lunedì 31 maggio 2021

#12daysofwomen : Mary Edwards Walker

 




Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi, come ogni fine mese di questo 2021 vi porto la storia di una delle donne presenti nel libro "Storie della buonanotte per bambine ribelli" edito da Mondadori.

Ovviamente partirò dal personaggio presente dal libro e vi racconterò la sua storia.

Oggi la nostra protagonista è Mary Edwards Walker.




Mary Edwards Walker nasce nel 1832, ultima di sette figli.

L'educazione che ricevette in famiglia la portò ad avere idee poco convenzionali rispetto all'epoca, era una donna molto indipendente e con un alto senso della giustizia.

Da bambina lavora nei campi di famiglia indossando degli indumenti prettamente maschili in quanto riteneva, sostenuta anche da sua madre, che gli abiti da donna non fossero adatti al lavoro nei campi.

La sua prima istruzione avvenne nella scuola fondata dai suoi genitori per permettere a tutti di avere l'istruzione gratuita.

Successivamente frequenta una scuola che enfatizzava le nuove riforme sociali e nel tempo libero Mary studia i libri di medicina di suo padre.

Insegnò in una scuola a Minetto arrivando a guadagnare la somma adatta per sostenere la retta dell' università di medicina dove si laureò con lode nel 1855, unica donna del suo corso.




Sempre nel 1855 sposò un suo compagno di corso: Albert Miller indossando una gonna corta con sotto i pantaloni e rinunciando a prendere il cognome di suo marito.

I due si aprirono uno studio a New York che però non decollò in quanto le donne medico non erano viste di buon occhio.

Successivamente i due coniugi divorziarono per colpa delle numerose infedeltà di lui.


Si è sempre ribellata agli abiti da donna, considerandoli poco pratici, sperimentò qualsiasi lunghezza di gonna accompagnata sempre dai pantaloni e ad un certo punto abbandonò definitivamente le gonne.

Le sue scelte sull'abbigliamento non furono prese molto bene dalla società, subì anche qualche attacco da parte di alcuni cittadini che le lanciarono uova e altri oggetti, ma, nonostante questo, rimase ferma sulla sua idea di abbigliamento.




Partecipò alla guerra civile americana come volontaria nel ruolo di chirurgo, anche se inizialmente dovette svolgere il ruolo di infermiera in quanto donna.

Fu molto felice in questo periodo di vedere donne che si offrivano volontarie come soldati e allertò la stampa riguardo al caso di una donna che combatteva vestita da uomo.

Mary fu la prima donna chirurgo nella storia dell'esercito dell' Unione.

Durante il suo lavoro si vestiva sempre da uomo sostenendo che fosse più adatto al suo lavoro.


Nel 1862 chiese un lavoro come spia, ma fu rifiutata. L'anno successivo fu assunta come chirurgo nell' esercito statunitense, diventando la prima donna a ricoprire quella carica.

Nel 1864 fu arrestata Dalle truppe confederate come spia, subito dopo aver aiutato un collega chirurgo della confederazione ad eseguire un'amputazione.

Successivamente fu liberata durante un'operazione di scambio di prigionieri. Durante la prigionia rifiutò di indossare gli abiti che le erano stati forniti.

Continuò a servire il paese come supervisore di una prigione femminile e capo di un orfanotrofio.


Dopo la fine della guerra ottenne una pensione di invalidità per i danni subiti durante la prigionia.

Le fu anche attribuita una medaglia d'onore per aver prestato servizio come chirurgo.


Divenne una scrittrice ed una docente che sosteneva i diritti delle donne e l'assistenza sanitaria.

Fu membro dell'ufficio per il suffragio femminile a Washington .

Come suffragista non ottenne molta importanza in America, soprattutto dato il suo abbigliamento, mentre riscosse più successo in Inghilterra.

Dopo una lunga malattia morì nel 1919 a 86 anni, un anno prima dell'ammissione delle donne al voto.



E voi che ne pensate di questa storia? Io la trovo molto affascinante, una donna che non è mai scesa a compromessi con gli stereotipi della società e che ha fatto di tutto per affermare il suo valore!


A presto, Yely.










giovedì 27 maggio 2021

Recensione: L'estate che ho dentro

 


Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi voglio parlarvi di un libro che mi ha colpita in maniera positiva!

Si tratta del libro "L'estate che ho dentro" di Viviana Maccarini che mi è stato gentilmente inviato dalla casa editrice Rizzoli. 

Non lo avrei mai detto, ma mi è piaciuto molto!

Di solito non leggo molti young adult, soprattutto se non si tratta di Fantasy, ma questo è stato una dolce scoperta!

Ma iniziamo la recensione!






Scheda tecnica:

Autore: Viviana Maccarini

Editore: Rizzoli

Genere: Narrativa per ragazzi

Voto: ⭐⭐⭐⭐






Trama: Sparire. È questo l’unico programma di Nina per l’estate. E non perché la sua vita non le piaccia. A dir la verità, la sua vita di prima non era affatto male: scuola, social, amiche e nuoto. Ma di tutto questo, dall’incidente in motorino, è rimasto ben poco. Solo profonde cicatrici, nascoste dalle bende che avvolgono un viso in cui Nina non si riconosce più. Così, mentre i suoi amici fantasticano su dove trascorrere le vacanze, Nina una meta ce l’ha già: Volpedo, lo sperduto paesino in collina dove abita il padre, Gabriel, “uno spirito libero”, come lo definiscono tutti. È il posto perfetto per nascondersi dal resto dell’umanità. Anche se lì Nina non è affatto sola: c’è Tommaso, con i suoi misteri; c’è Alisha, la ragazza del mini-market, e poi c’è Filo, l’amico di una vita, che sa sempre dove trovarla. Quando nella sua mente cominciano a risuonare le parole dello psicologo dell’ospedale, che le ha consigliato di iniziare un diario, Nina ne crea uno virtuale, fatto di video, foto e riflessioni che posta sui social con lo pseudonimo di Mia. E quando i follower cominciano ad aumentare, insieme ai like e ai cuori sotto i post, per Nina è il momento di smettere di nascondersi, sfilare le bende e ricominciare. In un’estate che si porterà dentro per sempre. Un romanzo che ci incolla alla pagina e ci fa ridere, piangere, emozionare, mentre insieme a Nina cerchiamo la sua nuova voce, e forse anche la nostra.






