Ciao a tutti pipistrellini cari, oggi vi porto una recensione della casa editrice Tunuè che mi ha gentilmente inviato la copia cartacea e che ringrazio!
Da amante del Giappone, appena ho letto questo titolo non ho potuto fare a meno di volerlo leggere!
Dunque senza indugi vi lascio alla recensione di: Ciao mamma, vado in Giappone!
Scheda tecnica:
Autore: Luca Raffaelli/ Enrico Pierpaoli
Editore: Tunuè
Genere: Graphic novel
Voto: ⭐⭐⭐⭐
Trama: Preparate le valigie si parte per il Giappone! Chiudete gli occhi e immaginate un'enorme belva con denti acuminati al mentolo formato famiglia. Ecco: questo è Frangipane, il cattivo della scuola che costringe Enrichetto Cosimo a dire che lui sa chi è Shimitsu Furukawa, creatore di Robostrak, robot dalla cataratta reattiva multipla, e che a casa ha tutti i 32 manga autografati dall'autore. "Ah sì? E allora lunedì qui li voglio tutti", reagisce il Frangipane. Ed è così che Enrichetto, di sabato pomeriggio, parte per una missione impossibile: andare a Tokyo con Beatrice e Polletti per cercare gli albi di Robostrak e farseli dedicare dall'autore!
Parere personale: Divertente da morire, questa graphic novel è stata per me una ventata d'aria fresca!
Dopo un faticoso trasloco avevo poca energia per la lettura, ma dopo questo libro mi sono sentita ricaricata.
La storia è piuttosto semplice, un bulletto costringe il nostro protagonista Enrichetto a dargli 32 copie autografate dei fumetti di Furukawa, Robostark.
Il fatto è che Enrichetto non le ha e così con i suoi amici Polletti e Beatrice parte alla volta del Giappone tra mille disavventure.
L'attenzione della storia non si concentra sul paese in sè, piuttosto sulle avventure dei ragazzi a caccia dei fumetti.
La trama è piuttosto scorrevole e tiene incollato il lettore alle sue pagine con anche qualche colpo di scena!
La cosa molto comica è che avviene tutto in modo semplice, Beatrice va dalla mamma di Enrichetto, le dice che partono per il Giappone e niente, si va... a me ha fatto troppo ridere, soprattutto lo spiegone della mamma sullo sposarsi e sul marito sempre assente mentre del figlio non accenna neanche una preoccupazione!
Vogliamo parlare poi dell'hostess che si occupa dei ragazzi che parla titti chisì? Ecco, quella sono io quando parlo con un bambino o un animale! Capita anche a voi di fare una vocetta scema davanti ai piccini?
Si tratta di una graphic novel piena di umorismo e ironia, la parte che mi ha fatta davvero sbellicare è stata l'opinione di Enrichetto sui costumi di Carnevale.
Parliamo di una comicità semplice, avete presente quelle battute così scontate che però fanno ridere? Io ho riso davvero tanto e per questo ho costretto anche mia sorella a leggerlo!
Il testo presenta molte parole strambe come "sgarzello" e giochi di parole, specie quando si parla della fine dei capitoli!
I personaggi sono ben caratterizzati, aiutati anche molto dalle illustrazioni che delineano perfettamente i loro tratti caratteristici.
Le illustrazioni sono molto semplici ma comunque ben curate e dettagliate in perfetto stile cartoon.
La palette di colori utilizzata è varia ma dai toni luminosi e allegri, proprio come la storia stessa!
Se cercate una storia comica, con qualche nonsense, se volete rallegrare le vostre giornate, questo libro è perfetto per voi!
È una storia che si presta ad essere letta da un pubblico giovane, ma anche dagli adulti che hanno un largo senso dell'umorismo!
E voi che aspettate? Andate subito a leggerlo!
Baci, Yely!
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