Ciao a tutti pipistrellini cari e nuovi lettori.
Oggi vi porto la recensione di un nuovo libro edito da Mondadori e ringrazio moltissimo Eynys Paolini per avermi dato la possibilità di partecipare al review party!
Detto questo salpiamo sulle coste dell'Africa con: Voce del mare.
Scheda tecnica:
Autore: Natasha Bowen
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Voto: ⭐⭐⭐
Trama: Un tempo, quando era ancora umana, Simi pregava gli dèi. Ora che è una sirena, una Mami Wata, è al loro servizio, anche se non riesce a rinunciare ai ricordi della sua vita precedente. Il suo compito, come quello delle sue sei sorelle, è di cercare e raccogliere le anime degli uomini e delle donne gettati in mare dalle imbarcazioni cariche di schiavi dirette al Nuovo Mondo; e, dopo averle onorate, fare in modo che possano tornare, benedette, alla loro terra d'origine. Ma un giorno, quando da una di quelle navi viene buttato in acqua un ragazzo ancora in vita, avviene l'impensabile. Simi decide di portarlo in salvo, contravvenendo così a una delle più antiche e inviolabili disposizioni divine. Per fare ammenda, sarà costretta a recarsi al cospetto di Olodumare, il Creatore Supremo, ma per poterlo incontrare, dovrà prima affrontare un viaggio pieno di ostacoli, nel corso del quale incontrerà terre ricche di insidie e creature leggendarie e si ritroverà ancora una volta a sfidare gli dèi, mettendo a rischio non solo il destino di tutte le Mami Wata ma anche quello del mondo così come lo ha conosciuto fino ad allora. Voce del mare è un romanzo straordinariamente poetico e potente, un esordio salutato da Nicola Yoon come «uno dei fantasy più epici e originali che abbia mai letto. Una storia che resterà con me a lungo».
Parere personale: Quando ho visto la copertina di questo libro me ne sono subito innamorata e quando mi è stato proposto di partecipare al review party sono stata super felice di potervi partecipare.
Sarà che ultimamente le mie aspettative su alcune letture sono enormi, sarà che ho letto un sacco di libri, ma devo dire che questo libro è stato si bello, ma ho avvertito qualcosa di già letto.
Ma partiamo con ordine.
Abbiamo la nostra protagonista Simidele che, per quanto appendiamo durante la narrazione viene trasformata in Mami Wata dopo essere stata catturata degli uomini bianchi.
Parliamo di una storia ambientata nell'Africa Ovest dove gli abitanti vengono fatti prigionieri e venduti come schiavi dagli uomini caucasici.
Tornando a Simidele,dunque diventa una sirena proprio quando é in pericolo, vi ricorda nulla? Se avete letto The siren di Kiera Cass, saprete di certo di cosa sto parlando.
Se non lo avete letto, vi dico che praticamente la protagonista viene trasformata in sirena dall'oceano proprio quando stava per annegare a seguito di un naufragio.
L'unica cosa che cambia è lo scopo, in questo libro le Mami Wata non sono sirene a caccia di esseri umani, bensì accolgono le anime dei morti in mare nei loro zaffiri che portano al collo e le benedicono affinché tornino nel luogo da cui sono state generate.
Un altro deja vu è arrivato quando ho letto che alcuni oggetti vengono usati come amplificatori per i poteri, e qui parecchi di voi ricorderanno Tenebre e ossa.
Per il resto la storia è bella, ma come ho già detto sembra qualcosa di già letto.
In questo libro ci avventuriamo nel pantheon delle divinità africane che è probabilmente l'elemento più originale della storia. I nomi sono un po' difficili, ma andando avanti con la lettura ci si fa l'abitudine.
Conoscerete folletti, strani muli cornuti, serpenti diavoli e altre strane creature.
La lettura è molto scorrevole anche se le descrizioni sono molte, ma non intaccano troppo la storia rendendola statica. Io ci ho messo perlopiù due giorni per leggerlo e devo dire che nel suo complesso è stata una lettura piacevole.
La protagonista mi è piaciuta molto perché mostra di essere più umana rispetto alle sue sorelle Mami Wata, tanto da addirittura innamorarsi del ragazzo che ha salvato.
La vicenda è narrata dal suo punto di vista, alternata dai ricordi di quando era umana.
Proprio per questo Simidele è il personaggio più caratterizzato in quanto è lei stessa che ci dice cosa le passa per la mente rivelandoci anche il suo carattere indomito ma compassionevole.
Kola, il love interest della protagonista purtroppo viene penalizzato da questa scelta stilistica, ma se devo essere sincera, non ne sono affatto dispiaciuta.
Ho apprezzato tanto la tematica della schiavitù e di come è stata trattata, specie se a raccontarcela è la protagonista che l'ha vissuta e ci fa vedere con i suoi occhi quegli uomini che accerchiano lei e la sua amica per poi portarla su una nave carica di schiavi.
La parte più dolorosa del libro sono i ricordi di Simidele che vi faranno sentire una morsa al cuore strettissima.
Che dire in sostanza, è stata una lettura molto piacevole, anche ricca di personaggi, ma non mi ha trasmesso quel senso di novità che mi fa dire "Fantasy dell'anno!"
Anzi, in certi aspetti mi ha ricordato altre letture e spesso sapevo già cosa sarebbe accaduto durante la storia, per questo gli ho dato 3 stelline, ma vi consiglio comunque di leggerlo come lettura di svago.
Voi che ne pensate? Lo avete letto? Fatemi sapere!
A presto,
Yely
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