Parere personale: Come asserivo nell' introduzione, devo dire che questo libro è stato una piacevole scoperta.

Ero in campagna, distesa nell'erba a leggere questo titolo e mi sono sentita molto in simbiosi con l'ambiente della narrazione.


Nina ha 14 anni ed un brutto giorno fa incidente in scooter.

Questo incidente le lascia una bruttissima cicatrice sul volto che dovrà tenere bendato per un po'.

La ragazza si sente persa, inadeguata e così rompe qualsiasi ponte con le amiche tranne che con Filo, un ragazzo molto affezionato alla protagonista.

Nina quindi decide di nascondersi presso suo padre che non vede da 7 anni e che vive in una roulotte, in un paesino sperduto sulle colline piemontesi.


Il rapporto con suo padre è particolare, lei quasi non lo conosce perché anni addietro, dopo la separazione dalla moglie, ha deciso di vagabondare per il mondo, salvo poi tornare nel paesino dove viveva.

Neanche il rapporto di Nina con sua madre è roseo, la donna è molto impegnata, severa, e soprattutto bella. Quest'ultimo elemento verrà molto a pesare su Nina in quanto si sente inferiore per bellezza a sua madre, peggio ancora dopo l'incidente.


Durante il soggiorno estivo a Volpedo, Nina conosce Tommaso, apprendista di suo padre che scatenerà la gelosia di Nina in quanto il padre sembra tenere molto a lui.


Un giorno Nina decide di postare una sua foto con le bende e sarà un successo.

Da qui nascerà  quello che sarà un canale Twich di sfogo in cui Nina parlerà di temi a lei cari, fino ad arrivare al giorno in cui svelerà il suo volto.


Questo libro mi è piaciuto perché parla di rinascita.

Nina dopo l'incidente vuole nascondersi dal mondo, ma proprio in quell'angolo di Piemonte in cui si rifugia si ritrova ad affrontare tutte le sue paure e i suoi timori.

Non solo la paura di non essere accettata dalla società in quanto "brutta" a causa della cicatrice, ma affronta anche l'abbandono di suo padre e la paura di tornare alla sua vita di sempre.

Secondo me il libro lancia un bel messaggio, ovvero essere sempre sè stessi e non farsi abbattere dagli incidenti di percorso che la vita ci mette davanti, ma soprattutto accettare ogni centimetro del nostro corpo per quello che è.

Siamo spesso abituati a vedere foto di ragazze perfette, ma questa non è la realtà!

Le nostre cicatrici raccontano ciò che siamo e dobbiamo amarci anche così!

Vediamo una Nina timorosa del mondo, aprirsi come una fiore a ciò che la vita le pone davanti e forse questo è riassunto bene nelle foto che Tommaso invia per il concorso di fotografia legato alla metamorfosi.


Un altro tema importante è quello dei social.

Nina segue una ragazza e la sua vita sembra fantastica.

Nina poi conosce questa ragazza e scopre che non è tutto oro quel che luccica.

Inoltre molto spesso i giovani usano i social per deridere.


Il linguaggio utilizzato nel libro è molto semplice, spesso colloquiale.

Ogni tanto c'è qualche parola in uso nel gergo dei millenni alla, come "frà" e cose così, forse è l'unica cosa che non ho molto apprezzato, ma alla fine bisogna guardare anche il target a cui il libro è rivolto, quindi diciamo che certi termini  stanno bene nel contesto in cui ci troviamo.


In conclusione posso dire che è stata una lettura molto piacevole ed è il genere di libro che a me piace molto perché tratta di tematiche importanti con una delicatezza unica.

Se posso darvi un consiglio fate come me: prato, libro e aria fresca! Vedrete che vi sentirete come a Volpedo!


E voi che ne pensate? Fatemi sapere!


A presto, Yely.











mercoledì 26 maggio 2021

Recensione: Batman/ Fortnite Punto zero vol. 2

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi finalmente posso portarvi la recensione del secondo volume di Punto Zero.

Vi dirò, accompagnato a questo fumetto mi è stata data una notizia bruttina, così l'ho letto con i lacrimoni agli occhi, ma, per fortuna, ha saputo tirami su!


Essendo un secondo volume vi invito a tornare alla recensione del primo dove vi spiego un po' tutto.


Vi ricordo che in allegato a questo volume troverete un codice con cui potete riscattare nel gioco di Fortnite il deltaplano di Batman:





Perdonate la foto, ma trattandosi di uno schermo non viene proprio al top!


Comunque, iniziamo questa recensione!








Scheda tecnica:
Autore: Gage/ Mustard/ Brown/ De Castro/ Kalisz
Editore: Panini comics
Genere: Comic
Voto: ⭐⭐⭐⭐










Trama: In ogni numero della serie un codice per riscattare un oggetto estetico del gioco! Continua l’imprevedibile crossover fra il mondo di Batman e quello di Fortnite! Il pipistrello si è improvvisamente ritrovato in un luogo misterioso… …ma qual è il ruolo di Harley Quinn e Catwoman? La battaglia reale è appena cominciata, e le sorprese che attendono il cavaliere oscuro sono incredibili!








