"Avevo l’impressione di non trovarmi dove dovevo stare. Come se tutto fosse troppo veloce e io restassi indietro."
Trama: Gloria, Laura e Cristina vogliono mettere su una band punk chiamata “The Black Holes”. Hanno tutto ciò che serve: talento, presenza, istinto. Solo il loro background musicale è un po’ debole. Ma non è questo il loro principale problema: non appena iniziano a provare, infatti, un’aura di inquietudine pervade la loro vita quotidiana. Ricorda dei fatti avvenuti 160 anni prima che continuano a perseguitare una di loro.
Parere personale: La storia si basa su due avvenimenti paralleli che però tanto paralleli non sono!
Tutto inizia in una notte del 1856 quando una ragazza di nome Teresa (terza di quattro figlie di una famiglia benestante) si trova sulla riva di un lago e si imbatte in uno scheletro che però le dice di non essere morto e che desidera tanto vedere le stelle.
Tornata a casa, la ragazza racconta tutto alla sua sorellina Rose che però farà la spia (tratto caratterizzante del personaggio), vuotando il sacco davanti alle sorelle maggiori che a loro volta adorano mettere Teresa nei guai con la madre.
Teresa a breve farà il suo debutto in società e dunque le viene richiesto di scrivere una poesia, ma quella che ne risulta è una poesia dai tratti horror, cosa che non fa piacere alla madre la quale prontamente le dice di cambiarla.
Parallelamente inizia la storia delle nostre tre musiciste tenuta assieme a quella precedente dalla presenza di una farfalla ambientata nel 2016, 160 anni dopo quella di Teresa.
Laura e Cristina cercano di convincere Gloria a formare con loro un gruppo punk, a Gloria piacciono i testi delle prime due ma ammette di non saper suonare alcuno strumento, cosa che però non preoccupa affatto le altre due ragazze. Nascono così le Black Holes.
Quando però Laura (una ragazza alla quale a quanto pare piacciono i travestimenti o le feste in maschera) ci vuole dire il perché di questo nome la scena si interrompe con uno spettacolo di tante farfalle che rallegra molto le ragazze.
Le storie poi proseguiranno tra le fantasie di Teresa e le avventure estive delle ragazze della band.
Le illustrazioni in questo libro sono l'elemento fondamentale che ci fa capire il passaggio da un'epoca all'altra, infatti quelle del passato tendono ad essere più colorate rispetto a quelle della storia presente che sono quasi monocromatiche.
Come già detto il filo rosso che lega le due storie sembra essere la farfalla, ma anche un gatto, solo che quello che lega davvero le due storie è ciò che accade in riva al lago (cosa che comunque si scopre alla fine della storia)
Devo essere sincera, dalla lettura della trama si prospettava una storia avvincente, ma tale non è stata! La trama è davvero piatta e noiosa, credevo che il paranormale avesse un ruolo più importante e inoltre devo ammettere di aver dovuto rileggere più volte per capire la storia, ad un certo punto ho creduto che Laura e Teresa fossero la stessa persona...
Poi ci sono varie cose che non vengono approfondite: Chi era lo scheletro? Teresa vedeva davvero queste cose "particolari"? Chi è la tizia che guarda Teresa mentre suona al piano? Perché Laura indossa costumi che hanno valore nella vita di Teresa?
Inoltre delle ragazze sappiamo troppo poco per poterci fare un'opinione ben precisa di loro!
Insomma queste grandi aspettative che avevo per quanto riguarda il racconto in sé non sono state ripagate,sembra un colabrodo che fa acqua da tutte le parti, invece per quanto riguarda le illustrazioni le ho trovate davvero, davvero molto belle! Sono particolari e il fatto che non l'autore non ci mostri i volti delle protagoniste le rende molto affascinanti e questo è ciò che salva tutto il resto.
Voi che ne pensate? Lo leggerete?
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