venerdì 29 maggio 2020

Review party: Falce di Neal Shusterman




Salve a tutti readers, oggi vi parlerò di un libro che mi ha davvero stregata e ringrazio Mondadori per aver permesso a me e alla mia amica Beatrice di Eynys Paolini Books di organizzare questo review party e di averci fornito il materiale per potervene parlare!
Ringrazio inoltre tutti i blogger che hanno aderito al review party e con cui è nata una bellissima amicizia!
Tornando a "Falce", primo di una trilogia (che vedrete sul mio blog di volta in volta che usciranno i successivi)  ha davvero saputo stregare con la sua innovatività.
Passiamo ora all'introduzione!






Scheda tecnica:
  • Autore: Neal Shusterman
  • Editore: Mondadori
  • Genere: Distopico
  • Voto: ⭐️⭐️⭐️⭐️ e 1/2







Trama: Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l'umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori. A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un'immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti. Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare. Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l'efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere "spigolato". In termini meno poetici: ucciso. Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette






Parere personale: L'autore ci pone al  centro di un futuro molto lontano, in cui gli anni si contano con un calendario cinese che però cambia animale di volta in volta.
In questo mondo utopico governato da un supercomputer chiamato Thunderhead  la morte non è più un problema, né tantomeno   la criminalità o la fame.
L'unico modo per far sì che il mondo non sia sovrappopolato è costituito dall'operato delle falci che uccidono persone senza la possibilità di farle ritornare in vita.
Le falci devono però attenersi ad una quota annuale di uccisioni, hanno un regolamento, non possono fare di testa loro, anche se il Tunderhead su di loro non ha giurisdizione.
Infatti proprio per questa non-giurisdizione vediamo che il mondo delle falci è pregno di corruzione, pochi sono quelli che non si fanno colpire dal potere che questo "mestiere" scaturisce.
Qui si innestano le storie di due ragazzi del MidMerica, Citra e Rowan, due ragazzi all'apparenza normalissimi, ma che entrambi non provano piacere nel vedere morire la gente. 
Proprio per questo vengono scelti come aspiranti falci dal maestro Faraday, ma una volta arrivati al primo esame i ragazzi vengono messi di fronte ad una sfida, chi dei due riuscirà a diventare falce dovrà spigolare l'altro e questo è un bel problema perché i due ragazzi hanno stretto amicizia e sono segretamente attratti l'uno dall'altra ...


                                        


Parto col dire che la lettura è stata davvero piacevole, mi ha inserita immediatamente nel contesto e mi ha affascinata dalla prima all'ultima pagina, tenendomi incollata e facendomi desiderare di averne di più (infatti non vedo l'ora di leggere i successivi), anche se per alcuni tratti lenta, per questo motivo non ho dato a questo libro il cinque pieno!
Mi è piaciuta davvero tanto la storia dei due ragazzi ed il compito della falce mi ha fatto davvero riflettere. Nessuno sano di mente vorrebbe uccidere qualcuno, eppure in un mondo dove la morte non esiste più sembra un atto doveroso per non condannare l'intera umanità all'estinzione.
Anche il fatto di potersi ringiovanire e vivere per sempre mi ha dato da pensare: Vorrei davvero una vita così? In mondo in cui tutto è eterno si può davvero provare di tutto, ma purtroppo la noia è il sentimento che più spesso lo fa da padrone. L'arte non produce più nulla, né tantomeno la letteratura, non c'è più nulla da inventare, nulla da scoprire e inoltre si è spiati costantemente da un computer che governa tutto ciò che non appartiene alle falci.
Le falci inoltre non sono ben viste dalla gente che ne è spaventata e cerca il più possibile di compiacerli e accontentarli per non essere  "spigolati" (termine utilizzato dalle falci per dire uccidere). A questo punto sarebbe davvero bello vivere per sempre ma con la costante paura che qualche falce possa incontrarti e ucciderti o è meglio vivere nell'inconsapevolezza ma di meno? Io davvero a questo quesito non sono riuscita a dare una risposta!

                                         



Il personaggio in cui mi sono identificata di più è Citra, una ragazza senza peli sulla lingua e davvero molto intelligente, mentre Rowan l'ho trovato un pochino passivo, non so, non mi ha attratta molto.



Per quanto riguarda il Maestro Faraday e Madame Curie, beh, io li ho trovati davvero un esempio di integrità morale e poi.... sono davvero teneriiiiiiiiiiiii! (ok la smetto di fangirlare)
Ma vogliamo parlare dei "Fantastici 4"? Il quartetto guidato dal Maestro Goddard mi ha ricordato molto qualcuno che in passato ha macchiato la nostra storia con una delle pagine più orribili, Adolf Hitler.
Goddard prova piacere ad uccidere e fa uccisioni di massa senza risparmiare nessuno. Il suo animo è davvero pervaso dalla corruzione, avidità e tutte le caratteristiche peggiori che possono esserci in un essere umano.
Degno di un serial killer inneggia alla sua "missione" come un dono che fa a coloro a cui causa la morte. 

