Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!
Oggi finalmente torniamo nella nostra Ravka grazie al review party organizzato dal blog: Vuoi conoscere un casino? insieme alla casa editrice Mondadori.
Ebbene sì, i Grisha sono tornati e con loro nuove avventure nel libro: Il re delle cicatrici.
Scheda tecnica:
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama: Nikolai Lantsov, sovrano di Ravka, corsaro, soldato, secondogenito di un re disonorato, ha sempre avuto un'innata propensione alle situazioni difficili, ma questa volta sembra dover fare i conti con qualcosa di impossibile, qualcosa che nessuno, tra la popolazione di Ravka, potrebbe mai immaginare. Come se non bastasse, per arrestare l'avanzata dei nemici che si assiepano lungo i confini del regno, il giovane re deve trovare un modo per riempire le casse dello Stato, stipulare nuove alleanze e fermare il nuovo pericolo che minaccia quello che un tempo è stato il glorioso esercito Grisha. Al suo fianco, però, c'è la fedele Zoya Nazyalensky, leggendario generale Grisha, che non si fermerà di fronte a nulla pur di aiutare Nikolai ad affrontare e sconfiggere il potere oscuro che alberga nelle profondità del suo cuore e che, rafforzandosi di giorno in giorno, minaccia di distruggere tutto quello che ha costruito. Zoya sa infatti che, come i Grisha non possono sopravvivere senza Ravka, tantomeno Ravka può sopravvivere a un re tanto indebolito. Nello stesso momento, nelle terre fredde del Nord, Nina Zenik sta combattendo la sua personale guerra contro coloro che vorrebbero spazzare via per sempre i Grisha. Ma per sconfiggere i pericoli che la attendono, sarà costretta a scendere a patti con il proprio terrificante potere e ad affrontare il dolore profondo e lacerante che porta nel cuore. Re, generale e spia di Ravka: tutti e tre nel corso del loro viaggio dovranno spingersi oltre i confini tra scienza e superstizione, magia e fede, rischiare il tutto per tutto per salvare una nazione spezzata, e accettare che alcuni segreti non sono fatti per restare sepolti e che certe ferite non sono destinate a guarire.
Parere personale: Prima di entrare nel pieno della recensione vorrei raccontarvi un aneddoto.
Prima di leggere questo libro ho letto la trilogia di tenebre e ossa e pensavo che questo bastasse.
NO! Sappiate che se non leggete prima Sei di corvi e Il regno corrotto, vi troverete ad un certo punto uno SPOILER grande quanto il monte Everest, quindi non fate come me e leggete prima i libri che vi ho menzionato dopo ovviamente aver letto la trilogia di tenebre e ossa.
Ovviamente in seguito leggero sei di corvi e sequel e Ve ne parlerò!
Finito il disclaimer del disagio,possiamo tornare alla recensione.
Tornare a Ravka per me è stato come tornare a casa, in un luogo dove so di per certo che ci sarà qualcosa di appassionante e così è stato!
Sono passati solo tre anni dalla guerra civile in cui l'oscuro ha perso la battaglia e la vita, ma Ravka torna ad essere in pericolo.
Nikolai, nuovo re di Ravka, lo conosciamo nella prima trilogia in tutta la sua arguzia e il suo carisma. Ho sempre trovato questo personaggio il migliore di tutta la serie e sono da vero felice che Leigh Bardugo abbia voluto renderlo protagonista, assieme a Zoya, altro personaggio che amo, di questo nuovo libro.
Se ben ricordate Nikolai era stato trasformato in volkra dall' Oscuro e quando è ritornato umano, molte cicatrici segnavano il suo viso.
A distanza di tre anni, il "volkra" che era in lui si risveglia mettendo in pericolo il popolo e il trono.
Si tratta dunque di una corsa contro il tempo per fermare l'essere che dimora dentro di lui.
Ma, come sapete, a Ravka i problemi vengono tutti insieme, infatti, strani avvenimenti si stanno manifestando su tutto il territorio come ad esempio ponti fatti di muscoli umani, terremoti... Tutti eventi che hanno come epicentro.... La faglia!
E se questo non basta, a Fjerda la spia spaccacuori Nina (presente in sei di corvi) deve cercare di aiutare i Grisha fjerdiani a trovare rifugio a Ravka.
Rispetto alla prima trilogia si vede una vera e propria crescita stilistica dell'autrice che porta finalmente il lettore a capire appieno i personaggi protagonisti approfondendo le loro storie e facendoci comprendere meglio perché al momento della narrazione sono ciò che sono.
La storia di per sé è accattivante, con dei personaggi che a differenza di Alina Starkov, protagonista della prima trilogia, prendono delle posizioni nette e non si fanno trasportare dagli eventi come banderuole spaesate.
La mia preferita è senza dubbio Zoya, l'ho amata nella prima trilogia e anche adesso la adoro! Capiamo bene da cosa deriva il suo essere fredda e calcolatrice ed inoltre il suo progetto di aiutare i Grisha di tutto il mondo apre una tematica molto importante, ovvero la preservazione e protezione delle minoranze.
Insomma, un personaggio che diventa secondo me un vero esempio da seguire!
E poi la shippo troppo con Nikolai, sono troppo carini insieme nonostante lei sia sempre ligia al dovere e voglia cercargli moglie!
Nina invece non mi è piaciuta molto all'inizio. Non avendo letto sei di corvi non so se mi sarebbe piaciuta di più, ma in questo caso inizialmente mi è stata antipaticissima! Perché io capisco il dolore, ma esserne accecati è un altro conto.
Poi però il personaggio fa un vero percorso di guarigione e devo dire che mi sta piacendo moltissimo e non vedo l'ora di vederla nel prossimo ed ultimo volume.
Nikolai è Nikolai, non ho parole per descrivere quanto mi piaccia questo ragazzo che dietro la facciata da ragazzo ironico e sicuro di sé nasconda tanta dolcezza ed anche fragilità.
Se Nikolai fosse reale io gli chiederei di sposarmi! Non solo è bello (cicatrici incluse), ma è anche dolce e intelligente.
La scena del ritratto di suo padre (non dico altro) mi ha fatto una tenerezza assurda.
Il libro è scorrevolissimo perché pieno di azione, di pathos e di misteri che il lettore si trova a voler immediatamente risolvere!
Una crescita davvero immensa per questa autrice e spero che il seguito sia all'altezza di questo libro perché qui l'asticella si è alzata notevolmente!
Voi che ne pensate? Lo avete letto?
Fatemi sapere!
A presto,
Yely.
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