Parere personale: La trama comincia ad infittirsi: Batman si ritrova nei pressi di Foresta Frignante con degli appunti scritti sul braccio del tipo: "Questo é già successo" "hai 22 minuti" ed una posizione.
Arrivato nel luogo indicato dalla posizione si ritrova in un rifugio con il suo logo in cui ci sono altri appunti, tra cui: "la gatta è un'amica".
Per capirci meglio Batman va in cerca della gatta e chi trova? Cat Woman con cui si mette a collaborare.
In pratica si ritrova intrappolato in un loop che ogni 22 minuti ricomincia, anche se durante questo tempo si muore, si torna a vivere di nuovo.
Basandosi sugli appunti che insieme i due "amici sconosciuti" arrivano a Foschi Fumaioli dove rincontriamo di nuovo una Harley Quinn che non ha affatto voglia di collaborare con Batman e Cat Woman.
Qui dopo una battaglia Harley ci regala un momento ICONICO per i giocatori di Fortnite, ovvero un balletto molto conosciuto e che io da poveraccia non sono riuscita a comprare!







I nostri due eroi tornano alle loro indagini e scoprono che la tempesta è la chiave di questo gioco e che ne deve rimanere uno solo!


Che dire! L'avventura diventa sempre più emozionante perché si addentra nelle dinamiche del gioco e nel loop temporale stabilito dalla durata della singola partita.

Io non vedo l'ora di leggere il terzo volume perché questa storia mi sta prendendo moltissimo!

Le illustrazioni sono SPETTACOLARI, le tavole sono molto dettagliate e colorate, inoltre troviamo degli artwork tra le pagine che lasciano veramente senza fiato.

Le scene delle varie battaglie poi sono molto avvincenti! Sono riusciti a rendere benissimo ciò che accade nel videogame.


Se ve lo consiglio? Ovvio! Ma non so se adesso riuscirete a trovarlo dato che le copie stanno andando a ruba e io ogni volta devo destreggiarmi tra i preorder!


Che ne pensate? Fatemi sapere!

A presto, Yely.







lunedì 24 maggio 2021

Recensione: The Green Monkeys

 


Ciao a tutti pipistrellini cari, oggi vi parlo di questo libro: The Green Monkeys.

Ringrazio moltissimo la Mondadori per avermi fornito la copia per la lettura, ma questa recensione inizia con un enorme MA...

Iniziamo!





Scheda tecnica:

Autore: Mauro Garofalo

Editore: Mondadori

Genere: Urban Fantasy

Voto: ⭐⭐



Trama: La luce si era appena levata a est quando Sun arrivò sul tetto del grattacielo. La ragazza inspirò, provò a espandere il "ki" al respiro del mondo, prima alla città e poi, ancora più giù, alle foreste che intrappolavano lo smog. Lì c'era il Muro Verde che girava tutt'intorno a Chersom City. Oltre la cortina dei boschi, dove un tempo sorgevano le vecchie città, adesso c'erano solo rovine: la natura si era ripresa tutti gli spazi. Mentre caricava il calcio laterale, la ragazza avvertì lo spostamento d'aria. Si fermò. Fu allora che li vide. Sette figure che si muovevano in velocità. Cosa stavano facendo? Poi strizzò gli occhi: stavano iniziando a scalare un palazzo? Sun non può saperlo, ma quell'alba non sarà solo l'inizio di un nuovo giorno per lei. Quello che accadrà da lì in poi - l'incontro con Monkey e le sue Scimmie, traceur che paiono volare da un grattacielo all'altro, la scoperta del tradimento e dei piani di conquista del fratellastro Kobe e lo svelamento del proprio destino - farà esplodere la campana di vetro sotto la quale si era rifugiata fino ad allora. Per la prima volta, i suoi occhi vedranno tutto con chiarezza e quel che osserveranno sarà l'inevitabilità dello scontro imminente tra la classe politica avida e arrogante della sua città, che ancora si ostina a considerare la natura "al servizio" della metropoli (e che ha dimenticato le conseguenze degli errori commessi dalle generazioni passate), e un gruppo di giovani ribelli, le Scimmie, disposti a tutto pur di difendere la foresta in cui sono cresciuti e l'idea di una convivenza possibile tra questa e la città. E a quel punto Sun, tenace e determinata come i fili verdi nei prati, i germogli che crescono spontanei nei campi, le erbacce agli angoli delle strade, non potrà più stare in disparte a guardare. Un romanzo "urban green" che parla al cuore della generazione che si batte con generosità al fianco di Greta Thunberg e che crede che non possa esistere benessere per nessuno se prima non ci si assicura di preservare e proteggere il mondo che ci è stato concesso di abitare.




Parere personale: Sono partita in quarta con questa lettura perché la trama mi aveva letteralmente ammaliata.

Ci troviamo in un futuro in cui la natura si è ribellata all'uomo e dove per avere l'aria pulita ci si circonda da un muro Verde in cui crescono varie piante. 

Io ero tipo: "WOW, questa storia è moooolto particolare!"

Anche l'introduzione dei due protagonisti è molto affascinante, ma il bello di questo libro finisce qui.

Dopo che Sun fugge per incontrare Monkey diventa tutto un po' banale.

Un wold building raffazzonato, che sembra quasi un mix tra divergent e hunger games, un cattivo super scialbo, combattimenti quasi inesistenti e un amore troppo esagerato per le descrizioni.

