lunedì 31 maggio 2021

#12daysofwomen : Mary Edwards Walker

 




Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi, come ogni fine mese di questo 2021 vi porto la storia di una delle donne presenti nel libro "Storie della buonanotte per bambine ribelli" edito da Mondadori.

Ovviamente partirò dal personaggio presente dal libro e vi racconterò la sua storia.

Oggi la nostra protagonista è Mary Edwards Walker.




Mary Edwards Walker nasce nel 1832, ultima di sette figli.

L'educazione che ricevette in famiglia la portò ad avere idee poco convenzionali rispetto all'epoca, era una donna molto indipendente e con un alto senso della giustizia.

Da bambina lavora nei campi di famiglia indossando degli indumenti prettamente maschili in quanto riteneva, sostenuta anche da sua madre, che gli abiti da donna non fossero adatti al lavoro nei campi.

La sua prima istruzione avvenne nella scuola fondata dai suoi genitori per permettere a tutti di avere l'istruzione gratuita.

Successivamente frequenta una scuola che enfatizzava le nuove riforme sociali e nel tempo libero Mary studia i libri di medicina di suo padre.

Insegnò in una scuola a Minetto arrivando a guadagnare la somma adatta per sostenere la retta dell' università di medicina dove si laureò con lode nel 1855, unica donna del suo corso.




Sempre nel 1855 sposò un suo compagno di corso: Albert Miller indossando una gonna corta con sotto i pantaloni e rinunciando a prendere il cognome di suo marito.

I due si aprirono uno studio a New York che però non decollò in quanto le donne medico non erano viste di buon occhio.

Successivamente i due coniugi divorziarono per colpa delle numerose infedeltà di lui.


Si è sempre ribellata agli abiti da donna, considerandoli poco pratici, sperimentò qualsiasi lunghezza di gonna accompagnata sempre dai pantaloni e ad un certo punto abbandonò definitivamente le gonne.

Le sue scelte sull'abbigliamento non furono prese molto bene dalla società, subì anche qualche attacco da parte di alcuni cittadini che le lanciarono uova e altri oggetti, ma, nonostante questo, rimase ferma sulla sua idea di abbigliamento.




Partecipò alla guerra civile americana come volontaria nel ruolo di chirurgo, anche se inizialmente dovette svolgere il ruolo di infermiera in quanto donna.

Fu molto felice in questo periodo di vedere donne che si offrivano volontarie come soldati e allertò la stampa riguardo al caso di una donna che combatteva vestita da uomo.

Mary fu la prima donna chirurgo nella storia dell'esercito dell' Unione.

Durante il suo lavoro si vestiva sempre da uomo sostenendo che fosse più adatto al suo lavoro.


Nel 1862 chiese un lavoro come spia, ma fu rifiutata. L'anno successivo fu assunta come chirurgo nell' esercito statunitense, diventando la prima donna a ricoprire quella carica.

Nel 1864 fu arrestata Dalle truppe confederate come spia, subito dopo aver aiutato un collega chirurgo della confederazione ad eseguire un'amputazione.

Successivamente fu liberata durante un'operazione di scambio di prigionieri. Durante la prigionia rifiutò di indossare gli abiti che le erano stati forniti.

Continuò a servire il paese come supervisore di una prigione femminile e capo di un orfanotrofio.


Dopo la fine della guerra ottenne una pensione di invalidità per i danni subiti durante la prigionia.

Le fu anche attribuita una medaglia d'onore per aver prestato servizio come chirurgo.


Divenne una scrittrice ed una docente che sosteneva i diritti delle donne e l'assistenza sanitaria.

Fu membro dell'ufficio per il suffragio femminile a Washington .

Come suffragista non ottenne molta importanza in America, soprattutto dato il suo abbigliamento, mentre riscosse più successo in Inghilterra.

Dopo una lunga malattia morì nel 1919 a 86 anni, un anno prima dell'ammissione delle donne al voto.



E voi che ne pensate di questa storia? Io la trovo molto affascinante, una donna che non è mai scesa a compromessi con gli stereotipi della società e che ha fatto di tutto per affermare il suo valore!


A presto, Yely.










4 commenti:

  1. Super interessante questo articolo, non conoscevo la sua storia di forza e determinazione.

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  2. Non conoscevo questa donna straordinaria

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  3. Bellissima storia davvero. Ti ringrazio per questo approfondimento di femminismo puro

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  4. Adoro questa sere di articoli, mi permettono di conoscere donne magnifiche che non conoscevo

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