mercoledì 29 luglio 2020

Review party: Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie



Salve a tutti cari lettori, oggi nuovo review party organizzato da me e dalla mia amica Bea di Eynys Paolini Books per la casa editrice Mondadori.
Si tratta di una raccolta di libri e racconti dell'autore Lord Dunsany, scrittore e drammaturgo inglese del 1800.
La raccolta si chiama: Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie e vi assicuro che non dovete perdervelo!

Con le blogger del review party ci siamo divise i vari racconti e io ho scelto: La figlia del re degli elfi, che andrò a recensire.




Scheda tecnica:
Autore: Lord Dunsany
Editore: Oscar/Mondadori
Genere: Fantasy
Voto: ⭐⭐⭐⭐




Trama:  
Due mondi posti uno accanto all’altro, separati da una sottile ed impalpabile barriera che ne segna il confine e che a pochissimi è dato di varcare; due mondi, così prossimi tra loro, eppur così diversi da risultare quasi inaccessibili l’uno all’altro. Da una parte Erl, piccolo borgo sperduto nelle valli, la cui vita è scandita dal ritmico operare dei suoi abitanti, artigiani e contadini, dal fluire delle stagioni, dall’ inesorabile scorrere del tempo. Dall’altro il Regno di Elfi, mondo incantato e magico in cui tutto è immutabile e nulla può intervenire a turbare la fatata armonia che lo governa.




Parere personale: se cercate qualcosa simile alle fiabe di Andersen o dei fratelli Grimm, questa storia è adatta a voi.
Se invece volete qualcosa tipo il signore degli anelli, siete nel posto sbagliato!
Infatti questo racconto ha moltissimi punti in comune con una fiaba, gesta eroiche, mondi fantastici, avventure ecc... Ma il tutto descritto in modo un po' superficiale.
Infatti la storia parla di un re a cui è stato chiesto di avere come governante un mago.
Dato che il re ascolta sempre le richieste del popolo, manda suo figlio, Alveric, nella terra degli elfi, al confine est del mondo conosciuto per sposare la figlia del re elfo Lirazel.
Il figlio parte e fa forgiare una spada magica che compie qualsiasi incantesimo tranne tre,che conosce solo il re degli elfi da una strega sua amica.
Trovata la principessa, i due fuggono dall'ira del re e varcato il confine tra le due terre gli incantesimi del sovrano non possono più arrivare al ragazzo.
I due innamorati dopo aver varcato il confine scoprono che sono passati circa dodici anni nel mondo conosciuto, perché il tempo nel mondo degli elfi è quasi eterno.
Il principe, divenuto re, sposa la principessa e qui iniziano i problemi, per sposarsi la ragazza ha dovuto giurare di non aver più a che fare col regno degli elfi e promette di diventare Cristiana.
Gli sposi hanno un figlio e dopo tre anni le cose cominciano ad andare male, la principessa elfo non sta imparando nulla delle usanze umane e per di più non capisce perché non può adorare le stelle, le quali le hanno suggerito il nome per suo figlio, Orione il cacciatore.
Intanto il re elfo manda un coboldo dalla principessa per portare una pergamena con su scritto un incantesimo che lei dovrà pronunciare.
Un giorno dopo che il re trova la moglie ad adorare dei sassi i due hanno un battibecco e lei prende la pergamena e scompare nel nulla.
Il re prova a cercarla, ma il regno degli elfi sembra scomparso...

Come detto in precedenza i personaggi non sono molto sviluppati, non ne conosciamo l'aspetto fisico, del carattere davvero poco e ci sono dei passaggi un po' superficiali, come ad esempio il fatto che si innamorano così, con uno schiocco di dita.
Per quanto riguarda i luoghi invece devo dire che sono davvero descritti minuziosamente, soprattutto il regno degli elfi. Utilizza delle parole che rendono questo mondo fantastico molto leggero, vaporoso... Come se fosse un sogno.
Mi ha fatto davvero molto ridere il fatto che quando parla appunto del regno elfico usi delle espressioni del tipo: "che solo i poeti possono cantare", sembra quasi Dante che non riesce a descrivere il Paradiso perché non ci sono parole umane per raccontarlo.

Un tema molto ricorrente in questo racconto è il tempo, eternità e la fugacità, il mondo degli elfi e quello umano.
E così contrapposti sono anche Alveric e Lirazel, i quali non riescono a comprendere appieno l'uno il mondo dell'altra e infatti l'unica cosa che li tiene uniti è l'amore e il loro figlioletto, Orione è l'unione di questi due mondi, ma perennemente diviso tra l'uno e l'altro.

A questo racconto ho dato quattro stelle perché mi ha ricordato le fiabe che leggevo da piccola, quando aprivo il librone di Andersen e mi mettevo a fantasticare luoghi fantastici da esplorare.
Ecco, è così che mi sono sentita, come una bambina che torna a leggere le storie che tanto la affascinano.


Qui di seguito vi lascio le altre recensioni delle ragazze, spero di avervi tenuto compagnia con la mia recensione.
A presto!








2 commenti:

  1. Ancora mi mangio le mani per essermi lasciata scappare questa meraviglia di volume, ma recupererò molto presto!
    Bella recensione, mi hai convinto ancora di più

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  2. Sono contenta che ti sia piaciuta la mia recensione, grazie mille❤️❤️

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