L'intento di avvicinare il lettore alla natura secondo me non è molto riuscito, anche perché questo libro sembra più una glorificazione del parkour.

Non sto scherzando, sembra che il parkour sia una cosa sacra. Io capisco che l'autore ami questo sport, ma farlo diventare quasi magico non ha senso.


Altra cosa che non mi è andata giù è il rapporto tra i due protagonisti che non parlano chissà quanto tra loro, ma si amano...

Inoltre c'è un'altra protagonista, Yu, che ad un certo punto l'autore decide di mettere in secondo piano. Di lei sappiamo poco e quello che accade in futuro non ci è dato sapere.


Molto bella invece è la divisione dei 4 regni, animali, umani, piante e minerali con i loro rispettivi guardiani. Questa forse è l'unica parte che ho apprezzato.


L'andamento della lettura è lentissimo, nonostante si tratti solo di circa 200 pagine, ci ho messo 5 giorni per leggerlo tutto!

Ovviamente si tratta di un parere puramente personale, non sto criticando l'autore, ma l'opera non sono riuscita proprio ad apprezzarla. 

Se la trama fosse stata sviluppata in maniera più dettagliata, con meno descrizioni inutili su ad esempio le pose dei personaggi, e più avvenimenti, ci saremmo trovati sicuramente davanti ad un ottimo prodotto.


Sinceramente non so se consigliarvelo, una parte mi dice di no, ma l'altra mi dice che comunque non tutti i gusti sono uguali e altre persone hanno apprezzato questa lettura. 


Detto questo, voi che ne pensate? Fatemi sapere!




















venerdì 21 maggio 2021

Recensione: Glitter & Candy

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Perdonate l'assenza prolungata su questo blog, ma ho avuto una settimana davvero orribile!

Non sono ancora completamente con l'umore adatto, ma il bene che sento per voi e l'amore che ogni volta ricevo mi fa stare meglio e dunque eccomi qui!

Ho deciso di recensire questo libro dolcissimo perché ho bisogno di qualcosa di dolce.

Glitter & Candy nascono dalla fantasia di una Youtuber di cui non sono riuscita a trovare il nome (se lo sapete scrivetelo nei commenti!) che ha un canale chiamato proprio come le due protagoniste in cui crea bambole, ne modifica altre ecc...

Ma ora passiamo alla recensione vera e propria:






Scheda tecnica:

Autore: //

Editore: Fabbri editori

Genere: Narrativa per ragazzi

Voto: ⭐⭐⭐⭐




Trama: Candy e Glitter sono amiche "da prima che gli unicorni nascessero" e vivono da sempre a Rainbow City. La loro città però sta per cambiare, e così anche le loro vite... Come tutte le migliori amiche che si rispettino si sono promesse di non separarsi mai, ma il primo giorno di scuola accade qualcosa di imprevisto che scombina tutti i loro piani. Una scuola tutta nuova (anzi, due!), insegnanti diversi, tanto studio, amicizie vecchie e nuove, delusioni e incomprensioni... Che fatica crescere! Candy e Glitter non potrebbero essere più diverse, e il destino sembra volerle separare. Riuscirà la loro amicizia a resistere a tutti questi cambiamenti?



Parere personale: La trama di questo libro è davvero carina!

Glitter e Candy sono due amiche che si conoscono sin dalle elementari, quando Candy ha difeso Glitter da delle bullette.

Negli anni hanno formato con altre ragazze un gruppo, ma, una volta cresciute, le altre tre ragazze del gruppo si sono allontanate.

Inoltre la città, Rainbow City, è divisa in Sole e Luna, quest'ultima è quello che definiremmo il quartiere chic della città e tra le due divisioni troviamo molta rivalità.

Glitter scopre di doversi trasferire nella scuola del quartiere Luna, mente Candy dovrà restare in quella del Sole.

Proprio questa divisione comincerà ad incrinare il rapporto tra le due amiche, tanto che ad un certo punto le due avranno un forte litigio.


Amore, diversità e uguaglianza e amicizia sono i temi di questo dolcissimo libro e la due protagoniste sono molto ben caratterizzate. 

La mia preferita? Glitter! Timida, dolce e graziosa, anche se con Candy condivido la passione per gli unicorni, però si rivela un po' irrazionale, che vive in un mondo tutto suo e anche irruenta.

Insomma, le due amiche sono agli antipodi!


Il target a cui è rivolto è sicuramente quello dei bambini/ pre-adolescenti alle prese con le prime cotte e le prime vere amicizie, lo consiglio a tutte le ragazze e perché no, ragazzi, appartenenti a questa fascia di età.

Per gli adulti può essere una lettura leggera per riprendersi dal blocco del lettore o per spaziare tra un libro un po' pesante ed un altro mattoncino.


Voi che ne pensate? Lo leggerete?

Fatemi sapere, i vostri commenti saranno il miele che mi serve in questi giorni!

A presto, Yely.

mercoledì 12 maggio 2021

Recensione: I love Japan

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi voglio parlarvi della mia ultima lettura.

Più volte vi ho raccontato della mia passione per il Giappone.

Ho letto un sacco di libri a riguardo, ma come questo e I love Toky, scritti dalla famosa deejay La Pina, vi assicuro che non ne troverete!

Ma iniziamo con ordine, voglio dirvi tutto nella recensione!





