mercoledì 27 gennaio 2021

Recensione: Un sacchetto di biglie

 



Salve a tutti pipistrellini cari!

Oggi 27 Gennaio ricorre la Giornata della memoria, giornata dedicata alle vittime della Shoah durante la seconda guerra mondiale.

E proprio per non dimenticare l'accaduto che oggi vi voglio parlare di un libro a tema.

La casa editrice Rizzoli mi ha gentilmente omaggiata del libro che fa parte della collana BUR memoria con libri che appunto trattano la tematica della Shoah.

Il libro in questione è: Un sacchetto di biglie di Joseph Joffo che ci racconta della sua storia personale.







Scheda tecnica:
Autore: Joseph Joffo
Editore: Rizzoli
Genere: Narrativa
Voto: ⭐⭐⭐⭐ e 1/2




Trama: Joseph ha solo dieci anni quando suo padre gli chiede di partire insieme al fratello più grande, Maurice, e di lasciare Parigi. La città è occupata dai nazisti, e tutti gli ebrei sono in pericolo. I due ragazzi dovranno affrontare da soli un lungo viaggio attraverso la Francia, in fuga dalla guerra e dalle deportazioni, guidati da un’unica speranza: poter tornare a casa, un giorno, e riabbracciare la famiglia intera.


Parere personale: Questa storia è un'autobiografia dell'autore e si vede!
Si vede perché è scritta con il cuore, si vede perché troviamo tutte le riflessioni che nel corso della vicenda Joseph ha fatto.
Il libro sembra scritto da un bambino, chiariamoci, non in maniera negativa, anzi! L'autore ha saputo scrivere i suoi pensieri di bambino nel linguaggio adatto ad un ragazzino di dieci anni.

La storia inizialmente fila liscia, la prima volta che Joseph scappa con suo fratello Maurice infatti, non accade nulla di spiacevole a parte qualche piccolo intoppo.
Nell'arco di tre anni i due fratelli fuggono parecchie volte e proprio verso la fine accade qualcosa di spiacevole, il loro papà viene catturato dalla Gestapo.

La narrazione però non ha il classico tono di un libro che tratta la tematica della Shoah, Joseph infatti descrive i suoi viaggi e tutto quello che gli è accaduto in modo molto leggero, il che non è affatto un male perché si adatta al target a cui si rivolge, ovvero a dei bambini, ma nonostante questo penso che la lettura sia piacevole anche per gli adulti.
La Shoah è un tema che mi è sempre stato molto a cuore in quanto per anni ho partecipato a degli spettacoli che portavano in scena gli orrori della seconda guerra mondiale.
Proprio per questo ho avuto modo di leggere tanti libri a riguardo e questo devo ammettere che porta un nuovo punto di vista alla storia con un valore aggiunto, l'essere accaduto per davvero.
Quando parliamo di deportazione ebrea pensiamo sempre a persone dell'est Europa o persone italiane, difficilmente pensiamo agli ebrei francesi che dopo la sconfitta con la Germania hanno dovuto affrontare anni di terrore.

Il personaggio principale, Joseph, ha una crescita personale davvero elevata.
Passa dall'essere un bambino che se la prende per aver perso tutte le biglie giocando con il fratello ad un ragazzo sveglio, che addirittura lavora per poter pagarsi da vivere.
Inoltre assieme a suo fratello Maurice è un personaggio molto intelligente, anche se quest'ultimo lo è un po' di più ed è anche più caparbio di Joseph.

I luoghi sono descritti molto bene, tanto da poter suscitare nella mente del lettore l'immagine perfetta di ciò che il personaggio sta guardando.
Molto suggestiva é stata la descrizione di Nizza con il mare e tutto il resto.
La lettura è abbastanza scorrevole ed avvincente in quanto l'autore non l'ha appesantita con particolari futili o riflessioni di poco conto. 

Nonostante non ci sia la parte macabra dei campi di sterminio, questo libro fa davvero riflettere su come siamo fortunati oggi, tranquilli nelle nostre case e soprattutto come sono fortunati i bambini di oggi che possono vantare di avere un'infanzia, a differenza di altri che purtroppo sono dovuti crescere in fretta date le spiacevoli circostanze.

Io mi sento di consigliare questo libro a tutti, soprattutto nelle scuole dove potrebbe essere accompagnato da delle riflessioni.
A me è piaciuto moltissimo, soprattutto perché credo che sia una lettura di quelle che non dimentichi facilmente, che si imprime nel cuore del lettore!
Che dire, stra-consigliato!


A presto, Yely.











8 commenti:

  1. Un Libro sicuramente intenso per le tematiche affrontate. Dovremmo fare tutti più letture di questo tipo

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  2. È sicuramente un libro molto intenso, non ne ho letti molti con questa tematica perché sono particolarmente sensibile al tema, ma forse questo potrebbe andare per iniziare

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  3. Libro interessante, riguardo al titolo: le biglie sono un ricordo bellissimo della mia infanzia 🥺

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  4. Ammetto che ho sempre avuto paura di leggere dei libri con delle tematiche così profonde, ma forse è ora che superi questi ostacoli e che inizi a leggere anch’io questi romanzi!

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  5. Bellissimo come romanzo di formazione.. bel protagonista!

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