La cosa che mi è piaciuta molto è stata la caratterizzazione dei personaggi attraverso i loro diari, perché ogni falce deve tenere un diario e anche gli apprendisti devono cominciare a scriverne uno. Da questo espediente narrativo conosciamo i pensieri più intimi e le riflessioni dei nostri protagonisti! L'ho trovato davvero geniale e di semplice comprensione.

Voglio fare un plauso anche alla copertina, con questa ragazza (probabilmente Citra) che tiene una falce il cui manico crea il profilo del volto della ragazza, semplice, come la comunità delle falci dovrebbe essere ma di effetto! Sono stata davvero felice che la casa editrice abbia voluto mantenere la copertina originale!




Per tirare le somme io invito davvero tutti gli amanti dei distopici a leggere questa meraviglia perché secondo me questo libro sarà davvero un gran successo e spero che se un giorno dovessero farne un film non lo snaturino della sua bellissima anima!
Che fate ancora qui? Correte a leggere falce!


Qui sotto vi metto come sempre tutti i blog partecipanti al party, così che potrete leggere anche i loro punti di vista e farvi un quadro generale!










mercoledì 27 maggio 2020

Review Party: Morgana




Salve a tutti cari lettori, oggi sono qui per presentarvi un libro che mi ha catturata sin da subito con la sua immagine di copertina.
Sì, so che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina, ma se si tratta di una graphic novel penso che la presentazione principale sia importante!
Ma ciancio alle bande, andiamo ad analizzare questo piccolo capolavoro d'arte!







Scheda Tecnica:
  • Autore: Simon Kansara e Stéphane Fert
  • Editore: Tunuè
  • Genere: Graphic novel, Fantasy
  • Voto: ⭐️⭐️⭐️




      "Non preoccuparti, i nostri vicini impareranno a temerla!"


Trama: Privata del suo destino di regina, la sorellastra di Re Artù diventa la sulfurea fata Morgana che si erge contro la tirannia della Tavola Rotonda e le manipolazioni di Merlino il pazzo. Una moderna rilettura del ciclo arturiano, che porta al centro della narrazione la libertà e la fierezza delle donne di corte, il loro desiderio di riscatto dall'egoismo e dalla brama di potere degli uomini.




"Sono io quella che dovevano incoronare quest'oggi! Dovevo essere io a regnare sulla Bretagna.
Io, Morgana di Tintagel"



Parere personale: Siamo sempre stati portati a pensare Morgana come una fata crudele, ma le cose stanno davvero così? E se fosse vero, ci siamo mai chiesti il perché?
Ecco, queste sono le riflessioni da cui partono i due autori di questa graphic novel all'insegna del femminismo.
In molti tratti della storia, infatti, ci accorgiamo che alcune cose sono manipolate dall'impeto maschilista esistente a quei tempi.
Questa storia ci insegna che Morgana è cattiva perché sono stati degli uomini a descriverla così.

Una riflessione molto importante mi è scaturita dalla scena del prete che ha costretto una suora ad avere rapporti con lui ed una volta scoperto ha dato la colpa alla povera donna accusandola di essere il diavolo che lo tentava. Qui Morgana ci dà un esempio di grande giustizia morale, infatti fa incarcerare il prete, eppure questo fatto attira verso di lei l'antipatia dei popolani.

Un'altra riflessione è sulla tavola rotonda: gli uomini che ne fanno parte vanno in giro depredando e uccidendo pur di ricevere, non la gloria, ma le grazie di Ginevra!

Ho apprezzato l'astuzia della nostra protagonista, il modo in cui elabora il suo piano di vendetta è PERFETTO, studiato nei minimi dettagli.
La nostra  storia infatti parla dell'usurpazione del trono dei Tintagel (famiglia di Morgana) da parte dei Pendragon (famiglia che si rivelerà essere quella di Artù).
Morgana verrà portata via da Merlino, che vuole insegnarle a perfezionare le sue doti magiche e un giorno, una volta cresciuta, farne la sua sposa.
Ma la ragazza è caparbia, migliora di giorno in giorno e tutto ciò che vuole è riottenere il trono e uccidere Merlino, perché è colpa del suo aiuto che i Pendragon sono saliti al potere.
Morgana crescendo non si innamorerà nemmeno un po' di Merlino, piuttosto giace con un dio cervo (parte che secondo me poteva essere evitata) ma non con lui!
Una volta cresciuta spera di poter estrarre excalibur, dato che è la vera erede, ma la spada viene estratta da Artù, un giovane sciocco cresciuto in una famiglia povera che si scopre essere figlio dei Pendragon e della madre di Morgana.
La nostra protagonsta comprende che la spada è stata stregata per far sì che un pendragon la estraesse, così decide di dar vita alla sua vendetta.
Seduce il suo fratellastro, poi gli porta via la moglie, Ginevra, fingendo di essere Lancillotto e dunque giacendo con lei. 
Insomma senza fare spoiler la ragazza si rivela davvero temeraria, però sempre buona con le donne che purtroppo devono subire le angherie di un mondo maschilista.
Io la definirei LOKI del Medioevo!