Scheda tecnica:

Autore: La Pina

Editore: Vallardi

Genere: Guida

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐






Trama: Se Tokyo è pazzesca, il Giappone è pazzeschissimo! Seguite la Pina a zonzo per un Paese capace di regalare sensazioni incredibili. Potrete partire e ripartire dalla capitale o incastrare le tappe come volete. Un libro speciale che vi porterà in posti veri, fuori dai classici pacchetti vacanza, dalle solite cartoline. Luoghi in cui la gente vive, lavora, mangia e ama. Ci sono luoghi così magici che invadono la mente, ci fanno sudare le mani e quando ci pensiamo abbiamo sempre il sorriso stampato sulla faccia. Non sono solo viaggi, ma storie d'amore, e durano per sempre. In I love Japan La Pina ha deciso di condividere il suo Giappone preferito, i posti che le hanno fatto battere il cuore all'impazzata, che le hanno riempito l'anima di gioia e vere avventure, mete segrete e spazi incantati. Immergetevi nei mari cristallini di Yoron, prendete treni matti che sembrano usciti da un film di Miyazaki, incontrate monaci pazzerelli con coniglietti nelle maniche, mangiate riso coltivato con l'aiuto di uccelli esotici, godetevi le acque curative di onsen tatoo friendly, visitate ryokan incantevoli, salite su montagne divine, assaggiate cibi misteriosi, incontrate cacciatrici di perle e affondate i piedi nella neve più bianca che abbiate mai visto… Un libro pieno di vita vera e di persone autentiche, di sapori, di odori e soprattutto di tutti i modi per vedere e vivere al meglio un Giappone fuori dai soliti giri. Con tanti video e le musiche originali di Emiliano Pepe, accessibili tramite QR code.






Parere personale: Tempo fa lessi I love Tokyo e lo stile della Pina mi piacque tantissimo.

In questo libro ci mette molto di più .

Partiamo da principio: I love Japan ci porta in posti del Giappone poco conosciuti ma pieni zeppi di meraviglie.

Inizialmente La Pina ci fa un piccolo recap di quella che è la cultura giapponese: ci parla dei mezzi di trasporto, del cibo e di altre cose fondamentali per procedere nel viaggio.

Ogni posto che ci descrive inizia con una scheda tecnica in cui ci si può anche apporre uno dei famosi timbri che si trovano in ogni posto speciale del Giappone.

Fin qui sembra una guida normale, ma non pensate che sia così!

Troviamo infatti moltissimo dell'autrice: tutte le sue esperienze, i suoi pianti di gioia, le sue considerazioni, la sua meraviglia nel vedere certi luoghi splendidi! 

Non sembra di leggere quelle guide distaccate; La Pina ti prende per mano e ti porta con sè in questo meraviglioso viaggio alla scoperta di posti che come direbbe lei, sono PAZZESCHI!

Dunque nonostante il genere di questo libro e il suo scopo, l'autrice riesce anche a strapparti qualche risata e qualche lacrima.

La cosa che mi ha fatta morire di risate è la sua avversione per i castelli!

Invece mi ha fatta emozionare tantissimo la tappa nell'isola di Yoron che l'autrice quasi non voleva raccontare un po' per gelosia e un po' per paura che quel paradiso non piacesse al lettore.

Tranquilla Pina, se mai leggerai questa recensione, sappi che sei riuscita a farmi amare un posto che non conosco neppure ma che sento già affine alla mia persona.

Gli abitanti di questa isola poi sono un amore! Come può un posto del genere non piacere? Non può, ecco tutto!


I contenuti extra del libro sono stupendi: abbiamo dei codici qr che rimandano a dei video che riassumono in breve il capitolo appena letto accompagnato dalle note del piano composte da Emiliano Pepe, marito della nostra Pina di fiducia.

E se questo non bastasse ci sono degli stickers super kawaii (carini in giapponese) da poter utilizzare magari per un album fotografico del nostro viaggio in Giappone.


Dal libro è possibile vedere quanto i giapponesi siano un mondo avanti rispetto a noi, che nonostante la modernità, non rifiuta la sua parte antica, anzi, la valorizzano!

Inoltre ci sono dei laboratori ovunque e di qualunque cosa voi vogliate, La Pina li ha provati praticamente quasi tutti e sono tutti stupendi.

Volete imparare a dipingere la ceramica? Hanno un laboratorio per quello.

Volete imparare a cucinare qualche piatto tipico?

Indovinate? Ci sono dei laboratori appositi.

E potrei andare avanti così all'infinito.


Il Giappone è una terra magica dove il tempo sembra scorrere in modo diverso, un giorno spero di poter godere anche io delle meravigliose viste che regala e vorrei visitare tutti i posti meravigliosi che La Pina ha consigliato.

Sperate anche voi per me! È il mio sogno più grande.


Tornando al libro, I love Japan fa innamorare del Giappone ancora di più chi lo ama già, ma soprattutto secondo me è capace di convincere anche gli scettici, Pina è un portento!


E voi lo avete letto? Vi ho incuriositi con questa recensione? Spero di sì!


A presto, Yely.








martedì 11 maggio 2021

Recensione: La regina degli scacchi

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

La regina degli scacchi mi ha conquistata lo scorso anno grazie alla serie TV Netflix che vede nei panni di Beth Harmon la bravissima attrice Anya Taylor Joy.

Dato che appunto, la miniserie di 7 puntate mi è piaciuta da matti, ho deciso di  leggere anche il libro per vedere se mi sarebbe piaciuto altrettanto.

So che la maggior parte delle volte il libro è meglio della serie, ma a volte no.

Dunque spinta dalla curiosità mi sono avventurata tra le pagine di questo libro scritto nel 1983 da Walter Tevis.

Il titolo originale, The Queen's gambit, si riferisce al gambetto di donna, una strategia scacchistica in cui si offre un pedone sul lato di scacchiera della donna.




