suoi tempi essere una donna istruita e colta non era così semplice, un vero esempio da seguire!
A presto, Yely.
Non conoscevo benissimo la sua storia, è stato interessante leggerla nella tua rubrica🥰
RispondiEliminaNon conoscevo la sua storia e questo articolo è stato molto interessante.
RispondiEliminaÈ sicuramente una capostipite del femminismo. Ammiro la sua libertà di pensiero e il suo coraggio nello sfidare la società maschilista del tempo
RispondiEliminaA me sembra di averla studiata a scuola. Mi hai riaperto un cassettino della memoria.
RispondiElimina@lemille_e_unapagina
Ho acquistato da poco un libro dedicato a questa donna proprio per approfondire la sua storia
RispondiEliminaInteressante questo tuo articolo, brava 👏👏👏fa venire voglia di saperne di piú
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