Le illustrazioni sono davvero molto belle e a volte ho visto delle somiglianze con il mio artista preferito, Gustav Klimt. Inoltre i colori sono davvero accostati in modo armonioso e rendono l'insieme leggero, e spumeggiante.
La storia è molto interessante e ci apre le porte ad un punto di vista differente, che forse senza questo testo non avremmo mai considerato, io vi invito caldamente a leggerlo perché merita tantissimo!

Unica cosa che non ho gradito e che mi ha fatta propendere per le tre stelle piuttosto che quattro sono le scene di sesso troppo esplicite, si sarebbe potuto glissare questo aspetto, anche se c'è da dire che gli autori hanno voluto rendere questo testo "grottesco" anche con delle battutine e scenette quasi comiche nell'insieme.

Insomma, una lettura leggera, ma anche con delle tematiche importanti, davvero consigliato!


                            Qui sotto trovate gli altri blog partecipanti al review party:



giovedì 21 maggio 2020

Recensione: Le Black Holes




Cari lettori, oggi vorrei parlarvi di una graphic novel che ho letto di recente, si tratta di "Le Black Holes" di Borja Gonzalez, un illustratore spagnolo, uscito qualche giorno fa per la casa editrice Oscar  Mondadori nella sezione Oscar Ink che parla di musica e poesia tra passato e presente.







Scheda tecnica:
  • Autore: Borja Gonzalez;
  • Editore: Oscar Vault;
  • Genere: Fantasy;
  • Voto:⭐️⭐️⭐️




"Avevo l’impressione di non trovarmi dove dovevo stare. Come se tutto fosse troppo veloce e io restassi indietro."


Trama: Gloria, Laura e Cristina vogliono mettere su una band punk chiamata “The Black Holes”. Hanno tutto ciò che serve: talento, presenza, istinto. Solo il loro background musicale è un po’ debole. Ma non è questo il loro principale problema: non appena iniziano a provare, infatti, un’aura di inquietudine  pervade la loro vita quotidiana. Ricorda dei fatti avvenuti 160 anni prima che continuano a perseguitare una di loro.





         "Il cammino è più breve se sai dove vai"

Parere personale La storia si basa su due avvenimenti paralleli che però tanto paralleli non sono!
Tutto inizia in una notte del  1856 quando una ragazza di nome Teresa (terza di quattro figlie di una famiglia benestante) si trova sulla riva di un lago e si imbatte in uno scheletro che però le dice di non essere morto e che desidera tanto vedere le stelle.
Tornata a casa, la ragazza racconta tutto alla sua sorellina Rose che però farà la spia (tratto caratterizzante del personaggio), vuotando il sacco davanti alle sorelle maggiori che a loro volta adorano mettere Teresa nei guai con la madre. 
Teresa a breve farà il suo debutto in società e dunque le viene richiesto di scrivere una poesia, ma quella che ne risulta è una poesia dai tratti horror, cosa che non fa piacere alla madre la quale prontamente le dice di cambiarla.
Parallelamente inizia la storia delle nostre tre musiciste tenuta assieme a quella precedente dalla presenza di una farfalla  ambientata nel 2016, 160 anni dopo quella di Teresa.
Laura e Cristina cercano di convincere Gloria a formare con loro un gruppo punk, a Gloria piacciono i testi delle prime due ma ammette di non saper suonare alcuno strumento, cosa che però non preoccupa affatto le altre due ragazze. Nascono così le Black Holes.
Quando però Laura (una ragazza alla quale a quanto pare piacciono i travestimenti o le feste in maschera) ci vuole dire il perché di questo nome la scena si interrompe con uno spettacolo di tante farfalle che rallegra molto le ragazze.
Le storie poi proseguiranno tra le fantasie di Teresa e le avventure estive delle ragazze della band.

Le illustrazioni in questo libro sono l'elemento fondamentale che ci fa capire il passaggio da un'epoca all'altra, infatti quelle del passato tendono ad essere più colorate rispetto a quelle della storia presente che sono quasi monocromatiche. 
Come già detto il filo rosso che lega le due storie sembra essere la farfalla, ma anche un gatto, solo che quello che lega davvero le due storie è ciò che accade in riva al lago (cosa che comunque si scopre alla fine della storia)

Devo essere sincera, dalla lettura della trama si prospettava una storia avvincente, ma tale non è stata! La trama è davvero piatta e noiosa, credevo che il paranormale avesse un ruolo più importante e inoltre devo ammettere di aver dovuto rileggere  più volte per capire la storia, ad un certo punto ho creduto che Laura e Teresa fossero la stessa persona...
Poi ci sono varie cose che non vengono approfondite: Chi era lo scheletro? Teresa vedeva davvero queste cose "particolari"?  Chi è la tizia che guarda Teresa mentre suona al piano? Perché Laura indossa costumi che hanno valore nella vita di Teresa? 
Inoltre delle ragazze sappiamo troppo poco per poterci fare un'opinione ben precisa di loro!

