venerdì 20 novembre 2020

Review party: Alice, Dorothy & Wendy

 


Salve a tutti cari pipistrellini! 

Come vi avevo accennato durante la graphic novel Cheshire Crossing, oggi torno per recensirvi una delle storie originali delle tre protagoniste contenuta nel fantastico volume Oscar Draghi edito da Mondadori, ovviamente con l'aiuto della casa editrice che ringrazio e di Bea di Eynys Paolini Books che assieme a me ha organizzato l'evento e ha creato queste fantastiche grafiche!

Il racconto di cui vi parlerò è quello del Mago di Oz, dove la protagonista è la piccola Dorothy, il mio personaggio preferito in Cheshire Crossing.





Scheda tecnica (Il meraviglioso mago di Oz):
Autore: L. Frank Baum
Editore: Oscar/ Mondadori
Genere: Letteratura per ragazzi 
Voto: ⭐⭐⭐⭐





Trama (Il meraviglioso mago di Oz): Nelle grigie praterie del Kansas un potente tornado trascina via la casa di Dorothy e la lascia cadere nel misterioso Paese di Oz, un mondo fantastico popolato da strane creature: Biascichini, Scimmie Alate, Ammicchetti, Quadrotti... Attraverso il tema simbolico del viaggio, metafora della vita, Baum crea un'opera stupefacente. Dorothy, accompagnata dal Boscaiolo di Latta, dallo Spaventapasseri e dal Leone Codardo, parte alla ricerca del mago che potrà aiutare ognuno di loro. I quattro visiteranno luoghi incredibili, compiendo svariate esperienze in un Paese unico, pieno di colori, di atmosfere suggestive e di magia. Alla fine, dopo aver affrontato mille peripezie e avventure, ognuno dei protagonisti troverà quello che cerca.






Parere personale: Scritto nel 1900, Il meraviglioso mago di Oz esercita ancora un forte fascino sui bambini ( e adulti) di oggi.
La storia narra di una bambina che, coinvolta in un tornado nel Kansas, si ritrova in un mondo fantastico che, erroneamente da quello che di solito si crede, non si chiama Oz.
Oz infatti è un mago a cui la piccola Dorothy viene indirizzata per poter trovare il modo di tornare a casa, si dice infatti che per questo mago nessuna magia sia impossibile!
Assieme alla piccola si uniscono uno spaventapasseri senza cervello, un uomo di latta senza cuore ed un leone senza coraggio.
Tra varie avventure riusciamo a capire che, nonostante le mancanze dei tre personaggi, essi hanno in sè ciò che pensano di non possedere. 
Vediamo infatti uno spaventapasseri pensare a dei piani per poter superare le difficoltà, un uomo di latta molto sensibile e gentile ed un leone che non si tira indietro per spaventare i nemici.
Il mago di Oz si rivelerà infatti solo un impostore, un uomo senza magia che usa dei trucchetti per fare credere agli altri di essere bravo come mago.
Ciò che farà ai tre personaggi amici di Dorothy infatti sarà una specie di effetto placebo. Finge infatti di donare loro un cervello, un cuore ed un siero del coraggio, ma in realtà sono solo trucchi raffazzonati.
Dunque questa storia ha un significato morale, ovvero che tutto ciò che ci serve è già dentro di noi!

Ma questo non è l'unico significato intrinseco della storia, Dorothy, infatti riesce a sconfiggere due streghe ingenuamente e senza cattiveria. Questo dunque significa che la purezza vince sempre sul male.
E proprio di scontri tra bene e male che questa storia ci parla,con una candida Dorothy contrapposta alla strega dell'Ovest.

Altro significato lo si trova negli occhiali verdi che il mago di Oz impone di mettere agli abitanti della Città di Smeraldo.
Grazie ad essi tutta la città sembra essere verde, persino gli abitanti! 
Questo a rappresentazione del fatto che se non pensiamo con la nostra mente e ci facciamo guidate dalle idee degli altri saremo costretti a vedere la realtà in modo distorto. Ognuno deve essere libero di vedere con i propri occhi.
Mi dispiace solo che l'autore non abbia pensato di fare liberare i cittadini da quegli occhiali e scoprire che la realtà era molto diversa da come appariva.

Non c'è stato un personaggio che ho gradito particolarmente perché i protagonisti avevano tutti una caratteristica che mi stava a cuore.
Sono solo rimasta delusa un pochino da Glinda, la strega del Sud che in molti film, opere teatrali, ecc... ha più presenza, invece nell'originale è un personaggio assolutamente secondario e quasi inutile.
Inoltre avrei sperato che non fosse lei a liberare le scimmie alate ma piuttosto la piccola e gentile Dorothy.

La narrazione è molto semplice,del resto è per un pubblico di bambini a cui si rivolge,ma è una storia che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita, specie per i significati che essa ha dentro di sè.
Fortunatamente le descrizioni non sono troppo pesanti anche se a volte un po' violente come ad esempio l'uomo di latta che taglia la testa al gatto. 

Le ambientazioni sono vivaci e colorate, davvero ben concepite ed articolate.

Nel complesso è una storia davvero bella, che letta in questi giorni di pioggia mi ha tenuta compagnia!
Tutti dovrebbero leggerla!

Per oggi è tutto, vi lascio alle alte recensioni dei miei colleghi.

Baci, Yely.











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