Scheda tecnica:

Autore: Walter Tevis

Editore: Oscar/ Mondadori

Genere: Narrativa

Voto: ⭐⭐⭐⭐






Trama: Finita in orfanotrofio all'età di otto anni, Beth Harmon sembra destinata a una vita grigia come le sottane che è costretta a indossare. Ma scopre presto due vie di fuga: le pillole verdi, distribuite a lei e alle altre ragazzine dell'orfanotrofio, e gli scacchi. Il suo talento prodigioso è subito lampante; una nuova famiglia e tornei sempre più glamour e avvincenti le permettono di intravedere una nuova vita. Se solo riuscisse a resistere alla tentazione di autodistruggersi... Perdere, vincere, cedere, resistere: imparare, grazie al gioco più solitario che ci sia, a chiedere aiuto, e a lasciarselo dare.







Parere personale: Innanzitutto parto col dire che a quanto pare, salvo alcuni piccoli elementi, la serie è praticamente uguale al libro e di questo sono stata felicissima!

La narrazione è in terza persona, ma vediamo soltanto come  protagonista assoluta Beth, infatti seguiremo solo ed esclusivamente le sue vicende mentre i personaggi secondari sono solamente abbozzati.

La cosa che mi ha colpita moltissimo di questo libro è il carattere della protagonista.

A differenza di altre, possiamo definirla quasi un'antieroina in quanto non mostra alcun sentimento positivo come amore o amicizia, se non in piccolissimi casi dove però secondo me lo faceva più che altro per convenienza.

Inoltre appare molto egoista e superba, anche se ad un certo punto perde ogni certezza, avvezza a sviluppare dipendenze e che non riesce a esprimere alcun sentimento dinnanzi alla morte di qualcuno.

Molto probabilmente questo aspetto caratteriale deriva dal fatto che principalmente non ha mai ricevuto amore nella sua infanzia.

Prima ancora di essere orfana, i genitori non erano proprio un esempio amorevole, nell'istituto men che mai ne ha ricevuto e quando è stata adottata il rapporto che si è instaurato con la madre adottiva era molto incentrato sul denaro che derivava dalle vittorie di Beth. Non dico che la signora Wheatley non le volesse bene, anzi! Solo che sembrava più un rapporto tra una manager e la sua cliente.

Del signor Wheatley non ne parliamo proprio dato che esiste solo per dare fastidio!

Nonostante il carattere di Beth, non la si riesce ad odiare, piuttosto si prova una stretta al cuore per lei e si finisce per tifare affinché diventi la migliore!

Mi è sembrata una ragazza sola, la cui unica certezza sono gli scacchi in una vita che è stata stravolta da mille cambiamenti.

Finché dunque riesce a padroneggiare gli scacchi la sua salute mentale è ok, anche se l'abuso di farmaci iniziato in orfanotrofio non l'abbandonerà mai!

Ma quando quel suo mondo vacilla dinnanzi al campione russo Borgov, Beth va letteralmente in tilt e comincia a mischiare alchol e pillole in un mix distruttivo.

Saranno le persone più impensabili a darle una mano volta per volta: i campioni di scacchi Henry e Benny e la sua amica di orfanotrofio Jolene.


In questo libro troviamo moltissimi riferimenti al mondo degli scacchi.

L'autore descrive molto infatti quello che accade durante le partite.

Devo ammettere però che in quelle parti non ci capisco moltissimo, ma la colpa è mia, dato che di scacchi so poco e nulla.

Il linguaggio usato per queste descrizioni è molto settoriale, chi non gioca a scacchi difficilmente comprende quello che sta succedendo, anche se, fortunatamente, l'andamento della partita lo capiamo dai pensieri di Beth.

Nonostante ciò, devo ammettere che questo libro mi ha suscitato una certa curiosità verso gli scacchi e chissà che un giorno non diventi brava almeno quanto un millesimo di Beth.


La scelta di un personaggio femminile in un mondo quasi puramente maschile secondo me è stata una mossa azzeccatissima!

Scacco matto!

Mostra che in fondo le donne sono intelligenti tanto quanto gli uomini e Beth ne è un esempio.


Il finale è aperto, lasciamo una Beth 19enne che fa quello che sa fare meglio, ovvero giocare a scacchi.

Ma cosa ne è stato di lei dopo? Mi sarebbe tanto piaciuto saperlo!


La lettura è stata molto scorrevole, segnata più dagli eventi che dalle descrizioni, come piace a me!

Nonostante sia stato scritto negli anni '80 lo stile si adatta benissimo anche al nostro tempo. 


Penso che questo libro debba entrare di diritto nel bagaglio di ogni Lettore con la L maiuscola, è davvero un peccato che prima della serie TV fosse poco conosciuto, ma sono felice che oggi stia riscuotendo il successo che merita!


Voi che ne pensate? Lo avete letto? Avete visto la serie TV?

A presto, Yely. 















giovedì 6 maggio 2021

Recensione: Per strada è la felicità

 


Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi troverete questo libro in tutte le librerie fisiche e online.

Parliamo del titolo: Per strada è la felicità di Ritanna Armeni, nota giornalista.

L'idea per questo libro nasce nell'estate di due anni fa, quando, durante un viaggio in Grecia, l'autrice scorge sulla sua pagina Facebook un articolo su Rosa Luxemburg, una rivoluzionaria polacca che non le mandava a dire!

In questo libro troviamo molto dell'autrice ma attenzione! Non si tratta di una biografia e questo libro non vuole trattare gli avvenimenti storici del '68, anno dell'inizio della nostra narrazione.