Insomma queste grandi aspettative che avevo per quanto riguarda il racconto in sé non sono state ripagate,sembra un colabrodo che fa acqua da tutte le parti, invece per quanto riguarda le illustrazioni le ho trovate davvero, davvero molto belle! Sono particolari e il fatto che non l'autore non ci mostri i volti delle protagoniste le rende molto affascinanti e questo è ciò che salva tutto il resto.


Voi che ne pensate? Lo leggerete?


lunedì 18 maggio 2020

Review party: Hunger Games- Il canto della rivolta




Salve miei cari lettori, oggi giungiamo all'ultima parte della trilogia di Hunger games scritta da Suzanne Collins, ma non l'ultima parte del review party. 
Infatti sorpresa delle sorprese domani riceverò la copia del nuovo libro dell'autrice inerente alla nostra amata saga, ma non starò qui a raccontarvi tutto perchè oggi lo spazio del blog è riservato a lui, "IL CANTO DELLA RIVOLTA".
Iniziamo!




Scheda tecnica:
  • Autore: Suzanne Collins;
  • Editore: Mondadori;
  • Genere: Distopico;
  • Voto:  ⭐️⭐️⭐️⭐️


Trama: Contro tutte le previsioni, Katniss è sopravvissuta agli Hunger Games per la seconda volta. Ma anche se ora è lontana dall'arena sanguinaria, non può dirsi salva. Capitol City è molto arrabbiata. Capitol City vuole vendetta. E chi è destinato a pagare per i disordini? Katniss, ovviamente, la Ragazza di fuoco. Come se non bastasse, il Presidente Snow tiene a precisare che ormai tutti sono in pericolo, nessuno escluso: la famiglia di Katniss, i suoi amici più cari, tutti gli abitanti del Distretto 12.
Ora che la scintilla si è trasformata in un ardente fuoco di rivolta, alla Ghiandaia Imitatrice non resta che spiccare il suo volo verso la libertà. Forte e incalzante, finalmente anche in Italia lo sconvolgente finale della rivoluzionaria trilogia di Suzanne Collins, Hunger Games.


       




      "Se noi bruciamo, voi bruciate con noi!"



Parere personale: Secondo il piano del presidente Snow, la nostra eroina Katniss sarebbe dovuta morire nella seconda edizione a cui è stata costretta a partecipare.
Invece non è andata così, infatti la nostra combriccola di alleati di Katniss ha trovato una falla nella costruzione dell'arena e con l'aiuto di tutti sono riusciti a farla saltare, permettendo ad un elicottero di portarli via.
Quando però Katniss si risveglia sull' elicottero, Gale le dice che Peeta e Johanna non sono con loro, infatti i due sono stati sequestrati dal presidente Snow. Inoltre le dice anche che sua madre e sua sorella Prim stanno bene e si trovano nel distretto 13, perchè il distretto 12 non esiste più.
Ebbene sì,il distretto 12 è stato raso al suolo dalla furia di Snow, ma il distretto 13 è ancora vivo! In effetti in tutti questi anni sulla superficie del distretto 13 non vi era rimasto più nulla... in SUPERFICIE!
Infatti gli abitanti e i ribelli hanno costruito una enorme città SOTTERRANEA dove si addestrano per combattere in attesa del giorno in cui avverrà la rivolta!
A questo punto Katniss decide una volta per tutte di voler entrate attivamente a far parte della rivolta perchè vuole vendicarsi!
Così accetta l'invito della Coin , nuovo personaggio che incontriamo in questo volume, ovvero la presidentessa del distretto 13 ad apparire come volto-simbolo della campagna per la rivolta.


A seguito di un attacco militare all'edificio centrale di Capitol City, Katniss ed altri riescono a salvare Johanna e Peeta, ma c'è qualcosa che non va, è stato fatto loro il lavaggio del cervello.
Infatti Peeta cercherà più volte di uccidere Katniss ed è in questo periodo che la nostra protagonista si accorgerà di provare qualcosa per lui.
Così per riportare il ragazzo a riacquistare i ricordi che sono stati manipolati nascerà un gioco tra lui e Katniss basato sul vero o falso a cui Katniss deve rispondere.
 
" E così quando sussurra: Tu mi ami, vero o falso? Io gli rispondo: Vero"




La rivolta tra i vari distretti e Capitol City si fa sempre più aspra e mentre la piccola Prim sta medicando dei feriti di battaglia, un aereo sgancia una bomba, uccidendo tutti i presenti.
La bomba non proveniva da Capitol City, bensì dal distretto 13, sotto le direttive della Coin.
Katniss perde la testa e quando a guerra conclusa salirà sul palco per giustiziare Snow, ucciderà la Coin, lasciando Snow morire per il troppo riso.
La nostra eroina verrà giudicata pazza e quindi le sarà risparmiata la vita.
Il nostro libro quindi si conclude con lei che guarda i suoi figli assieme a suo marito, Peeta dicendoci che lui era quello di cui lei aveva bisogno.

