sabato 12 settembre 2020

Review Party: La fattoria degli animali & 1984 - George Orwell

 



Salve a tutti lettori, eccomi di nuovo con un bellissimo review party su due classici che hanno fatto la storia della letteratura: La fattoria degli animali e 1984 di George Orwell.
Assieme a Beatrice di Eynys Paolini Books abbiamo organizzato questo evento in collaborazione con la casa editrice Mondadori.
Di seguito troverete la recensione di entrambi i titoli!




La fattoria degli animali:


Scheda tecnica:
Autore: George Orwell
Editore: Mondadori
Genere: Satira
Voto: ⭐⭐⭐



Trama: Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri. Stanchi dei soprusi, gli animali di una fattoria decidono di ribellarsi agli umani e, cacciato il proprietario, danno vita a un nuovo ordine fondato sull'uguaglianza. Ben presto, però, emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con astuzia, cupidigia e prepotenza si impongono sugli altri animali. L'acuta satira orwelliana contro il totalitarismo è unita in questo apologo a una felicità inventiva e a un'energia stilistica che pongono "La fattoria degli animali" tra le opere più celebri della narrativa del Novecento.



Parere personale:  Questo classico della letteratura inglese, scritto sotto forma di favola, in realtà presenta una critica al regime totalitario di Stalin a capo dell'Unione Sovietica, infatti quest'opera fu terminata nel 1943 ma pubblicata solamente due anni dopo.
Orwell fa riferimento alla sua personale esperienza della guerra di Spagna in cui credeva fortemente nell'Unione Sovietica, diventata in seguito una brutale dittatura che guidava le persone con il metodo del terrore. 

Ci troviamo in una fattoria chiamata "Fattoria Padronale" diretta dal signor Jones, un ubriacone che sfrutta gli animali e li maltratta.
In questa fattoria un maiale chiamato il vecchio Maggiore fece un sogno in cui prevedeva come sarebbe stata la vita se non ci fosse stato l'uomo. Così iniziò a convincere tutti gli animali che senza l'uomo sarebbero stati liberi di fare ciò che volevano e che l'uomo è portatore solo di cose sgradevoli, per cui si sarebbero dovuti ribellare e avrebbero dovuto impadronirsi della fattoria.
Nel giro di tre giorni il vecchio Maggiore morì pacificamente nel sonno. Nei tre mesi successivi ci fu un' intensa attività clandestina da parte degli animali che, sempre più convinti del discorso del Vecchio maggiore, iniziarono a progettare una rivoluzione contro il proprietario della fattoria.
Dopo l'ennesima notte il cui il signor Jones, ubriaco, si dimenticò di dare da mangiare agli animali, loro iniziarono la rivoluzione capeggiati da due maiali chiamati Palla di neve e Napoleone. Questi due maiali avevano elaborato l'idea del vecchio maggiore in modo differente. infatti dopo che si furono impadroniti della fattoria, rinominata ora Fattoria degli Animali, si scontrarono. Questo scontro finì con Napoleone che sguinzaglia i cuccioli di cane che aveva addestrato come guardie personali, che rincorrono Palla di Neve, che è costretto a fuggire, intenti a sbranarlo. Da questo momento il nemico primario degli animali non è più l'uomo, ma Palla di Neve!
Dopo una serie di eventi che fanno iniziare a capire il lettore che i maiali stanno deviando i loro ideali da quelli originali, ci troviamo alla conclusione in cui gli animali, attirati dal trambusto proveniente dall'interno della fattoria, sbircia dentro e trovano i maiali nello stesso tavolo degli uomini, nella loro stessa posizione e con indosso dei vestiti che banchettano con loro. La conclusione ci fa capire che nonostante i maiali in principio odiassero gli uomini e avevano abolito ogni loro comportamento, alla fine sono diventati uguali a loro, se non peggio.

In questo romanzo abbiamo un vasto cast, ma i personaggi più significativi sono:
Il vecchio Maggiore, che rappresenta gli ideali del comunismo e in particolare Karl Marx e Lenin;
Napoleon, che rappresenta Stalin;
Palla di Neve che rappresenta il comunismo più puro e sincero e Trotskij;
I cani rabbiosi che rappresentano la polizia, che cambia il modo di pensare della società con la violenza,
Le pecore, che rappresentano il popolo che segue ogni cosa dica il dittatore.

Questo genere di libri non è il mio preferito, ma nonostante ciò non sono rimasta indifferente ai comportamenti di certi personaggi, anzi la storia è stata così coinvolgente che quando facevano qualcosa che mi turbava particolarmente tentavo di parlargli e fargli capire che stavano sbagliando (come si fa nei film di paura quando qualcuno scende nello scantinato buio da solo).
Mi ha anche fatto riflettere su certi avvenimenti della storia, cosa che che i libri di scuola non erano riusciti a fare e di come a volte quelli che predicano buone intenzioni alla fine sono come tutti gli altri.

Penso che questo libro debba essere letto da tutti, bisogna capire che ci vuole poco perché un ideale nobile diventi  qualcosa di sbagliato.





1984:


Scheda tecnica:
Autore: George Orwell
Editore: Mondadori
Genere: Distopico
Voto: ⭐⭐⭐⭐



Trama: L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.




