Salve lettori! Bentornati qui sul mio blog per un'altra fantastica "puntata" della SPOOKY WEEK, la settimana più infestata dell'anno!
Oggi, come da calendario, vi recensirò Thanatopìa di Ruben Dario, edito dalla casa editrice Vocifuoriscena che mi ha gentilmente omaggiato della copia cartacea.
Questa casa editrice ha un sacco di libri sulla storia e sulla mitologia che sono davvero molto interessanti ed essendo una piccola realtà vi invito a dare un'occhiata al loro catalogo,non ve ne pentirete!
Ma torniamo a noi...
Quest’edizione dei racconti fantastici di Rubén Darío in due volumi di cui il primo è Voce lontana. Racconti pagani, fiabeschi e mistici), la più ampia pubblicata in italiano, è organizzata secondo una scansione tematica e cerca di dissipare la matassa delle molteplici influenze culturali e umane filtrate nel corpus prosastico del grande autore nicaraguense.
Parere personale: Come potete notare dalla trama, Thanatopìa è un gruppo di racconti che prende però il nome del primo racconto che troviamo nel libro dell'autore Ruben Dario.
Proprio questo primo racconto mi ha affascinata tantissimo assieme ad altri tre e mi ha fatto pensare che sarebbe stato perfetto in questa rubrica!
I personaggi sono i più disparati, studiosi, saggi, sacerdoti, ma quello che più mi ha sconvolta è stato il racconto de "la larva", un racconto che poi scopriamo essere autobiografico e che racconta di un oscuro incontro di un ragazzino quindicenne con una strana donna nella piazza della città di notte.
Molto evocativo è stato il racconto del Salomone nero, mi sono immaginata questi animali e questi demoni parlare con i protagonisti, davvero molto coinvolgente.
Un altro racconto che mi è piaciuto è stato il giorno di Pasqua, in cui un uomo, dopo aver preso una strana pasticca comincia a vedere teste di persone ovunque, tra cui anche quella di una famosa austriaca...
Lo stile narrativo di questi racconti è abbastanza ricercato, evocativo,ma comprensibile, inoltre ha un ritmo molto incalzante che tiene il lettore incollato alla pagina per poter scoprire cosa accade ai protagonisti.
Ho apprezzato molto che i curatori dell'opera abbiano inserito delle note in cui si spiegano delle parole o dei nomi, è stato davvero utile per la prosecuzione e la comprensione della lettura.
Il narratore non è sempre lo stesso, a volte l'autore scrive in prima persona, altre in terza, dipende sempre dal racconto.
Per quanto riguarda i personaggi, così come le ambientazioni sono spesso abbozzati, ma questo perché lascia spazio più alla vicenda che ai personaggi per poter suscitare emozioni.
Quello che ho provato io leggendo questo libro è stata una strana inquietudine, emozione perfetta per questo periodo dell'anno!
In definitiva direi che questo libro ci inserisce in un'atmosfera cupa, misteriosa e sconvolgente come la matrigna del protagonista di Thanatopìa!
E voi cosa aspettate a leggerlo? Fatemi sapere se anche a voi questi racconti hanno affascinato!
A presto con la prossima tappa della spooky week, Yely!
Nessun commento:
Posta un commento