Come avrete visto dal voto, questo è stato il libro che ho gradito di meno, poiché per un po' di capitoli è stato davvero moooolto lento, descriveva tutta la routine di allenamento e studio che Katniss doveva fare nel distretto 13, insomma, una noia mortale!
Ovviamente dal punto di vista stilistico la trovo sempre impeccabile, ma certe descrizioni potevano anche essere evitate!





Ho davvero apprezzato il fatto di aver reso la presidentessa Coin una anti-eroina che però sta dalla parte dei buoni. Nel senso che nonostante sia contro Capitol City, non è differente dal dittatore Snow, pronta a sacrificare tutto e TUTTI pur di avere la sua vittoria.
Questo a dimostrazione del fatto che una storia deve essere guardata da tutti i punti di vista e che non è detto che se parteggiamo per una fazione questa sia necessariamente "buona".


Ma ora usciamo il "MOMENTO FANGIRL":

Finnick, perchè? la Collins con la sua morte è stata davvero cattiva! Ce lo ha fatto amare, ci ha fatto vedere il suo lato dolce, anche con il matrimonio con Annie, una ex vincitrice degli Hunger Games del distretto 4 (lo stesso del nostro baldo giovane) e poi? 
Ce lo uccide senza pietà dopo aver da poco saputo che sarebbe diventato padre e che quindi non vedrà mai suo figlio.
Suzanne, se mi stai leggendo sappi che sei una brutta persona! (scherzo! :P )
Però ho davvero apprezzato come ha descritto i suoi ultimi pensieri, ho pianto davvero tanto, è stato uno shock!




Altro momento sconvolgente è stata la morte di Primrose... devo dire che quando l'ho letto ho lanciato in aria il libro ed ho provato un momento di vuoto interiore.
Sua sorella aveva fatto di tutto per proteggerla dalla morte e invece?
Devo dire che dopo aver recuperato il libro sono corsa a svegliare mia sorella (erano le 4 di notte) e le ho raccontato tutto in lacrime. Dovevo parlarne con qualcuno, dovevo condividere il vuoto che sentivo dentro, ormai nulla aveva più un senso.
In questo la nostra autrice è stata davvero brava, pochi libri mi hanno suscitato queste reazioni, è stato come perdere un membro di famiglia, come perdere una sorella.




Ma ora veniamo alle cose belle e "frizzicarelle" che ci piacciono di più:
Katniss finalmente capisce di amare Peeta piuttosto che Gale (era ora!) e gale se ne va finalmente a.... (censura censura censura).
Gale è stato patetico sempre e continuamente, e quando ho letto che si sarebbe trasferito con l'esercito altrove ho tirato un urlo di gioia.... siiiiiiiiiiiiiiiii, via il brutto musone antipatico!
Mentre quando ho letto della nostra ship preferita sono stata super felice, erano fatti l'uno per l'altra!

Un solo piccolo, minuscolo appunto.
Cara Suzanne... ma una storiella tra Haymitch ed Effie no? Inoltre sarei stata davvero felice se avesse approfondito la storia di quest'ultimo personaggio, frivolo, ma di buon cuore.
Io l'ho apprezzata davvero tanto e avrei gradito saperne di più.


Quando ho finito la lettura di questo ultimo capitolo della saga ci ho messo un po' a riprendere con le mie letture, perché per me Panem è stata come una casa dove io ero in prima persona a vivere le (dis)avventure della nostra Katniss. Io ero lì quando si è offerta volontaria, ero lì quando ha affrontato i primi giochi, ero lì quando nei secondi giochi cercava di capire come funzionasse l'arena, ero lì quando è morto Finnick, quando è stato riscattato Peeta, quando è morta Primrose, quando è tornata la pace.
Questo libro è stato un pezzo della mia vita e sono contenta di averne fatto parte.









sabato 16 maggio 2020

Review party: Hunger Games - La ragazza di fuoco




Cari lettori, rieccoci alla seconda tappa del review party organizzato da me e la mia amica Beatrice di Eynys Paolini Books, il libro che andremo ad analizzare sarà: Hunger Games- La ragazza di fuoco di Suzanne Collins. Se vi siete persi la recensione del primo capitolo della saga, vi invito a recuperarla.
Andiamo a cominciare!

