Salve a tutti cari lettori, oggi sono qui per presentarvi un libro che mi ha catturata sin da subito con la sua immagine di copertina.
Sì, so che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina, ma se si tratta di una graphic novel penso che la presentazione principale sia importante!
Ma ciancio alle bande, andiamo ad analizzare questo piccolo capolavoro d'arte!
Scheda Tecnica:
- Autore: Simon Kansara e Stéphane Fert
- Editore: Tunuè
- Genere: Graphic novel, Fantasy
- Voto: ⭐️⭐️⭐️
"Non preoccuparti, i nostri vicini impareranno a temerla!"
Trama: Privata del suo destino di regina, la sorellastra di Re Artù diventa la sulfurea fata Morgana che si erge contro la tirannia della Tavola Rotonda e le manipolazioni di Merlino il pazzo. Una moderna rilettura del ciclo arturiano, che porta al centro della narrazione la libertà e la fierezza delle donne di corte, il loro desiderio di riscatto dall'egoismo e dalla brama di potere degli uomini.
"Sono io quella che dovevano incoronare quest'oggi! Dovevo essere io a regnare sulla Bretagna.
Io, Morgana di Tintagel"
Parere personale: Siamo sempre stati portati a pensare Morgana come una fata crudele, ma le cose stanno davvero così? E se fosse vero, ci siamo mai chiesti il perché?
Ecco, queste sono le riflessioni da cui partono i due autori di questa graphic novel all'insegna del femminismo.
In molti tratti della storia, infatti, ci accorgiamo che alcune cose sono manipolate dall'impeto maschilista esistente a quei tempi.
Questa storia ci insegna che Morgana è cattiva perché sono stati degli uomini a descriverla così.
Una riflessione molto importante mi è scaturita dalla scena del prete che ha costretto una suora ad avere rapporti con lui ed una volta scoperto ha dato la colpa alla povera donna accusandola di essere il diavolo che lo tentava. Qui Morgana ci dà un esempio di grande giustizia morale, infatti fa incarcerare il prete, eppure questo fatto attira verso di lei l'antipatia dei popolani.
Un'altra riflessione è sulla tavola rotonda: gli uomini che ne fanno parte vanno in giro depredando e uccidendo pur di ricevere, non la gloria, ma le grazie di Ginevra!
Ho apprezzato l'astuzia della nostra protagonista, il modo in cui elabora il suo piano di vendetta è PERFETTO, studiato nei minimi dettagli.
La nostra storia infatti parla dell'usurpazione del trono dei Tintagel (famiglia di Morgana) da parte dei Pendragon (famiglia che si rivelerà essere quella di Artù).
Morgana verrà portata via da Merlino, che vuole insegnarle a perfezionare le sue doti magiche e un giorno, una volta cresciuta, farne la sua sposa.
Ma la ragazza è caparbia, migliora di giorno in giorno e tutto ciò che vuole è riottenere il trono e uccidere Merlino, perché è colpa del suo aiuto che i Pendragon sono saliti al potere.
Morgana crescendo non si innamorerà nemmeno un po' di Merlino, piuttosto giace con un dio cervo (parte che secondo me poteva essere evitata) ma non con lui!
Una volta cresciuta spera di poter estrarre excalibur, dato che è la vera erede, ma la spada viene estratta da Artù, un giovane sciocco cresciuto in una famiglia povera che si scopre essere figlio dei Pendragon e della madre di Morgana.
La nostra protagonsta comprende che la spada è stata stregata per far sì che un pendragon la estraesse, così decide di dar vita alla sua vendetta.
Seduce il suo fratellastro, poi gli porta via la moglie, Ginevra, fingendo di essere Lancillotto e dunque giacendo con lei.
Insomma senza fare spoiler la ragazza si rivela davvero temeraria, però sempre buona con le donne che purtroppo devono subire le angherie di un mondo maschilista.
Io la definirei LOKI del Medioevo!
Le illustrazioni sono davvero molto belle e a volte ho visto delle somiglianze con il mio artista preferito, Gustav Klimt. Inoltre i colori sono davvero accostati in modo armonioso e rendono l'insieme leggero, e spumeggiante.
La storia è molto interessante e ci apre le porte ad un punto di vista differente, che forse senza questo testo non avremmo mai considerato, io vi invito caldamente a leggerlo perché merita tantissimo!
Unica cosa che non ho gradito e che mi ha fatta propendere per le tre stelle piuttosto che quattro sono le scene di sesso troppo esplicite, si sarebbe potuto glissare questo aspetto, anche se c'è da dire che gli autori hanno voluto rendere questo testo "grottesco" anche con delle battutine e scenette quasi comiche nell'insieme.
Insomma, una lettura leggera, ma anche con delle tematiche importanti, davvero consigliato!
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