Buon pomeriggio lettori, oggi vi parlerò della nuova uscita della casa editrice Mondadori che ci ha concesso di poter recensire questo meraviglioso libro: La guerra dei papaveri.
L'evento è stato organizzato da Noemi di Red Kedi che ringrazio per avermi dato l'opportunità di partecipare!
Ma non cincischiamo e andiamo a recensire!
Scheda tecnica:
Autore: R. F. Kuang
Editore: Oscar/ Mondadori
Genere: Fantasy
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐
Trama: Orfana, cresciuta in una remota provincia, la giovane Rin ha superato senza battere ciglio il difficile esame per entrare nella più selettiva accademia militare dell'Impero. Per lei significa essere finalmente libera dalla condizione di schiavitù in cui è cresciuta. Ma la aspetta un difficile cammino: dovrà superare le ostilità e i pregiudizi. Ci riuscirà risvegliando il potere dell'antico sciamanesimo, aiutata dai papaveri oppiacei, fino a scoprire di avere un dono potente. Deve solo imparare a usarlo per il giusto scopo.
Parere personale: Senza fiato.
È così che mi sono sentita durante tutta la lettura di questo libro sconvolgente.
Ricordate che per "La grazia dei re" avevo detto che si trattava di un'Iliade asiatica? Anche questo lo è!
Partiamo dal principio.
Questo libro possiamo strutturarlo in due parti, nella prima troviamo la storia di Rin, una ragazza orfana, adottata da delle persone orribili, proveniente da un villaggio povero che pur di non sposare un uomo per convenienza dedica corpo e anima allo studio, riuscendo addirittura a passare il test ed essere ammessa alla scuola militare a Sinegard.
In questa parte vediamo come la ragazza fa esperienza nella scuola e come si approccia ai compagni e alle varie lezioni.
Nella seconda parte invece assistiamo a Rin alle prese con la guerra, ma non solo quella che c'è tra la sua nazione (Nikan) e la Federazione, ma anche ad una guerra interiore, perché la ragazza si chiede a quale prezzo deve sottostare per avere il potere dalla dea.
Sì, avete capito bene, in questo libro alcuni personaggi, mettendosi in contatto con le divinitá tramite l'oppio, ricevono dei poteri, ma ogni cosa ha un prezzo da pagare e spesso il potere porta alla follia.
Il mondo descritto da questa autrice è molto complesso, bisogna stare ben attenti ai dettagli che molte volte troviamo sotto forma di lezioni che Rin apprende.
Veniamo a sapere soprattutto una cosa che in molti libri difficilmente troviamo, ovvero la storia della nazione.
In questo caso sappiamo che un conquistatore unificò il Nikan, costui era l'imperatore Dragone.
Il Paese più volte ha subito disgregazioni e unificazioni, dovute al fatto che i 12 signori della guerra (che governano le 12 province) erano assetati di potere.
Nella 2 guerra dei papaveri ci viene detto che il Nikan ha dovuto combattere contro una nazione vicina, la Federazione, ma che nonostante il trattato di pace questa Federazione è ancora pericolosa per il Nikan.
Durante questa guerra inoltre 3 eroi hanno fatto sì che la guerra finisse a favore del Nikan, ovvero la Triade composta da: il guerriero, la vipera e il custode.
Il primo nella storia presente del Paese è morto, la seconda è imperatrice e il terzo è scomparso.
Ovviamente la Federazione attacca e Rin e gli altri studenti vengono chiamati alle armi.
Perché si chiama guerra dei papaveri? Perché a fine di questa guerra l'uso dell'oppio e di tutte le droghe fu proibito, anche se di nascosto alcuni soldati (i cike), personali assassini dell'imperatrice ne fanno uso per entrare nel pantheon e chiedere agli dei il potere.
Il pantheon degli dèi è molto ricco, ma non ci vengono spiegati tutti gli dei esistenti, sappiamo però che ne sono 64.
Nella nostra storia la Fenice è quello che conta di più.
Ho notato come in questo libro si faccia menzione di un'opera reale di un autore reale, L'arte della guerra di Sin Tzu, un testo molto importante per la scuola militare.
Sin Tzu fu un generale e filosofo cinese nato nella regione del Qi tra il VI e V secolo a.C.
Mi ha fatto davvero piacere ritrovare questo testo che in questo contesto è perfetto e va diciamo a "legittimare" gli insegnamenti dei ragazzi.
Una cosa particolare è che Rin non è la solita ragazzina gatta morta che fa gli occhi dolci a tutti. Certo, qualcuno le piace, ma non è così plateale, inoltre in questo testo viene affrontato un tema caro a tutte noi donne. Il CICLO e la maternità.
Come fa una ragazza a combattere col ciclo? Tutte ci aspetteremmo che vada avanti ignorandolo e invece lei se ne sbarazza bevendo un intruglio che non le farà avere più figli.
Sono d'accordo con lei? No, ma la questione è che ogni donna fa del suo corpo quello che le pare e Rin ne è ben consapevole.
Il personaggio principale, Rin mi è piaciuto davvero tanto, come ho detto prima non è una finta ribelle che fa la gatta morta, lei ha un obiettivo e lo persegue, a costo di farsi del male, ma ci riesce!
La scrittrice nonostante utilizzi la terza persona per narrare le vicende riesce comunque a farci sentire i suoi sentimenti come la frustrazione e il dolore.
Un personaggio completo!
Quello che non ho apprezzato è che invece gli altri personaggi, seppur comunque ben descritti, non hanno una caratterizzazione completa come la protagonista.
La mia crush? Fino a ieri non l'avrei detto, ma Nezha mi piace troppo, è il classico tenebroso che poi però sembra un cucciolino da accudire...
Sono sicura che tra intrighi, colpi di scena, poteri e combattimenti vi innamorerete di quest'opera che ha uno stile semplice ma che comunque ha bisogno di un'occhio attento perché le dinamiche sono molto complesse e si svolgono velocemente.
Nonostante siano 516 pagine l'ho letto in un giorno e mezzo perché ti avvolge tra le pagine e cattura l'attenzione momento per momento.
E i combattimenti sono davvero spettacolari... riuscivo a vederli davanti ai miei occhi!
Una sola domanda... Ma quando esce il prossimo? Io non posso aspettare! Devo sapere come finisce!
Bene, vi lascio qui sotto le altre recensioni degli altri blog, spero di avervi appassionati un pochino con la mia recensione perché vi giuro, questo libro merita tutto!Fatemi sapere se lo avete letto, se lo leggerete e che ne pensate qui sotto nei commenti!
A presto, Yely.
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