Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!
Dopo tantissimo tempo, rieccomi qui con una nuova recensione!
Stavolta ci troveremo nel Giappone futuro in cui un enorme terremoto ha mandato in frantumi la percezione del tempo.
Ma... Iniziamo!
Scheda tecnica:
Autore: Clara Kumagai
Editore: Giunti
Genere: Distopico/ fantasy
Voto: ⭐⭐⭐
Trama: Secondo la leggenda sotto le isole del Giappone si nasconde un gigantesco pesce gatto che causa terremoti ogni volta che si gira. Nel mondo di Catfish Rolling uno di questi terremoti ha mandato in frantumi il tempo, che oggi in certi luoghi del Giappone scorre più in fretta o più piano che in altri. Sora ha perso sua madre nel terremoto e ora teme che l'ossessione di suo padre verso questi luoghi misteriosi e vietati le porti via anche lui. Salvarlo significherà mettere tutto in gioco, affrontando proprio ciò di cui ha più paura.
Parere personale: Presa dalla fantastica copertina e dalla trama accattivante, ho iniziato a leggere questo libro, ma più mi avvicinavo al finale, più notavo che le risposte alle mie domande non arrivavano.
Per quanto la lettura sia stata più che scorrevole, questo libro ha comunque delle descrizioni ben approfondite di luoghi, personaggi, sensazioni, ecc...
Purtroppo però ha dei buchi di trama enormi ed un finale raffazzonato, ma cominciamo dall'inizio...
Sora è una bambina quando un enorme terremoto scinde il Giappone in zone temporali.
In una zona a tempo veloce, Sora perde sua madre e suo nonno; suo padre da allora inizia a studiare il fenomeno assieme alla figlia.
Sora è una ragazza metà canadese e metà giapponese e come molti ragazzi di etnia mista non viene percepita nè canadese dai canadesi, nè giapponese dai giapponesi.
In questo personaggio l'autrice esprime la propria esperienza personale in quanto ella stessa è di origini canadesi, giapponesi e irlandesi.
Sora cresce e dopo ben 7 anni dalla tragedia della madre, del nonno e di tutti gli altri scomparsi non vi è traccia e il padre di sora comincia a risentire degli effetti negativi del contatto con le zone temporali.
Inoltre Sora ha finito le superiori, il suo migliore amico, nonchè primo amore, parte per l'università mentre la ragazza decide di rimanere in città per non lasciare suo padre da solo.
L'indagine di Sora alla ricerca dei suoi cari perduti e della verità dietro quelle zone temporali viene scandita di capitolo in capitolo dalle stagioni giapponesi che sono circa 72, ma nel libro ne vengono riportate molte meno.
Come vi dicevo molte domande non troveranno risposta, innanzitutto come è possibile che il sole sia presente in una zona normale, mentre in una veloce ed esempio è notte? Anche l'universo ha subito questo terremoto? Mi pare una cosa poco probabile e il fatto che ci sia una componente fantasy non giustifica questo avvenimento.
Seconda cosa: ma questo pesce gatto esiste davvero? Le creature tipo le kitsune che lei vede esistono o sono allucinazioni? Non ci è dato sapere...
(Spoiler)Partendo dal fatto che a Sora piace il suo migliore amico, la storia prende una strana piega quando incontra una ragazza che dice di essere lesbica.
Il secondo dopo che l'ha conosciuta, il suo amico/mezzo fidanzato le chiede se è la sua ragazza... E lì ho esclamato <<Cheeeee?>>.
Ma la cosa peggiora quando dal niente queste due si mettono insieme così, per magia.
Ci ha messo tutte le superiori per dichiararsi al suo migliore amico e mezzo secondo per innamorarsi di una mezza sconosciuta, Nonsense!
Il finale sinceramente non è molto chiaro, o non ho capito io oppure è l'autrice che ci impiega mezzo capitolo messo lì tanto per, degli scomparsi, nessuna traccia... Una ricerca praticamente inutile...
Non puoi farmi una storia su una roba che si conclude in mezzo secondo il cui risultato è tutt'altro che chiaro. Sembra come se l'autrice avesse fretta di chiudere e dovesse trovare un espediente (che non ha un minimo di logica) per terminare.
Una cosa che apprezzo e a cui forse l'autrice voleva dare più rilevanza è la scoperta di se stessa e dei propri sogni della protagonista che mano a mano prende sempre,più consapevolezza di sè.
Che dire, questa lettura mi ha lasciato un amaro in bocca che porterò per,un bel po',
ma voi cosa ne pensate?
A presto,
Yely.