             "Ogni rivoluzione nasce da una scintilla"




Scheda tecnica:
  • Autore: Suzanne Collins;
  • Editore: Mondadori;
  • Genere: Distopico;
  • Voto: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️


Trama: Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games. Una volta scelto, il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all'ultimo, persino uccidere per farcela. Katniss ha vinto. Ma è davvero salva? Dopo la settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l'implacabile reality show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente, ancora vivi. Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice. Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall'amico di sempre, Gale. Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una rivolta contro Capitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere contribuito a fomentare. La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla. E forse non vuole neppure farlo. Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno passare da un distretto all'altro per il crudele Tour della Vittoria, la posta in gioco si fa sempre più alta. Se non riusciranno a dimostrare di essere perdutamente innamorati l'uno dell'altra, Katniss e Peeta rischiano di pagare con la vita…


                 " Quando sarai nell'arena, ricordati chi è il vero nemico"





Parere personale: Innanzitutto comincio col dire che questo è il libro che più mi è piaciuto della trilogia perchè cominciano a formarsi quelle che poi saranno le varie alleanze e inoltre viene introdotto il personaggio che più amo della serie: Finnick Odair.

Dopo che i nostri ragazzi del distretto 12 hanno sfidato Capitol City col loro gesto di ribellione, il Presidente Snow si presenta a casa di Katniss dopo la fine dei giochi e minaccia lei e la sua famiglia di ucciderli  poiché il gesto dei ragazzi ha provocato delle rivolte, dunque i due dovranno fingere di amarsi follemente e dunque di aver fatto quel gesto solo per amore e non per ribellione contro il potere.
Katniss e Peeta in quanto vincitori della 74esima edizione degli Hunger Games devono partire per il "tour della vittoria" ma, quando arrivano nel distretto 11 ( quello di Rue e Thresh) il popolo li accoglie con il gesto portafortuna del distretto 12 che viene utilizzato in questo caso come simbolo di ribellione e scoppia la rivolta.
Da questo momento i due ragazzi saranno delle marionette nelle mani di Snow che per far sì che tutti credano alla loro storia d'amore organizzerà il loro matrimonio che non sarà mai celebrato perché Snow tira fuori il suo asso nella manica indicendo un'edizione "straordinaria" degli hunger games con tutti gli ex vincitori ancora in vita tra cui Katniss e Peeta.
Peeta si offrirà volontario al posto di Haymitch e dunque ancora per una volta sarà la nostra "sfortunata" coppia la protagonista del distretto 12 degli hunger games. 
Stavolta però sarà differente perchè tra i giocatori ci saranno dei loro alleati 
C'è da sottolineare che nessuno dei partecipanti vorrebbe davvero partecipare, tanto da arrivare a protestare contro Snow durante la diretta.
E c'è anche da sottolineare che durante il tour della vittoria lo stratega Plutarch mostra a Katniss un orologio e spera che la ragazza capisca l'indizio.
Infatti gli indizi legati all'orologio saranno presenti in molti aspetti come ad esempio la donna del distretto 3 Wiress detta "Lampadina" che ripete di continuo solo ed esclusivamente "tic tac".
Infatti ad un certo punto la combriccola formata da: Katniss, Peeta, Finnick, Johanna, Mags, Wiress e Beetee si accorge che l'arena è disposta a forma di orologio ed in ogni quadrante c'è una minaccia diversa...
Un altro gruppo si è formato in questa edizione in contrapposizione alla nostra brigata, ma è bene ricordare chi è davvero il nemico!

Questo come ho detto in precedenza è stato per me il libro più avvincente e anche con più azione anche a livello di strategie. La lettura è stata molto scorrevole e avvincente, tanto da averlo finito nel giro di due giorni poiché ero completamente incollata alle pagine! 


Qui si vengono a conoscere altri personaggi importanti come Finnick e Johanna.



"Vuoi una zolletta?"


Finnick Odair appartiene al distretto 4 e sembra un uomo spregiudicato e incline alla lussuria, bello come pochi,  si rivelerà un ottimo alleato per la nostra combriccola.



"Loro non possono ferirmi. Non sono come il resto di voi. Non ho nessuno che amo da cui tornare"


Johanna Mason invece appartiene al distretto 7 e non ha peli sulla lingua, tant'è che si rivolge direttamente al Presidente Snow per dimostrargli il suo dissenso alla partecipazione di questa nuova edizione. Molto forte di carattere ma anche molto fragile.






Uno dei personaggi che mi ha fatto più tenerezza è l'anziana Mags, proveniente dal distretto 4 come Finnick e offertasi volontaria al posto di un'altra ragazza di nome Annie. Ho trovato il suo gesto molto dolce in quanto sapeva di non avere la minima possibilità di uscirne viva, eppure si è immolata lo stesso per salvare la vita della ragazza.


Ho davvero apprezzato come l'autrice ha inventato la nuova arena e anche i tranelli sono molto singolari, non credo di aver mai letto una cosa simile in altri libri.
Anche le varie tecniche che usano i personaggi per sfuggire al massacro sono molto ingegnose, studiate ad arte per stupire il lettore. 
L'ultima frase del libro è stato un vero shock, nessun libro mi ha lasciata così a bocca aperta come questo, ma non voglio dirvi nulla!