Parere personale: Se ve lo stavate chiedendo... la risposta è SI! Il Grande Fratello (programma spazzatura in cui delle persone sono rinchiuse in una casa a non far nulla), ha preso spunto proprio da questo libro!

1984 è una pietra miliare della distopia. Pubblicato nel 1948, questo libro è una critica al regime totalitaristico che soffoca la libertà dell' uomo impedendogli di amare, di esprimersi, di fare ciò che gli piace e addirittura di pensare, trasformandolo in una vera e propria macchina da lavoro.

Il mondo in cui è ambientata questa distopia è diviso in tre parti: l'Oceania, l'Eurasia, e l'Estasia, costantemente in guerra fra loro.
A capo dell'Oceania c'è un partito il cui leader è il Grande Fratello, una forza agghiacciante che controlla tutti e che tutti devono venerare. In Oceania non puoi fidarti di nessuno e in nessun posto sei al sicuro. In ogni casa e per tutta la città  sono installate delle telecamere che consentono di vedere ai capi di questa potenza, chi sta rispettando le leggi o chi sta iniziando ad avere degli atteggiamenti più consapevoli su tutto ciò che sta accadendo. Il reato più grande, che è chiamato psicoreato, è quello di pensare che tutto ciò che sta accadendo è sbagliato, mettendo in discussione il sistema politico  . 
Le persone non possono fidarsi neanche dei loro figli o dei loro partner perchè vengono istruiti da piccoli che chi disobbedisce alle leggi o chi pratica psicoreato deve essere denunciato alla polizia e immediatamente la persona denunciata sparisce. Addirittura se la polizia scopre che due persone sposate si amano, cercano in tutti i modi di separarle perchè amare e vietato e l'atto sessuale serve solamente per riprodursi e non per provare piacere.

Il protagonista, Winston, è un uomo di trentanove anni impiegato nel Partito Esterno, che si occupa di cambiare i dati di ogni documento esistente a proprio favore.
Apparentemente lui è un uomo come gli altri, praticante del Socing, un tipo di socialismo estremo, e veneratore del Grande Fratello, ma è solo una farsa per non far scoprire la sua voglia di mantenere la sua individualità e la sua integrità mentale.
Durante i Due minuti d'Odio, in cui le persone devono inveire contro Emmanuel Goldstein, il protagonista viene subito colpito da uno sguardo che gli rivolge O' Brien, un ragazzo che si trovava nella stessa stanza. Lui ripensa molto a quello sguardo e arriva alla conclusione che anche lui doveva essere un ribelle come lui e inizia a fantasticare su una possibile rivolta da fare insieme a lui.
Oltre a O'Brien, Winston viene colpito anche dalla rabbia di una ragazza,di nome Julia, nei confronti di Goldstein. Questa ragazza per molto tempo segue Winston, tanto da fargli credere che lei sia della polizia e che avesse fatto un passo falso per cui lo stessero sorvegliando. La ragazza alla fine si rivela una traditrice del socing proprio come lui. Escogitano un modo per incontrarsi e conoscersi meglio e pian piano si innamorano, arrivando addirittura a parlare di un futuro insieme. Dopo un po' di tempo trovano entrambi il coraggio per andare a parlare con O'Brien di una possibile rivoluzuine e lui conferma di essere un membro di una cerchia di persone che  vogliono ribellarsi e propone loro di farne parte.


Devo ammettere che questo libro mi ha spezzato il cuore e mi ha lasciato con una forte angoscia interiore, ma, d'altro canto, mi è piaciuto tantissimo! 
Non pensavo minimamente che mi sarebbe piaciuto così tanto e che l'avrei divorato.
Le atmosfere di questo romanzo sono davvero cupe e oppressive che mettono ansia al lettore già dalla prima pagina (per non parlare della fine!).
Sono sicura che anche se ho dato il mio meglio nel descrivere questo capolavoro non gli ho reso minimamente giustizia perchè è geniale. L'autore mi ha resa davvero grata del mondo in cui vivo perchè sarei potuta vivere in un mondo come quello del libro e non avere personalità, nè passioni nè affetti (probabilmente sarei stata una prolet quindi mi è andata bene).

In precedenza avevo descritto la distopia di Huxley con: Il mondo nuovo, ebbene, il regime di Orwell in questo libro è ancora più oppressivo.
Se nel mondo nuovo lo scopo principale era avere la felicità a tutti i costi, utilizzando addirittura delle droghe pur di averla, qui la felicità non è una prerogativa del regime, piuttosto si predilige il controllo totale dell'essere umano, facendolo diventare un automa al servizio del regime.

Anche questo libro, come la fattoria degli animali, mi ha dato tanto da riflettere su quanto sia sbagliato che un governo possa controllare tutti gli aspetti della vita di una persona e, come per la fattoria degli animali, questo libro dovrebbe essere una pietra miliare di ogni istituto superiore, perché bisogna imparare quanto la libertà sia importante nella vita di un uomo.




Come sempre qui di seguito vi lascio le altre tappe del review party, spero di avervi tenuto compagnia con la mia!
E voi li avete letti questi due libri? Cosa ne pensate?
Fatemelo sapere nei commenti!







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