domenica 5 febbraio 2023

Recensione: Il segreto di Barbablù/ Fly with the arrow

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi voglio parlarvi di un libro uscito qualche mese fa e che non vedo l'ora di sapere come si svilupperà!

Si tratta de "Il segreto di Barbablù" di Sarah K. L. Wilson ed edito in Italia da Sàga Edizioni che si ispira alla leggenda di Barbablù in un retelling davvero molto carino!

Ma... Iniziamo!





Scheda tecnica:

Autore: Sarah K. L. Wilson

Editore: Sàga Edizioni 

Genere: Fantasy/ retelling

Voto: ⭐⭐⭐⭐





Trama: Se qualcuno le avesse mai spiegato la legge più importante della Corte, ovvero la Legge del Saluto, le cose per lei sarebbero andate di certo diversamente.

Quando Barbablù arriva a reclamare una moglie mortale e lei non solo lo saluta, ma perfino lo accoglie, diventa la sua sedicesima moglie.

Si trova così di colpo lontana da casa e trascinata nelle terre del Wittenhame, dove diviene parte di un gioco che si svolge ogni duecento anni e che determina il destino delle nazioni.

Ma non tutto è quello che sembra.

Non nella sua patria di Pensmoore.

Non nel Wittenhame e certamente non nel suo nuovo matrimonio.






Parere personale: Izòlda è una ragazza di bassa nobiltà e sa che non potrà mai innamorarsi come le ragazze presenti nei libri che legge.

Può solo sperare che suo padre le trovi un buon uomo con cui passare il resto della sua vita e presto l'occasione si presenta al ballo di compleanno della principessa.

Qui infatti, il padre di Izòlda riesce ad arrangiarle un matrimonio con un allevatore di cavalli vedovo.

Ad un certo punto però, a questa festa, si presentano i Wittenbrand, creature magiche immortali, a cui capo c'è un uomo dalla barba blu.

Izòlda non sa della regola del saluto, ovvero la regola secondo cui chi dà il benvenuto ai Wittenbrand può essere rapito.

La ragazza dunque saluta il capo dei Wittenbrand e questo, che era venuto per prendersi una sposa, si prende per l'appunto la ragazza.

Izòlda è la sedicesima moglie, perché, come vediamo in seguito, l'uomo usa i giorni di vita delle mogli per alimentare i suoi poteri.


La storia è un retelling della fiaba di Perrault in cui Barbalù dà una chiave alla sua sposa dicendole di non aprire la porta chiusa per l'appunto dalla chiave, lei lo fa e ci trova dentro le sue dodici mogli morte.

La chiave, le mogli morte e la figura di barbablù tornano in questo libro, ma in un nuovo worldbuilding in cui i Wittenbrand giocano letteralmente a tavolino con le sorti del mondo umano e ci scommettono su.

Oltre alla fiaba di Barbablù, io ci ho visto anche un po' de la bella e la bestia, con lui, un essere spietato che letteralmente tiene lei prigioniera, ma se ne invaghisce, lei che anche se non vuole a volte prova gelosia verso le altre mogli e spesso si trova assorta nei modi di lui.

Penso che qui ci siano tutti gli elementi per un enemies to lovers, anche se non ho capito come mai lui sposa lei con i voti Wittenbrand ( che non può non mantenere), cosa che non ha mai fatto in vita sua. 

Non ho molto capito questo instalove da parte sua, ma magari più avanti ci verrà chiarito questo aspetto, per ora resta irrisolto.


Izòlda mi piace molto, il racconto è narrato dal suo punto di vista e prima del matrimonio con quello che lei chiama Barbablù ( non sappiamo il suo nome) viveva la vita in modo immanente, aspettando il suo destino da sposa/madre.

Dopo questo insolito matrimonio invece viene fuori molto di più l'astuzia di cui era sicuramente già dotata in precedenza; anche se a volte si perde in riflessioni un po' sciocche del tipo: "lui mi piace ma è cattivo..."; " È bellissimo ma ha fatto fuori le sue mogli e probabilmente ucciderà anche me..." .

Fortunatamente questi momenti di contemplazione sono pochi e non scadono nel pesante come in altri libri dove la protagonista a momenti sbava sul tipo che si trova di fronte.


Detto questo però devo dire che la storia mi ha tenuta incollata alle sue pagine fino alla fine, tanto che speravo non finisse mai, e invece...

Il finale poi è stato un colpo incredibile e io voglio troppo sapere cosa succederà!!

Mi è piaciuta la rappresentazione dei Wittenbrand, il loro mondo,le loro abitudini... E mi è piaciuto che come escamotage per spiegare alcune dinamiche, Izòlda usa la testa di un traditore di Barbablù che le racconta un po' tutto quello che deve sapere.

Lo stile di scrittura è abbastanza piacevole, scorrevole e senza troppe descrizioni ridondanti , riesce a bilanciare l'azione con la descrizione e questo per me è molto importante.


Che dire, io l'ho letto tutto d'un fiato e non vedo l'ora di saperne di più e voi?


A presto,




Yely.

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