L'ambientazione è ben descritta, come ad esempio la foresta in cui si viene a contatto con una polvere rossa acida, oppure quando descrive lo spostamento dei quadranti nell'arena, sembra quasi di essere presenti in prima persona.

Inoltre il personaggio di Katniss è ben caratterizzato, soprattutto perchè la scrittrice la fa parlare in prima persona, di conseguenza possiamo capire ciò che le passa per la mente e le sue intenzioni e inoltre assistiamo pian piano ad un'evoluzione del suo personaggio da ragazza ingenua a matura.

Come nel primo libro ci presenta dei costumi molto originali e dettagliati, specie durante la parata che precede gli hunger games. Il mio preferito? Ovviamente quello di katniss che la fa trasformare in una ghiandaia imitatrice, degno del genio che l'ha creato, il nostro stilista preferito, Cinna.



A voi è piaciuto questo secondo capitolo? Cosa ne pensate? Fatemi sapere nei commenti!
Ci vediamo alla prossima recensione del review party che uscirà il giorno 18.



Vi lascio qui l'elenco degli altri blog che oggi come me partecipano a questa review:







giovedì 14 maggio 2020

Review party: Hunger games




Ciao a tutti lettori, con molto orgoglio oggi sono qui a parlarvi di questo review party che ho organizzato assieme alla mia carissima amica Beatrice di Eynys Paolini Books che ringrazio tantissimo e colgo l'occasione per ringraziare anche la casa editrice Mondadori per averci dato l'opportunità di fare questo party al fine ultimo di proporvi come recensione la trilogia completa e il nuovo libro della nostra amata saga che avrà come protagonista il presidente Snow.
Vi avverto già che sono in super hype per questo nuovo capitolo della storia che ci farà conoscere meglio quello che nella nostra trilogia principale è l'antagonista.
Ma cominciamo per gradi, oggi recensirò per voi il primo titolo della serie, andiamo a cominciare:


                                                                   Hunger Games:


Scheda tecnica:
  • Autore: Suzanne Collins;
  • Casa editrice: Mondadori;
  • Genere: Distopico;
  • Voto: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

Trama: Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.

       "Felici Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore!"


Parere personale: 
Il romanzo è ambientato a Panem, che dovrebbe corrispondere all'incirca agli Stati Uniti in un futuro post-apocalittico molto lontano, diviso in 12 distretti:
  • Distretto 1: produce i beni di lusso per Capitol City (La capitale);
  • Distretto 2: fabbrica gli armamenti e addestrano i pacificatori che vengono mandati nei vari distretti per sopprimere le ribellioni e mantenere lo status quo;
  • Distretto 3: produce componenti elettrici ed esplosivi;
  • Distretto 4: si occupa della pesca poiché si trova sulla costa;
  • Distretto 5: si occupa di energia elettrica;
  • Distretto 6: si occupa dei trasporti;
  • Distretto 7: produce legname e carta;
  • Distretto 8: produce materiale tessile;
  • Distretto 9: produzione di cereali:
  • Distretto 10: si occupa di allevamento;
  • Distretto 11: si occupa di agricoltura;
  • Distretto 12: miniere;
  • Distretto 13: un tempo produceva energia nucleare, è stato il primo a ribellarsi contro lo stato e per questo soppresso.
Il nome scelto per questo luogo deriva dalla frase latina di Giovenale "Panem et circenses", ovvero tradotto alla lettera "pane e giochi circensi". Questa frase viene utilizzata per descrivere come colui che governa si "ingrazia" il popolo dandogli ciò che vuole, ovvero cibo e svago.
Non poteva esserci a mio avviso descrizione più calzante per questo Stato, poichè colui che lo governa, ovvero il presidente Snow e con lui i suoi predecessori cerca di tamponare le falle di un sistema politico fallimentare dando al popolo un macabro spettacolo annuale durante il quale tutto il Paese si ferma ad osservare i suoi "beniamini" e tifare per loro.
In questa arena che ricorda molto le arene di combattimento romane, uno stratega decide l'ambientazione, i pericoli e addirittura può far uscire allo scoperto e mettere in pericolo dei giocatori che si nascondono.

Questo spettacolo però non è solo un diletto ( che scopriremo essere divertente solo per gli abitanti della capitale), ma anche un monito alla non ribellione.
Infatti ogni anno vengono presi 2 ragazzi di sesso opposto per ogni distretto che costituisce Panem ( per un totale di 12 distretti e quindi 24 ragazzi)  e introdotti in un'arena. Lo scopo? Bisogna sopravvivere uccidendo tutti gli altri avversari. Tutto questo per ricordare alla popolazione cosa avviene se ci si vuole ribellare, ovvero la soppressione.

