mercoledì 30 giugno 2021

#12daysofwomen: Rani Lakshmi Bai

 


Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori!

Oggi, come ogni fine mese, ci ritroviamo con l'appuntamento della rubrica #12daysofwomen in cui parliamo della storia di qualcuna delle donne presenti nel libro Storie della buonanotte per bambine ribelli edito da Mondadori e scritto da Francesca Cavallo ed Elena Favilli.

Oggi nello specifico parleremo della regina Lakshmi Bai.





Lakshmi Bai nasce nel 1828 a Benares, oggi Varanasi, da una famiglia abbiente,infatti suo padre era bramino, ovvero un sacerdote indù.

Quando Lakshmi Bai ha 4 anni sua madre muore e di lei si occuperà suo padre che in seguito la porterà con sè alla corte di Peshwa a Bithur, dove egli svolgeva le sue funzioni sacerdotali.

Il Raja si affezionò molto alla giovane Lakshmi Bai, tanto da considerarla al pari di una figlia.

Lakshmi Bai godette di maggiore libertà rispetto alle altre donne della corte, questo grazie all'influenza di suo padre.

La ragazza infatti aveva studiato l'arte militare, sapeva tirare con l'arco, combattere ed andare a cavallo. Aveva addirittura formato una guardia personale composta da sue amiche intime.







Nel 1842, nemmeno quindicenne, fu fatta sposare con il Raja di Jhansi, un piccolo stato indipendente dell'India sotto influenza britannica.

La ragazza dunque diventò Rani (regina) Lakshmi Bai.

Dopo nove anni di matrimonio, nel 1851 diede alla luce il suo unico figlio Damodar Rao, che morì a 4 mesi.

Così i due sovrani adottarono, come da tradizione, un altro successore, il figlio del cugino del Raja.

Quest'ultimo però non si riprese mai dalla perdita di suo figlio e nel 1853 morì anch'egli.

Completamente sola, Rani Lakshmi Bai rischiava di perdere anche il regno in quanto il governatore generale dell' India, Lord Dalhouise, estromise il figlio adottivo della regina dato che non vi era consanguineità ed annettendo così il territorio di Jhansi al governo diretto inglese.

Nel 1854 dunque alla regina venne fatto lasciare il trono sotto compenso di 60000 rupie e dovette abbandonare il forte in cui abitava.

Nei tre anni successivi la regina tenta invano di fare riconoscere i suoi diritti, nel frattempo l'economia del regno crolla.

In tutta l'India si diffonde il malcontento contro il dominio britannico e scoppiano delle rivolte che si estendono a macchia d'olio in tutto il territorio e una gran parte dell'India settentrionale passa in mano ai ribelli.

Anche a Jhansi scoppia la rivolta e, una volta che i ribelli riprendono il controllo del regno,  lo riconsegnano alla loro regina.

Lakshmi Bai dunque riorganizza l'amministrazione e l'esercito, promuove le arti e la cultura e fa fiorire la biblioteca dello Stato.

Ogni giorno la regina si allena duramente nel combattimento, fa l'elemosina ai poveri e mangia pasti frugali.

È una donna che segue con devozione i precetti Hindu, ma quando si tratta di amministrare il regno non segue proprio tutte le regole.

Infatti sceglie di non seguire la regola per cui una donna non deve mostrarsi in pubblico, ha l'abitudine di soccorrere i poveri, a prescindere dalla loro casta ed inoltre è una guerriera e si veste in modo particolare: con un turbante bianco o rosso a cui abbina dei pantaloni dello stesso colore, ha una cintura in cui vi sono infilate due pistole d' argento e un pugnale sulla cui lama si crede fosse stata spalmata una sostanza velenosa.




Durante una rivolta  agli ufficiali britannici viene promessa la salvezza della vita in cambio della loro resa, ma questo patto non viene rispettato e gli ufficiali vengono uccisi dai ribelli.

Si sospetta che la mandante di questa strage sia la regina e Lakshmi Bai guadagna una terribile fama in Inghilterra.

Proprio questa strage diviene il pretesto per gli inglesi di attaccare Jhansi, nonostante in realtà i veri responsabili furono allontanati dal regno.

La regina dunque tenta un approccio diplomatico ma fallisce, dunque inizia la sua ribellione per affermare l'indipendenza di Jhansi.

Organizza la difesa dello Stato e contribuisce al potenziamento militare addestrando donne Jhansi.

Nel 1858 la città viene assediata dai britannici, la regina è in testa all'esercito ma purtroppo la città viene assediata e la popolazione decimata.

Nella notte la regina e suo figlio adottivo fuggono per allearsi con altri leader nella città di Kalpi che però viene assediata poco dopo.

Questo però non ferma Lakshmi Bai che poco dopo con il suo esercito occupa la fortezza di Gwalior. 




Nel giugno 1858 scoppia una battaglia tra capi ribelli e britannici, Lakshmi si rivela un'ottima guerriera e stratega, ma, mentre combatte a cavallo viene ferita e uccisa.

La Britannia conquista Gwalior e la rivolta giunge alla conclusione.


Lakshmi Bai è un simbolo della resistenza contro il colonialismo inglese e verrà ricordata durante l'indipendenza dell'India nel 1947.

A lei viene intitolato il reggimento femminile dell' Indian National Army.


Che dire ragazzi e ragazze, donne così tenaci sono un vero esempio per tutti, sia donne che uomini.

Nonostante la sconfitta credo che sia oggettivo il coraggio che ha dimostrato.

Ha combattuto per il suo popolo, credo sia stata una grande donna che avrei voluto conoscere!


Voi che ne pensate? Conoscevate questa storia?


A presto, Yely.








4 commenti:

  1. Come sempre un bellissimo approfondimento

    RispondiElimina
  2. Non la conoscevo e sono davvero contenta di averla conosciuta attraverso le tue parole

    RispondiElimina
  3. Davvero interessante questa figura, grazie, perchè non la conoscevo per niente! affascinante

    RispondiElimina