martedì 25 agosto 2020

Review party: Il mondo nuovo

 



Salve a tutti cari lettori, oggi vi parlerò di un libro scritto negli anni '30 e che la casa editrice Mondadori ha deciso di ripubblicare assieme a "Ritorno al mondo nuovo", un saggio scritto dall'autore che compara il mondo da lui creato e gli avvenimenti successivi alla sua pubblicazione.
Ringrazio la casa editrice Mondadori per averci permesso di recensire questo libro e Milena di Timeless Hopeful Reader, che oltre al blog ha un canale YouTube libroso che vi consiglio!




Scheda tecnica:
Autore: Aldous Huxley
Editore: Oscar/ Mondadori
Genere: Distopico
Voto: ⭐⭐⭐





Trama: 
Scritto nel 1932, "Il mondo nuovo" è un romanzo dall'inesausta forza profetica ambientato in un immaginario stato totalitario del futuro, nel quale ogni aspetto della vita viene pianificato in nome del razionalismo produttivistico e tutto è sacrificabile a un malinteso mito del progresso. I cittadini di questa società non sono oppressi da fame, guerra, malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere materiale. In cambio del benessere fisico, però, devono rinunciare a ogni emozione, a ogni sentimento, a ogni manifestazione della propria individualità. Al romanzo seguono la prefazione all'edizione 1946 del "Mondo nuovo" e la raccolta di saggi "Ritorno al mondo nuovo" (1958), nelle quali Huxley tornò a esaminare le proprie intuizioni alla luce degli avvenimenti dei decenni centrali del novecento. Con una nota di Alessandro Maurini.






Parere personale: "Comunità, identità, stabilità", questo è il motto della società ideata da Aldous Huxley.
Siamo nell' anno 632 di Ford (ricordate questo nome, è importante per la comprensione), precisamente ci troviamo a Londra dove il direttore di Londra centrale accompagna gli studenti nel centro di creazione dei bambini.
Ebbene sì, mamma e papà sono un concetto osceno e superato, i bambini nascono "in vitro" e addirittura con il "processo Bokanowsky" si riesce a creare fino a 96 bambini con una cellula uovo e uno spermatozoo. Questi bambini sono identici tra loro, una sorta di cloni.
La società è divisa in 5 caste che vengono inculcate nei bambini sin dalla nascita assieme ad altre nozioni che vengono assimilate tramite l'ipnopedia e il condizionamento neoplavoviano, ovvero la ripetizione di regole durante il sonno.
Questi bambini vengono anche modificati prima della nascita a seconda della casta a cui dovranno appartenere e possono essere maschi, femmine o addirittura neutri.

Gli esseri umani in questo mondo rinunciano alla famiglia, e all'amore perché viene spiegato che sono dannosi per la felicità dell'uomo. 
Infatti, oltre a non poter avere figli, le persone non possono avere relazioni monogame e il sesso è insegnato sin da bambini, i quali lo praticano da subito.
In questo mondo, qualsiasi dolore viene sedato dal soma, una specie di droga che manda "in vacanza" chi lo assume e torna felice. Pensate che questo soma viene distribuito a tutti a fine turno di lavoro.



In questo contesto si intrecciano le storie di Bernard un alfa plus che ha una particolarità, è più basso degli altri alfa plus e si dice che il suo sangue sia stato allungato con l'alcol, Lenina, beta Minus che lavora nel reparto vaccinazioni al centro di incubazione (dove nascono i bambini) e John "il selvaggio", nato in una "riserva" in New Mexico in cui gli esseri umani vivono come gli antichi, ovvero riproducendosi.

Per essere un libro scritto nel '34, Huxley ci ha visto molto ma molto lungo.
Pensate soltanto alla fecondazione in vitro, che ai tempi non esisteva nemmeno! 
 Questo distopico sa essere molto,molto attuale!

Ricordate che avevo detto che Ford era importante? Ebbene per chi non lo sapesse esiste una particolare forma di produzione ideata da Ford che si basa sulla tecnologia della catena di montaggio per incrementare la produttività.
La produzione di questi esseri umani mi ha ricordato molto questo concetto, inoltre nel libro si dice che viene inculcato sin da piccoli il consumismo, ovvero che ad esempio se un oggetto si rompe non serve ripararlo, bisogna comprarlo, questo per aumentare il consumo dei beni.

In questo sistema l'essere umano è costantemente condizionato nelle proprie scelte, perché pensare con la propria testa implica individualità, un concetto che in questa società è proibito, tutto è di tutti in un certo senso, ma le caste difficilmente si mischiano, perché viene inculcato loro che è più bello stare tra i propri simili.

Ho apprezzato davvero tanto la costruzione di questa società, mi ha dato molti elementi di riflessione e il world building è perfetto, curato in ogni minimo dettaglio e il libro è molto scorrevole.
Mi è piaciuta la tecnologia che ha immaginato, con i cinema odorosi, i razzi al posto degli aerei, ecc... ma c'è stato un elemento che mi ha fatto propendere per le tre stelle piuttosto che quattro... I personaggi... Sono totalmente sopraffatti dagli eventi, non cercano in nessun modo di cambiare il mondo, tranne il selvaggio che però ad un certo punto è portato alla follia.
Sinceramente non sono riuscita molto ad empatizzare con loro, inoltre Lenina inizialmente sembrava un po' ribelle, ma poi diventa una lagna!  
Oltre a questo mi è sembrato che l'autore volesse dare più importanza alla società che si personaggi.
Un altro aspetto che non ho gradito è stato la sessualizzazione dei bambini, penso che si sarebbe potuto evitare...

In ritorno al mondo nuovo Huxley paragona il suo scritto a ciò che è accaduto dopo con la seconda guerra mondiale e alle altre vicende venute successivamente, mettendo in paragone tutti gli aspetti della sua società.
Compara anche il mondo nuovo a 1984 di Orwell, dicendo che molto probabilmente la società futura verterà su quella del mondo nuovo.


Tra qualche giorno uscirà il mio blogtour che riguarda l'arte e la letteratura in questa società, spero che possa piacervi! Nel banner che trovate sopra troverete tutte le date!







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