Prima di iniziare la recensione vera e propria ci tenevo a ringraziare la casa editrice Ponte alle Grazie per avermi invitata ad assistere alla presentazione del libro e per avermi fornito la copia per la lettura.

Inoltre volevo ringraziare l'autrice per essere stata davvero molto gentile e disponibile a rispondere alle nostre curiosità.


Ed ora, iniziamo!





Scheda tecnica:

Autore: Ritanna Armeni

Editore: Ponte alle Grazie

Genere: Romanzo

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐





Trama: Rosa è una brava ragazza di provincia che arriva a Roma a vent'anni con l'obiettivo di laurearsi e trovare un lavoro. Ma siamo alla vigilia del Sessantotto e il fermento della rivolta abita ovunque: nei viali dell'università, sugli striscioni delle piazze, ai cancelli delle fabbriche. Quando il movimento studentesco esplode tutto cambia, anche Rosa. In quei mesi incandescenti in cui si occupano le facoltà, si scatena la violenza di manganelli e lacrimogeni, si assapora la sferzante allegria della ribellione, Rosa si trasforma in una giovane donna, va a vivere in una comune, prende in mano la sua vita e ne paga pegno. Orientandosi fra amore e amicizie, tra i grandi classici del marxismo e un movimento che vuole cambiare il mondo, incontra un'altra Rosa, Rosa Luxemburg, e con lei intreccia un rapporto serrato con momenti di complicità e di rottura, di immedesimazione e di lontananza. Il vento del nuovo femminismo conduce la «brava ragazza» e le sue compagne in percorsi sconosciuti, rende la loro voce più netta, la lotta più chiara e autonoma. Rosa vive gli anni della ribellione all'ordine maschile e partecipa all'assalto al cielo delle giovani donne che colgono a piene mani l'occasione di diventare sé stesse, di cambiare la loro vita e quella di chi verrà dopo di loro.


Parere personale: Rosa è una ventenne cresciuta in un paesino che per questioni universitarie si ritrova nella capitale, Roma.

Qui conosce molti aspetti della vita, della società ecc... che difficilmente avrebbe visto restando nel suo paese, uno su tutti è la rivoluzione studentesca ed operaia.

Ci troviamo nel '68, siamo in un periodo di tumulti, di rivoluzioni e nell'università quest'aria la si respira profondamente.

Così Rosa si aggrega ad un gruppo di ragazzi marxisti e con loro crea striscioni, distribuisce volantini informativi nelle fabbriche, partecipanti scioperi.

Mai quella ragazza tanto diligente e studiosa avrebbe pensato di poter ritrovarsi in una situazione simile.

Man mano che la storia va avanti Rosa viene a conoscenza di un'altra Rosa, rosa Luxemburg, famosa rivoluzionaria polacca sulla quale decide di scrivere la tesi di laurea e con la quale instaura una specie di rapporto di odio e amore in quanto nota delle divergenze e delle somiglianze tra le loro vite. Rosa Luxemburg diventa quasi un'amica dal passato per la nostra protagonista che a volte cercherà nella vita della prima una sorta di aiuto.

In questo ambiente così rivoluzionario però le donne hanno sempre un ruolo secondario, se gli uomini urlano con i loro megafoni, le donne stanno dietro al ciclostilo per stampare i volantini.

Perciò le ragazze della comune prendono coscienza del loro valore, aiutate dal nuovo movimento femminista proveniente dall'America e finalmente si ribellano.


I temi presenti in questo libro sono molteplici, abbiamo il marxismo degli anni '60 -' 70, il femminismo, il diritto all'aborto, ecc... e sono tutti toccati con una delicatezza che però lascia un segno nella mente del lettore.

Lo stile di scrittura è molto semplice e scorrevole, ma anche molto incisivo e di effetto.

Non si perde in inutili descrizioni, a fare da padroni del libro ci sono i fatti, gli avvenimenti!

È un bellissimo libro che però con delicatezza riesce a sfondare dei muri .

L'autrice è riuscita a trasportarmi in quell'ambiente pieno di voglia di cambiare il mondo, dove la felicità si trova per strada insieme agli altri ragazzi rivoluzionari.

Ho apprezzato tanto il rapporto tra le "due rose", di come Rosa L. sia quasi una madre per Rosa, ma a volte anche una nemica.

 Questo libro mi ha fatto provare passioni molto forti e soprattutto è riuscito a farmi immedesimare nella protagonista, anche se a volte avrei voluto fermarla di fronte a certe scelte (non faccio spoiler!).

Difficilmente, soprattutto negli ultimi periodi, riesco a comprendere appieno un protagonista di un libro, ma Ritanna con il suo stile ci riesce alla perfezione.

Ci troviamo di fronte ad una ventenne che vuole cambiare il mondo e fa di tutto per farlo. Non è una ragazza che lo fa per puro spirito di comunanza, crede fermamente in ciò che fa e per questo lotta.

Suo padre è un operaio e ha fatto sacrifici pur di farla studiare, merita dei diritti e delle tutele!

Inoltre Rosa è una ragazza innamorata, che si ritrova però in una relazione particolare, molto libera, anche se sotto sotto Rosa vorrebbe avere un rapporto più "stabile".

Non solo, Rosa è anche un'amica, una ragazza che studia, una ragazza che si diverte e soprattutto una ragazza intelligente che capisce di dover cambiare la situazione non solo sua, ma di tutte le donne.

Insomma Rosa può essere benissimo una di noi!

Voglio solo dire una cosa su un altro personaggio: Camillo. 

Ritanna nell'intervista ci ha chiesto se fosse riuscita a rendere bene il personaggio di Camillo... La mia risposta è SI! Non ho mai detestato un personaggio tanto quanto lui!