In questo contesto si inserisce la storia della nostra protagonista, Katniss Everdeen, che proviene dal distretto più disagiato, ovvero quello dei minatori, il distretto 12.
Durante il giorno della "mietitura" (questo è il nome dato al giorno della scelta dei partecipanti agli Hunger Games) sfortunatamente viene scelta la sorellina della nostra protagonista, Primrose Everdeen, così Katniss decide, dimostrando molto coraggio e amore per la sorella, di offrirsi volontaria per questi giochi sanguinarie violenti. Assieme a lei viene estratto Peeta Mellark, un ragazzo molto  timido che però durante l'intervista con il giornalista Cesar (poco prima di entrare nell'arena), fa una rivelazione shock: afferma che è innamorato di Katniss, attirando sulla sventurata coppia tutta la benevolenza del pubblico.
Entrati nell'arena inizia la competizione: tra alleanze e tradimenti Katniss si ritrova a vagare per l'arena in solitaria fino a quando non incontra la piccola Rue, una ragazzina di circa 13 anni proveniente dal distretto 11 che ricorda alla protagonista sua sorella Prim. Le due decidono di collaborare ma un imprevisto sconvolgerà questa alleanza.

La lettura è scorrevole, non si perde in troppi "fronzoli" descrittivi, lasciando al lettore il giusto spazio di immaginazione. Inoltre la caratterizzazione della protagonista è davvero molto sviluppata.
 Non ci sono "momenti morti" anzi, ti attira a proseguire per saperne di più, davvero una scrittura ben riuscita seppure con alcune descrizioni un po' crude, ma non eccessivamente.

Un tema molto importante in questo romanzo è quello dei media che riescono a mettere in luce degli aspetti non veritieri della società e che le persone dall'altra parte dello schermo sono sempre pronte a dare un giudizio senza sapere la realtà dei fatti.
Inoltre Snow si serve dei media per rendere quella che è di fatto un'atrocità, un gioco dove le persone possono fare scommesse sui propri beniamini e addirittura mandar loro degli aiuti.

Altra tematica fondamentale di questa storia è il poter far sentire la propria voce quando il contesto sociale e politico non te lo permette, infatti vediamo alla fine Katniss e Peeta ribellarsi alle regole imposte dall'arena. Se Snow (che detta legge) non rispetta i patti allora i due si ribelleranno cercando di avvelenarsi entrambi, in modo tale da non regalare al pubblico nessun vincitore e attirare sul presidente l'odio dei telespettatori.
Questo tema a mio parere è davvero importante e assieme al tema precedente molto attuale, perché nella nostra società è difficile che qualcuno esca dal "gregge" e affronti di petto le problematiche che la affliggono. 
Si preferisce far finta di nulla o al massimo esprimere il proprio dissenso sui social, ma niente di più.

Ora però farò sfogare la parte fangirl che è in me: la perdita di un personaggio in particolare, ovvero di Rue per me è stata molto traumatica, ricordo di aver addirittura pianto perchè così come Katniss ci rivedeva la sua sorellina, io ci vedevo la mia. Uno scricciolo dolce che fa una fine tristissima!

Per quanto riguarda la protagonista, Katniss, inizialmente l'ho trovata un po' arrogante e arrabbiata col mondo, ma pagina dopo pagina sono riuscita a rivalutarla, arrivando addirittura ad apprezzare certi suoi atteggiamenti, anche se alcune scelte io le avrei fatte in maniera differente.
Apprezzo davvero tanto il fatto che questo libro riesca a farci immedesimare nel personaggio perché ti mette di fronte a situazioni in cui bisogna fare una scelta e ti spinge anche a delle riflessioni personali e intime.

Arriviamo ai nostri due baldi giovani: Gale, il migliore amico di Katniss e Peeta, il ragazzo che ha da sempre una cotta per Katniss.
Tra Gale e Katniss è palese che ci sia molto  più che una semplice amicizia, eppure per quanto sia forte il legame tra loro ho trovato Gale un personaggio davvero inutile! Si fa sempre troppi problemi ed è davvero troppo polemico, inoltre l'ho trovato senza personalità. Non che l'autrice non lo abbia caratterizzato, ma è quella sensazione a pelle che ho provato come se lo avessi incontrato di persona. Un uomo senza carattere in balia delle parole di Katniss. Ok che la ami, ma lo zerbino anche no!

Peeta... che dire, è dolce, forte, timido... un piccolo scricciolo innamorato che però è anche molto saggio. Se Gale incarna lo stereotipo del bello e complicato, Peeta è il ragazzo "cucciolotto"  che ti ispira fiducia.
Inoltre non è sciocco, infatti anche la sua dichiarazione d'amore per Katniss seppur vera è anche strategica, infatti proprio grazie a questa strategia riuscirà ad avere il favore del pubblico.
Insomma... si capisce quale dei due io ami di più?

Io consiglio fortemente a tutti questa serie, inoltre a mio avviso da Hunger games è stato di ispirazione per tanti altri libri postumi che spesso e volentieri riprendono la divisione in settori, la lotta per la sopravvivenza, la ribellione ad un sistema politico oppressivo!
Insomma, un libro  RIVOLUZIONARIO!

           "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!"