martedì 19 settembre 2023

Review party: Gli dei di giada e ombra

 



Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi un nuovo review party in compagnia di Mondadori.

Ringrazio come sempre la mia amica Bea di Eynys Paolini che mi ha coinvolta in questo evento.

Con questo libro ci spostiamo in Messico tra antichi dei, proibizionismo e segreti di famiglia grazie a Silvia Moreno - Garcia che ci regala: Gli dei di giada e ombra.


Ma... iniziamo!




Scheda tecnica:

Autore: Silvia Moreno- Garcia 

Editore: Oscar Mondadori

Genere: Fantasy 

Voto: ⭐⭐⭐



Trama:  L'ETÀ DEL JAZZ È ALL'APICE del suo splendore, ma la diciottenne Casiopea Tun non ha tempo da dedicare allo swing; è troppo impegnata a spazzare i pavimenti nella dimora del ricchissimo nonno nel Sud del Messico. Desidera da sempre una vita diversa, lontana da quel polveroso villaggio: una vita che sia davvero solo sua.

Un sogno, però, che pare irrealizzabile fino al giorno in cui, aprendo per caso un baule di legno custodito nella camera del nonno, libera inavvertitamente lo spirito del Signore delle Ombre - il dio maya della morte -, che le chiede di aiutarlo a riconquistare il trono usurpato dal fratello. Se Casiopea fallirà nell'impresa, andrà incontro alla morte. Se invece riuscirà, il suo sogno potrà finalmente avverarsi.

Assieme a questo dio incredibilmente bello, e armata unicamente della propria intelligenza, la ragazza intraprende una fantasmagorica avventura che la condurrà nelle foreste dello Yucatán, nella sfavillante Città del Messico e, più oltre ancora, fin negli abissi dell'Oltretomba maya.



Parere personale: Dunque, dunque, dunque... 

Quando ho iniziato a leggere questo libro sono stata trasportata subito al suo interno, tanto da divorarlo in una sola giornata.

Iniziamo subito con Casiopea, una ragazza messicana birazziale che subisce atti di razzismo proprio dalla sua stessa famiglia.

Viene, infatti, dalla famiglia più ricca del suo paesino, ma sua madre ha sposato un poeta amerindio che però, quando la nostra protagonista è in tenera etá, muore.

Dunque per poter vivere una vita dignitosa, la madre e Casiopea tornano alla casa di famiglia del nonno dove saranno trattate alla stregua  delle domestiche, soprattutto Casiopea che subirà anche le angherie del terribile cugino.

La nostra protagonista non ha tempo per i sogni, ma la notte, esprime sottovoce il suo desiderio di poter andare via da quel paesino e vivere una vita felice.

Questo non sembra essere possibile sennonché un giorno, in strane circostanze, il suo destino si lega indissolubilmente a quello del dio della morte degli antichi Maya, Hun Kamè, intrappolato ingiustamente da suo fratello gemello che ha usurpato il trono.


Mi e piaciuto moltissimo l'elemento divino presente in questo libro, mi ha ricordato molto American Gods di Neil Gaiman in cui divinità di più religioni coesistono contemporaneamente.

In questo pseudo-world Building, gli dei vengono creati dalle idee dell' uomo e si nutrono di preghiere e sacrifici. Quando le religioni si estinguono, gli dei perdono poteri e alcune volte cadono in un sonno eterno, ammenochè non si trovino nella vicinanza di una fonte di potere, come nel nostro caso, un asteroide caduto che ha creato una spaccatura nella terra.

Devo essere sincera però, non è molto chiaro come questo asteroide irradi i suoi poteri, tanto più in quanto gli dei sono in una specie di universo parallelo.


La nostra protagonista Casiopea ha un bel carattere forte, ma nonostante questo, non serba rancore, nè medita vendetta a differenza del dio della morte Hun Kamè che sarà il personaggio che nell'arco della vicenda avrà una crescita radicale.

Un altro protagonista, anche se minore, e il cugino di Casiopea che avrà dei capitoli a lui dedicati e che, per una serie di vicende, sarà costretto ad allearsi con l'antagonista della storia, il gemello di Hun Kamè. L'ho trovato davvero insopportabile, anche se ha le sue motivazioni per esserlo, non le ritengo valide.


Gli anni '20 e il Messico sono lo sfondo di questa storia, troviamo tantissime descrizioni delle più importanti città del Messico con relative informazioni storiche.

I riferimenti agli anni '20 sono tantissimi, dalla presenza delle flapper all'architettura messicana che voleva imitare l'art decò con un tocco patriottico.


Se mi conoscete bene sapete quanto io ami gli anni '20 e la mitologia, ma allora perché le tre stelline?

Ebbene, tutto sta nel finale che mi ha lasciata veramente a bocca asciutta. Penso che si sarebbe potuto terminare in maniera diversa, ma d'altronde non sono io l'autrice.

A proposito dell' autrice, lo stile di scrittura e molto descrittivo, a volte un po' lento, pero le vicende sono talmente tanto immersive che si riesce a leggere in poco tempo.

Inoltre Silvia Moreno- Garcia ha introdotto delle tematiche molto importanti come la visione cristiana nel Messico anni '20, la discriminazione razziale e anche di genere.

Tutti temi che rendono la visione della storia completa.


Se amate la mitologia Maya e se vi piacciono gli anni '20, questo libro è perfetto per voi!


Fatemi sapere cosa ne pensate.

A presto,




Yely.

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