Comunque cari lettori mi sento fortemente di consigliare questo libro con un però: dovete essere pronti ad emozioni forti! 


Fatemi sapere se lo leggerete e se com'è piaciuto tanto quanto è piaciuto a me!


A presto, Yely.















































sabato 1 maggio 2021

Recensione: Batman/ Fortnite Punto zero

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!
Ieri su Instagram vi avevo promesso che sarebbe uscita la recensione di questo fumetto ed oggi, a grande richiesta, eccoci qui!
Non so se vi ho mai parlato della mia passione per il gioco multiplatform Fortnite.
Ebbene, sono una player anche io e questo gioco mi fa impazzire! Ad ogni season da quando ho cominciato a giocare cerco di sbloccare tutto il pass battaglia e le skin variant che si sbloccano nei livelli successivi al 100esimo.
Inoltre penso che abbiate capito da qualche mio articolo che mi piacciono i supereroi e quando ho visto che entrambe le mie passioni si sarebbero unite in un'altra mia passione, il fumetto, non ho potuto resistere!
Questa sarà una serie di 6 fumetti dove Batman incontra Fortnite.
Inoltre in ogni fumetto si trova un codice che sblocca un regalo nel videogame! Una volta accumulati tutti e sei i codici troveremo nell nostro armadietto una skin speciale di Batman.
Nel primo fumetto è possibile riscattare la skin di Harley Quinn rinascita di cui vi metto una foto qui sotto presa dal mio armadietto su Fortnite!



Bella vero? Considerando che Harley è la mia cattiva DC preferita in assoluto, in questi giorni sto giocando solo con lei, nonostante Corvina del battle pass è supermegafiga!
Prima di iniziare la recensione volevo chiedervi: vi interesserebbe qualche articolo su Fortnite? Fatemi sapere!
Ma ora, ciancio alle bande... iniziamo la recensione!







Scheda tecnica:
Autore: Gage/ Mustard/ Brown/ De Castro/ Kalisz
Editore: Panini comics
Genere: Fumetto
Voto: ⭐⭐⭐⭐




Trama: L’universo di Batman e quello di Fortnite, il popolarissimo videogioco di epic Games, si uniscono per dar vita a un grande evento! A Gotham City è apparsa un’anomalia… dove condurrà il cavaliere oscuro? Il più grande detective del mondo si ritroverà a combattere contro avversari inusuali… …ma è pronto alla battaglia reale che lo attende? In ogni numero della serie un codice per riscattare un oggetto estetico del gioco.Nel primo, un nuovo costume di Harley Quinn Rebirth!




Scheda tecnica: A Gotham City una strana fenditura si è aperta nei cieli.
Batman accorre per indagare e qui vi incontra Harley Quinn che vuole entrare a tutti i costi nel varco, tanto da non farsi convincere dal nostro eroe a non correre il rischio.
Harley dunque si getta nel varco dove a detta sua anche "gli altri" si sono lanciati. Chi sono questi altri? Per ora nn ci viene detto!
Poco dopo un losco figuro che però non riusciamo a vedere bene in volto lancia Batman nel varco.
Al di là di questo passaggio interdimensionale Batman si trova in uno strano mondo dove tutti vogliono uccidersi tra loro, dove non possono parlare ed una tempesta mortale li insegue ad intervalli regolari. Insomma, ci troviamo nella mappa di Fortnite!
Il nostro supereroe però, oltre a non poter parlare, non ricorda la sua vita precedente e quando incontra Cat woman riesce soltanto a capire che si tratta di una figura amica, o forse più.
I due combattono assieme contro tutti gli altri personaggi...

Possiamo notare come il cambio dimensionale incida nei colori del fumetto, inizialmente molto scuri, in vero stile DC, per poi diventare molto accesi proprio come sono nel mondo di Fortnite.
I disegni sono molto dettagliati!
Sinceramente avevo paura che la resa dei personaggi di Fortnite in fumetto sarebbe stata un disastro, invece le due cose si sposano alla perfezione e spero che magari dopo questa collaborazione nasca un vero e proprio fumetto per ogni stagione del gioco.
I personaggi "fortniteosi" che troviamo sono quelli più conosciuti come la skin Orso Rosa che è quasi la mascotte del game.
Ho apprezzato molto anche i dettagli delle armi e dei picconi che possiamo effettivamente trovare nel videogame.

I dialoghi non sono tantissimi in quanto Batman dopo essere entrato nel varco non riesce più a parlare,quindi possiamo leggere soltanto i suoi pensieri che capiamo appartenergli grazie al simbolo del pipistrello, emblema del supereroe.

Oltre a Gotham City i luoghi presenti sono quelli della mappa di Fortnite come ad esempio Pantano Palpitante o la diga.
È bello poter vedere quei posti in cui virtualmente sei già stato, per me è stato una specie di "momento nostalgia" che ho amato da morire!

L'unica cosa che mi è dispiaciuta è che i personaggi del videogioco non abbiano un protagonista come invece lo è Batman, ma siamo al primo capitolo e non è detta l'ultima parola.

Mi chiedo se il fumetto possa influenzare in qualche modo il videogioco, magari ci sarà qualcosa come la stagione dei supereroi Marvel dove ci siamo ritrovati le Stark Industries nella mappa. Ci ritroveremo a giocare in qualche parte di Gotham? Lo spero!

Per ora rimaniamo con molti dubbi, ma non disperate, vi terrò compagnia per tutta la serie e insieme scopriremo che andrà a finire!




Voi cosa ne pensate? Vi piace Fortnite? E Batman?