giovedì 23 luglio 2020

Review party: Middlegame




Salve a tutti readers, oggi vi recensirò lo spettacolare libro "Middlegame" di Seanan McGuire edito da Oscar/Mondadori.
Ringrazio Diletta del blog Ho voglia di scrivervi e la casa editrice per aver organizzato questo evento.





Scheda tecnica: 
  • Autore: Seanan McGuire
  • Editore: Oscar/Mondadori
  • Genere: Dark fantasy
  • Voto: 🌟🌟🌟🌟 e 1/2


                                                  
                                                  Roger

Trama: Ecco Roger. Ha un vero dono per le parole, comprende istintivamente ogni linguaggio e sa che è il potere delle storie a regolare i meccanismi dell'universo. Ed ecco Dodger. È la sorella di Roger, la sua gemella per la precisione. Anche lei ha un dono, per i numeri: sono il suo mondo, la sua ossessione, il suo tutto. Qualunque cosa le si presenti alla mente, Dodger la elabora con il potere della matematica. I due fratelli non sono propriamente umani, anche se non lo sanno. Non sono neanche propriamente divini. Non del tutto... non ancora. E poi c'è Reed, esperto alchimista, come la sua progenitrice. È stato lui a dare vita ai gemelli. Non si potrebbe definirlo il loro "padre". Non proprio. Ma come tutti i genitori, per i due ragazzi ha un piano ambizioso: far sì che raggiungano il potere assoluto, e poi reclamarlo per sé. Diventare "dei in Terra" è una cosa possibile. Pregate soltanto che non accada.




                                                 Dodger

Parere personale: La storia comincia nel bel mezzo della tragedia, Dodger è stata colpita, sta morendo, e con lei anche Roger.
Questo incipit fa sì che già le prime pagine tengano il lettore incollato alla storia che sin da subito si mostra tutto fuorché banale.
Dopo questa premessa si torna indietro nel tempo, quando un'alchimista crea una sorta di mostro di Frankestein di nome Reed che dovrà continuare la sua dottrina dopo la sua dipartita.
Proprio in nome di questa dottrina Reed crea delle coppie di gemelli potenzialmente validi per raggiungere quella che viene definita la Città Impossibile percorrendo la "strada improbabile". 
Raggiunta la Città Impossibile una di queste coppie diventerà quasi una divinità e riporterà la magia sulla Terra.
Una di queste coppie è quella formata da Roger, un genio in tutto ciò che ha a che fare con le lettere; e Dodger, la mente matematica.
I due personaggi vengono inviati a famiglie diverse con lo scopo di farli crescere separatamente per poi farli incontrare quando i tempi saranno maturi. 
Ma c'è un problema, i due possono comunicare telepaticamente e questo causerà non pochi problemi alla riuscita del piano di Reed.

Questo romanzo sembra un mix tra Frankestein e Alice nel paese delle meraviglie, con un tono molto dark.

Devo ammettere che inizialmente ho faticato a comprendere certi aspetti, specie per quanto riguarda le idee di Reed.
C'è voluto un po' perché le cose si chiarissero e vi assicuro che tutto ha un senso, alla FINE, inoltre il finale è davvero sconvolgente, pieno di colpi di scena! L'ho adorato!

I personaggi principali Roger e Dodger sono descritti a trecentosessanta gradi, apprendiamo i loro gusti, i loro pensieri, i loro timori e perplessità. Anche se Roger sembra essere più protagonista di Dodger, quest'ultima per me è il pezzo chiave del libro, anche se come personaggio ho amato più suo fratello perché lei proprio non riesce a inserirsi nel mondo, mentre Roger è il più spigliato dei due.
Caratterialmente i due gemelli sono opposti: a Roger appartiene la letteratura, non capisce la matematica, è sensibile e fragile e da piccolo la sua timidezza mascherava la solitudine.
Dodger invece è una matematica, non le piace prendere ordini, usa l'arroganza come schermo alla solitudine, inoltre è una bugiarda cronica, riesce a mentire anche al suo gemello, il suo affetto più caro.
I personaggi secondari invece presentano qualche carenza, sono un po' fumosi, misteriosi... avrei voluto capirli di più, ma d'altronde gli antagonisti sono come automi, creati con l'unico scopo di esaudire la dottrina, dunque questo è il loro unico scopo.

In questo testo la solitudine è un tema molto ricorrente, specie nella vita di Dodger. Quando sono piccoli entrambi venivano emarginati per colpa della loro genialità. Ma viene da chiedersi, è una colpa essere geniali? 
Dodger purtroppo anche nella vita adulta non riesce ad inserirsi nella società, suo fratello è l'unico appiglio che ha e a me ha fatto davvero tanta tristezza.

Fortunatamente i luoghi non sono descritti con molta minuzia e ho apprezzato i passaggi di vista da Roger a Doger, poichè Roger è daltonico, vede tutto in modo diverso quando è nella mente della sua gemella, tutto molto più acceso.


In conclusione, consiglio a tutti gli amanti di un fantasy un po' più scientifico questo romanzo che ho trovato davvero molto particolare e innovativo, unisce molti generi e a me è davvero piaciuto molto, per questo gli ho dato  4 stelline e 1/2.

Domani ci vedremo con l'approfondimento sul personaggio di Roger, ovvero un'intervista al personaggio.



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